dino secondo barili

STATI UNITI di Teresa Ramaioli


STATI UNITI  di Teresa Ramaioli
iltuonoilgrillo il 26/05/16 alle 18:07 via WEBELEZIONI PRESIDENTE STATI UNITI SEMPRE DI MARTEDI---Tra il 1788 e il 1845, ciascuno Stato dell'Unione stabiliva la data delle elezioni, senza preoccuparsi di "sincronizzarsi" con gli altri. L'unico vincolo era che le votazioni per l'elezione del Presidente degli Stati Uniti fossero concluse entro il primo mercoledì di dicembre. Nel 1792 una legge stabiliva che le votazioni fossero fatte nei 34 giorni precedenti a quella data. Una scelta motivata dal fatto che la società era fondamentalmente agricola: a novembre i raccolti erano terminati ed era il momento più tranquillo per gli agricoltori. Tenuto conto che potevano votare solo i maschi, bianchi e proprietari terrieri, era il momento ideale per andare a votare. Un tempo così ampio generava però molta confusione e incertezza dei risultati. Così, nell' 1845, il Congresso decise che era tempo di uniformare una data. Il lunedi no, perché avrebbe richiesto a molti elettori di partire da casa la domenica, in calesse, per raggiungere i seggi. E la domenica no, perchè giorno di riposo. Il mercoledì non andava bene, perché era giorno di mercato, e gli agricoltori non sarebbero andati a votare. Così si decise che il martedì sarebbe stato il giorno in cui gli americani avrebbero votato alle elezioni. Per la precisione il martedì dopo il primo lunedi nel mese di novembre. Giorno valido per le elezioni federali e per quelle del Presidente degli Stati Uniti. Ciao Teresa Ramaioli