dino secondo barili
ricerche storiche locali (Pavia e Provincia)Messaggi del 05/06/2014
ANNAMARIA ...
E
IL DOMINIO DELLE DONNE
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ANNAMARIA ...
E
IL GIOCO DELL'APPARENZA
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Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno nulla a che vedere
con persone reali o fatti realmente avvenuti)
racconto del Lunedì
La Signora Maria di Pavia (429)
Si fa presto a dire benessere, ma prima di tutto bisogna sapere cos’è e avere una scala di valori. Per esempio, da quanto è iniziata la crisi economica (da quando? un’eternità!), la Signora Maria di Pavia, sessant’anni ben portati si è dedicata anima e corpo alla cucina. Secondo la Signora Maria, tutto dipende da ciò che si mette sotto i denti e dentro allo stomaco. Marito, due figlie con rispettivi “morosi”, la sessantenne pavese ha applicato la lezione che applicava sua mamma e sua nonna: “mangiare bene… risparmiando”. Qualche lettore dirà che è più facile dirlo… che farlo. Eppure la Signora Maria ci è riuscita a meraviglia. Mangiare “non” vuol dire “abbuffarsi come maialini”… (per poi fare le cure dimagranti). Mangiare… quanto basta. Stare ai pasti … e non consumare nulla. E’ ovvio che nella vita delle persone non c’è solo il mangiare e il bere. C’è anche “il rapporto umano” che specialmente in casa, in famiglia è fondamentale. Il marito della Signora Maria si chiama Gianfrancesco, ha sessantaquattro anni ed è sempre allegro. Senza essere degli indovini si sa che “l’allegria” di un marito… dipende al novantanove per cento dalla moglie. La Signora Maria non parla mai di mali e malattie, di fatti di cronaca nera, dei listini di borsa, delle politiche economiche governative… Controlla, invece, il movimento sul suo conto in banca. Al massimo racconta qualche barzelletta (una al giorno… per togliere il medico di torno) … e sempre con l’intento di sollevare il morale, lo spirito, animare la conversazione. Secondo la sessantenne pavese … meglio ridere che piangere. Inoltre, è importante guardarsi da coloro che prevedono catastrofi imminenti… Sono proprio “coloro” che aspirano a star bene (loro) …e far star male (gli altri… cioè noi!). Quando in una famiglia, il rapporto tra marito e moglie funziona, anche gli altri componenti ne traggono beneficio. In questo caso le due figlie con i rispettivi morosi. Le figlie sono “tutt’uno” come la madre. Infatti, si diceva un tempo: “Tale la madre … tali i figli”. Un buon metodo per apprezzare il benessere è quello di conservarlo. Nella famiglia della Signora Maria, ogni domenica è “un giorno di festa”. Un giorno in cui tutti i componenti si riuniscono a mezzogiorno per dare “fuoco alle polveri”. E’ proprio alla domenica a mezzogiorno che la sessantenne pavese da il meglio di sé… in cucina. Alla domenica, la Signora Maria si alza prestissimo (anche le cinque del mattino). Come la più consumata esperta nell’arte culinaria, occupata tutti spazi possibili con… pentolini e pentoloni. Insomma, un vero “fac-simile” delle cucine tipo “studio televisivo” che vanno tanto di moda adesso. Manca solo il cameramen. Nessuno deve entrare in cucina. Il pranzo viene servito in sala da pranzo all’ora stabilita. Come tutte le cuoche che si rispettano è d’obbligo la frase… “questo piatto sarebbe riuscito meglio se…” (pronunciato dalla Signora Maria). Le due figlie sono “maestre” nell’apparecchiare la tavola e privilegiano (ovviamente) i rispettivi “morosi”. Gianfrancesco, il marito della Signora Maria, si dedica al “dopo-pranzo”. E’ un virtuoso della chitarra classica. Suona e canta da Dio (…si fa per dire). Il suo “campo di battaglia” sono le canzoni folk di una volta…. Come: “La bela Gigugin”, “la filanda”, “l’uselin de la comare” ecc. (rivedute e corrette). Con un simile repertorio anche “un frate … potrebbe prendere moglie”. Siccome, però, i frati conoscono “l’antifona”… La moglie la consigliano a tutti… ma loro rimangono scapoli. - (429)
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5 GIUGNO 2014
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 5 giugno 2014 – Giovedì 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono
frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che
vedere con persone o fatti realmente avvenuti)
racconto del Giovedì
642
I racconti di Rimini
Emanuela (di Roma) e il Dott. Orfeo
