dino secondo barili

VALERIA E IL CAFFE' AL BAR miniracconto 17 di Dino Secondo Barili


Miniracconto 17VALERIA E IL CAFFE’ AL BARA volte un buon caffè al Bar è quello che ci vuole, “quello che Dio fece”come si diceva una volta. Giovedì della settimana scorsa ne sapeva qualcosa l’impiegataValeria, trent’anni, bellissima, alta, bionda, occhio azzurri e gambe da finedel mondo. Nonostante i suoi trent’anni (di cui sei passati in ufficio) dallavita aveva imparato molte cose. Per esempio. Non dare mai nulla per scontato … enon credere a tutto quello che dicono. Molte verità vengono volutamentenascoste e solo l’acume delle persone riesce a svelarle. Questo, però, non erail problema. Negli uffici, oggi, è complicato vivere. Basta un niente perscatenare ripicche di ogni genere. Ognuno si sente in diritto di far girare laruota come meglio crede, secondo i propri desideri. Vuoi per un verso, vuoi perun altro, giovedì della settimana scorsa, Valeria aveva la mente incasinata edaveva bisogno di un buon caffè. Decise di gustare il caffè nel solito Bar diPiazza della Vittoria a Pavia, ma non si immaginava di incontrarvi la propriaCapo Ufficio, la Dott. Elena. Quando ci si incontra al Bar i ruoli rivestitinel campo del lavoro contano … e come. Valeria pensò bene di offrire il caffèalla sua Capo Ufficio. La Dott. Elena non solo l’accettò, ma volle presentarlesuo fratello, il Dott. Amleto, un fusto da fine del mondo. Da come si sonosvolti i fatti sembrava fosse opera del Destino. Il Dott. Amleto, appena videValeria se ne innamorò. Non perse tempo. Le chiese subito se era disposta aseguirlo (come Segretaria … ma era una scusa) per un settimana a Vienna dovedoveva partecipare ad un Congresso Scientifico. Cosa poteva fare la bellissimaValeria se non chiedere il permesso alla sua Capo Ufficio, la Dott. Elena? Concesso.… al Bar, nel giro di pochi minuti … per gustare un buon caffè. Miniracconto 17di Dino Secondo Barili