dino secondo barili

IL BISCIONE DEI VISCONTI di Teresa Ramaioli


IL BISCIONE DEI VISCONTI  di Teresa Ramaioli
iltuonoilgrillo il 31/05/16 alle 14:58 via WEBIL BISCIONE DEI VISCONTI---leggenda- Subito dopo la morte di sant’Ambrogio, a Milano era comparso un drago. Abitava in una profonda caverna situata nel luogo in cui sorse poi la chiesa di San Dionigi. Si trattava di un punto allora disabitato, abbastanza lontano dalle mura della città. Eppure non passava giorno senza che qualche viandante non bagnasse il posto con il proprio sangue, prima del tramonto del sole. Inutilmente i milanesi più valorosi tentarono di uccidere il mostro: la sua ferocia aveva ragione di ogni ardire, ed i pochi temerari che avevano osato affrontarlo erano finiti divorati come tutte le altre vittime. Agli abitanti di Milano non restava altro da fare che chiudersi in casa, sperando in una liberazione che non veniva mai. Il commercio con le altre città cominciò a languire, la lista degli scomparsi si allungava a vista d’occhio, regnava il terrore. Un bel giorno, però, si fece avanti un tale Uberto Visconti, uso agli usberghi, seguace di Marte dio della guerra. Costui si vantò di essere in grado di vincere il drago, e partì alla volta della caverna dove il mostro era in procinto di divorare un bambino. Due giorni durò la lotta tra Uberto ed il drago. Al tramonto del secondo giorno, finalmente, i trepidanti milanesi videro comparire il Visconti: nella mano destra portava la testa del drago. Milano era libera. Quanto al mostro, fu effigiato – con un bambino tra le fauci – nell’insegna del suo uccisore. Un pittore poco abile lo dipinse simile ad una vipera: ed il biscione visconteo nacque così.Ciao Teresa Ramaioli