Quando, un anno fa, Emanuela, quarantacinque anni, bellissima, entrò nell’Albergo di Rimini nel quale si sarebbe svolgo il Meeting dei Blog di Libero era raggiante. La Dott. Barbara se ne era accorta… e subito volle conoscerne il motivo. “Barbara, sono felice. Dopo il tuo invito… sono partita da Roma in treno. Volevo fare una sosta in una Località di cui mi avevano decantato le bellezze. Mi ero detta. Ne approfitto, visto che è parecchio tempo che ci penso. Inoltre, avevo letto parecchi libri su quella Località, e mi ero convinta che era giunto il momento di soddisfare la mia curiosità. Devo dirti, Barbara, che il primo impatto non è stato male… poi, però, stringi, stringi… c’era “molto fumo e poco arrosto”, come si dice in gergo. Anche il Ristorante non è stato eccezionale. Fortuna volle che un Signore sui cinquant’anni, mi ha visto delusa e mi ha chiesto il perché. Ho raccontato le mie ragioni… Quel Signore, che si chiama Dott. Orfeo, mi ha spiegato che spesso i “messaggi pubblicitari” esagerano … e illudono i visitatori i quali, rimasti a loro volta delusi, fanno poi cattiva propaganda. E’ stato proprio quel suo pensiero che mi ha colpita. Ho chiesto al Dott. Orfeo come è possibile ovviare simili delusioni. Mi ha detto. “Emanuela, quando si vuole visitare una Località, una Mostra, oppure seguire un Evento… mai andarci da soli. La prima regola da seguire è di andarci in compagnia. E’ la compagnia che fa la differenza. Nella compagnia c’è sempre qualche persona che offre spunti, racconta storie, ha particolari qualità. Sono proprio quelle persone che fanno la differenza, sono quelle che rimarranno impresse nella memoria. E’ la stessa differenza che passa tra “contenitori …e contenuti”. Anche se la bottiglia ha un’elegante forma e una bella etichetta da sole non bastano…è il contenuto che conta, cioè il vino… che fa la differenza. Se il vino, cioè il “contenuto”, è speciale … tutto diventa speciale. La bottiglia e l’etichetta concorreranno a rendere il vino indimenticabile Anzi, visto che l’argomento merita una spiegazione pratica, ti offro la possibilità di fare, con me, una visita nelle più belle località della Toscana” A quel punto ho detto al Dott. Orfeo che ero diretta Rimini per un Meeting dei Blog di Libero. Non è rimasto sorpreso. “Anch’io sono diretto a Rimini per un Convegno” mi ha risposto .”Ti accompagno all’Albergo nel quale si svolge il Meeting e al termine della Manifestazione… passo a prenderti per un’indimenticabile tour in Toscana, dove potrai assaggiare il miglior vino del mondo… prodotto in uno dei miei poderi” Barbara, questa è la ragione per quale sono raggiante e felice. Non vedo l’ora di far scorrere lentamente lo sguardo sulle dolci colline toscane, dove l’occhio si perde sopra un mare di incantevoli sensazioni” La Dott. Barbara non aveva perso una parola …di Emanuela di Roma. Lo sguardo dell’Organizzatrice del Meeting era rivolto alla Via davanti all’Albergo. Una rossa Ferrari, con il motore rombante, stava lasciando il parcheggio. Al volante l’affascinante Dott. Orfeo… il quale sarebbe tornato a riprendere Emanuela al termine del Meeting per il viaggio in Toscana. Intanto, la mente della Dott. Barbara, meditava sulla differenza che passa tra “contenuti e contenitori”… sul Dott. Orfeo, Emanuela di Roma…e la rossa Ferrari. - Questo è il racconto 642, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino
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UNA PASSEGGIATA
AL PARCO SEMPIONE DI MILANO
di
Teresa Ramaioli
MILANO----PARCO SEMPIONE è quel che rimane del Grande Parco Ducale della corte viscontea e sforzesca. L'attuale Parco Sempione risale al 1894 ad opera dell''architetto Emilio Alemagna.Una giornata al Parco Sempione: le cose da fare e da vedere sono molte.. Si può semplicemente sedersi tra i tavolini dei bar,o sulle panchine del parco e cercare le opere d'arte nascoste nel verde. Chi è alla ricerca di notizie storiche ed emozioni può sentirsi un po’ più piccolo davanti all'Arco della Pace. I giovani possono fare una corsa, girare nel parco in bicicletta o giocare a pallone. I piccoli hanno a disposizione un’area attrezzata, con scivoli, altalene , giostre, un trenino. Romantico è il piccolo ponte delle Sirenette, inaugurato il 23 giugno 1842 alla presenza dell’Arciduca d’Austria Ranieri, si presenta ad arco ribassato con quattro statue alle estremità delle spallette e collocato nel cuore del Parco Sempione. Le statue realizzate interamente in ghisa raffigurano le sirene che stringono tra le mani un remo. Da vedere anche il monumento equestre a Napoleone Bonaparte III ,iniziato da Francesco Barzaghi nel 1881 e celebra l’entrata trionfante dell’imperatore a Milano del 1859 dopo la battaglia di Magenta. La statua bronzea di Napoleone è considerata tra i massimi capolavori dello scultore e ritrae il personaggio, seduto sul suo cavallo nell’atto di salutare la folla e mentre sventola il berretto. Il gruppo scultoreo è collocato su un basamento decorato da un altorilievo dove è rappresentata la battaglia di Magenta e si erge in prossimità del Parco Sempione. Buona passeggiata , ciao Teresa
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MICHELA ...
E
I RACCONTI DI RIMINI
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ANNAMARIA...
E
IL PROF. GIACINTO
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ITALIANO IN ATTESA...
E
UN SALUTO DA NAPOLI
un saluto, M@.(Rispondi) (Rispondi)
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ANNAMARIA ...
E
LA VITA ADESSO...
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ANNAMARIA ...
E
IL PROVERBIO RUSSO
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MARION ...
E
IL PROVERBIO RUSSO
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