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I GATTI DI PAUL KLEE di Teresa Ramaioli


I GATTI DI PAUL KLEE  di Teresa Ramaioliiltuonoilgrillo il 31/07/16 alle 19:43 via WEBI GATTI DI PAUL KLEE --Paul Klee amava molto i gatti. I più importanti della sua vita sono tre, li ha raccontati nei suoi dipinti. Il primo è Nuggi, lo portò con sé dall’Italia, era per lui lo “spirito della casa”. Il secondo si chiamava Fritzi ed era lo spirito della forza della vita, il “dio felino”, come lo chiamava il pittore. Il terzo si chiamava Bimbo, era un gatto bianco d’angora che visse con Klee negli ultimi 10 anni della sua vita. Lo vedeva come l’angelo della morte che lo avrebbe accompagnato nell’oltretomba, quasi una divinità egizia. Paul Klee lo definiva “il gatto cosmico”. Il quadro “Gatto e uccello”,(realizzato nel 1928 con tecnica olio e inchiostro su garza misura 38,8 x53,4 cm) raffigura un gatto dai grandi occhi dilatati che ha in mezzo alla fronte un uccellino stilizzato con un tratto talmente semplice da richiamare il segno matematico dell’infinito. E' il gatto cosmico, il dio felino, misterioso custode dei segreti della casa e dell’universo. Ciao a tutti gli amici del blog. Teresa Ramaioli