dino secondo barili

CARLO E DESIDERIA racconto (652) di Dino Secondo Barili


Intrigo ……a Pavia (Questestorie, anche se raccontate come vere, sono frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla ache vedere conpersone o fatti realmente avvenuti)racconto del giorno652I racconti di PaviaCarlo e DesideriaNel vita ci vuole entusiasmo…sempre… ad ogni età. Anche a cinquant’anni.Un anno fa, ne sapeva qualcosa il Dott. Carlo, Dirigente di un’importanteAgenzia Commerciale a Milano, residente a Pavia. Si fa presto a direentusiasmo… difficile conservarlo. Il Dott. Carlo, un anno fa, era giù di cordaed aveva la testa in confusione. Veramente la situazione era molto piùcomplessa di quanto apparisse in realtà. Il Dott. Carlo era scapolo. Si erainnamorato della nuova impiegata appena assunta in Agenzia. Il nome dell’impiegataera… Dott. Desideria, trent’anni… alta, bionda, capelli lisci spioventi sullemorbide spalle, occhi azzurro mare… e gambe da fine del mondo. Chi potevaresistere? Nessuno. Infatti, il Dott. Carlo non solo non ha resistito, ma è“caduto” tra le sue braccia. Inoltre, aveva sempre negli suoi occhi la sagomasinuosa del corpo della Dottoressa bionda. Dopo pochissimo tempo tutti gliimpiegati e le impiegate dell’Ufficio si erano accorti dello spettacolare “colpodi Sole” che aveva preso il Dirigente. Dove stava il problema? Il Dott. Carloera scapolo.. La Dott. Desideria era nubile. Inoltre, la trentenne era allaspasmodica ricerca del “principe azzurro”… Quale migliore occasione potevaesserci? Infatti, la Dott. Desideriafece di tutto per cadere tra le braccia del cinquantenne… nel più breve tempopossibile… cosa che avvenne con grandissima soddisfazione di entrambi. E lìsono cominciati i guai (psicologici) del Dott. Carlo… un anno fa. A cinquant’anninon era la prima volta che lo scapolone impenitente prendeva una “solenne sbandata”di tale portata. La prima volta era stata vent’anni prima, appena nominatoDirigente dell’Agenzia. La sua Segretaria si chiamava Clementina. Aveva la suastessa età e la donna si presentava in Ufficio sempre elegantemente vestitaall’ultima moda. Non solo… spesso e volentieri si vestiva in modo tale che…vedo non vedo …erano più che cose che si vedevano di quelle che rimanevanonascoste. Tale atteggiamento mandava in estasi tutto il personale maschiledell’Ufficio… Naturalmente il Dott. Carlo faceva ogni sforzo per resistere aduna simile tentazione. Le direttive dell’Ufficio erano chiare… “maioltrepassare certi limiti”.Si rendeva conto che le “direttive” imponevano ilrispetto delle “distanze”. Come era possibile? Clementina “provocava”… ognigiorno sempre di più. Una sera, prima della chiusura dell’Ufficio… Clementinacominciò a rivoltare la propria borsetta varie volte… Si era accorta (dicevalei) di aver perduto le chiavi dell’Ufficio. Siccome era lei l’ultima a lasciaree chiudere l’Ufficio… cominciò a dimostrare ansia ed apprensione. Ne parlòimmediatamente al Dott. Carlo… il quale si diede da fare per cercare le chiavi.Intanto il tempo passava e le chiavi non si facevano trovare. Tutto ilpersonale dell’Ufficio se ne era ormai andato … e il Dott. Carlo… e la suaSegretaria erano ormai soli a cercare le chiavi perdute… Clementina finse unmancamento. Il Dirigente corse in suo aiuto abbracciandola… Per farle coraggiola baciò in fronte… A quel punto Clementina si riebbe. Volle provare il baciodel Dott. Carlo… non sulla fronte… ma direttamente sulle sue labbra. Per ilDirigente è stato come una scossa elettrica a 300mila volt. Quella sera, perentrambi… è stata una lunga sera. Alla fine le chiavi per chiudere l’Ufficio furonotrovate. Erano nello stesso posto dove Clementina le aveva lasciate: dentro alcassetto della scrivania. Per il Dott. Carlo è stata un’esperienza oltre ogniimmaginazione. Ogni volta che entrava in Ufficio il Dirigente andava in estasiin tutti i sensi. La più forte e risoluta è stata comunque Clementina, laquale, essendo sentimentalmente impegnata, non ha più voluto ripeterel’esperienza della ricerca delle chiavi. Preferì chiedere il trasferimento inaltro Ufficio. Per il Dott. Carlo è stato un colpo. Da quel momento non era piùriuscito ad immaginare il rapporto con una donna… che non fosse come quello conClementina. Ora, però, il Dott. Carlo ci era ricascato. Aveva incontrato ladonna che l’aveva mandato completamente fuori di testa. Inoltre, questa voltanon c’erano ostacoli di sorta. Cosa c’era, quindi, che lo turbava e lo mettevain apprensione? Il Dott. Carlo era un fanatico lettore di libri di psicologiaed aveva letto che le donne si stancano spesso dei cinquantenni perché, focosiin un primo tempo, diventano troppo possessivi. Da un breve esame di coscienzail Dott. Carlo si era convinto che lui era esattamente quel tipo d’uomo. ConDesideria non poteva confidarsi. L’unica soluzione era quella di rivolgersiallo Psicologo Dott. Felice. Questi, dopo aver esaminato il caso, giunse allaconclusione. “Dott. Carlo, posso assicurarle che non ha nulla da temere. Nelrapporto di coppia nessuno dei due è immune da “noia”. Nella vita ci vuolesempre entusiasmo. Le cose fatte con entusiasmo riescono sempre bene” -(652)