Messaggi del 15/06/2014

ANNAMARIA ...E IL RACCONTO DI GIACOMO

Post n°13985 pubblicato il 15 Giugno 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

IL RACCONTO DI GIACOMO

annamariamennitti
annamariamennitti il 14/06/14 alle 12:59 via WEB
Veramente pensavo che il racconto terminasse coll'innamorasi del nano...anche perchè nulla di male," nelle boccette piccole c'è la medicina efficace" ma non è stato così..come fotografo era quello che ci voleva per Silvia ...bene le borsette verdi....erano la speranza di una vita diversa che la facesse sentire bene...Il colore verde è la speranza ,anzi la certezza infatti ne ha dato motivo il dott Goffredo....ti pare niente una foto per sette capitali....ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 14/06/14 alle 19:29 via WEB
Ciao Annamaria - tutte le fortune sono capitate a Silvia... ma il Destino ci ha messo una mano. Dino
(Rispondi)

 
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ANNAMARIA ...E L'ENTUSIASMO

Post n°13984 pubblicato il 15 Giugno 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

L'ENTUSIASMO

annamariamennitti
annamariamennitti il 15/06/14 alle 17:39 via WEB
L'entsiasmo occorre in tutte le iniziative .... per poter ottenere almeno la speranza di una buona riuuscita così anche per l'Amore.. soprattutto l'amore ciao
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 15/06/14 alle 19:27 via WEB
Ciao Annamartia - bel commento. Vero. Verissimo quello che dici. Dino
(Rispondi)

 
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MENEGI53... E LA BUONA SERATA

Post n°13983 pubblicato il 15 Giugno 2014 da dinobarili
 

MENEGI53...

E

LA BUONA SERATA

menegi53
menegi53 il 15/06/14 alle 09:54 via WEB
Ciao Dino, un abbraccio e una buona domenica!
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 15/06/14 alle 19:24 via WEB
Ciao Giovanni - grazie della visita. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 
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ANNAMARIA ...E I PENSIERI SPARSI

Post n°13982 pubblicato il 15 Giugno 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

I PENSIERI SPARSI

annamariamennitti
annamariamennitti il 14/06/14 alle 14:05 via WEB
ciao Dino le mille facce dell'amore, certo che no, come si fa? quali sono? madòòò dove li prendo ora. Sai che ti dico me ne basta una..... ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 15/06/14 alle 09:08 via WEB
Ciao Annamaria - le mille facce dell'amore sono presenti ogni giorno e noi non ce ne accorgiamo. Dino
(Rispondi)
 
 
annamariamennitti
annamariamennitti il 15/06/14 alle 15:41 via WEB
e te pareva che io potessi arrivarci da sola......ciao buona serata
(Rispondi)

 

 
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DONADAM68...E L'ENTUSIASMO

Post n°13981 pubblicato il 15 Giugno 2014 da dinobarili
 

DONADAM68...

E

L'ENTUSIASMO

donadam68
donadam68 il 15/06/14 alle 09:37 via WEB
embè...sempre!!!!!!!
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 15/06/14 alle 19:18 via WEB
Ciao - hai ragione... "In amore vince l'entusiasmo". Dino
(Rispondi)

 

 
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PENSIERO DEL GIORNO

Post n°13980 pubblicato il 15 Giugno 2014 da dinobarili
 

PENSIERO DEL GIORNO

“Avere idee,

a volte,

 non basta”

Dino

 

 

 
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JENNY racconto (439) di Dino Secondo Barili

Post n°13979 pubblicato il 15 Giugno 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

racconto del Giovedì

Jenny (439)

Un anno fa, Jenny, trent’anni, bellissima, commessa in un negozio di abbigliamento femminile di Pavia aveva deciso di dare una svolta alla propria vita. Con il moroso le “faccende sentimentali” non avevano né alti né bassi. Anzi, erano piuttosto “insipide”…incolori. Jenny, però, era un tipo vivace. Non aveva mezze misure. Un anno fa decise di frequentare un corso di vetrinista a Milano. La commessa era affascinata dalle vetrine e… soprattutto dai manichini. Ogni volta che osservava una vetrina le sembrava che i manichini le parlassero. Che dicessero. “Jenny, perché non mi fai indossare il tal abito? Il rosso mi dona parecchio.” Così un anno fa tutte le giornate di lunedì le passava a Milano per un Corso accelerato di vetrinista. Intanto la settimana volava via veloce tra studio e pratica attuazione delle nuove conoscenze. Il Proprietario del Negozio (Signor Manfredo) presso il quale Jenny lavorava, era soddisfatto, ma aveva una preoccupazione. Temeva che la commessa diventasse troppo brava e, un giorno o l’altro prendesse il volo per “nuovi lidi”. Purtroppo non poteva fare nulla…anzi, visto che comunque “il fatto” sarebbe accaduto, preferì assecondarla. Jenny era bravissima nel trattare le clienti. Con il Signor Manfredo la commessa…. aveva un rapporto particolare di stima e di fiducia. Dopo aver iniziato il Corso, Jenny, cominciò a discutere con il Proprietario qual’era il modo migliore per presentare la vetrina e attrarre l’attenzione delle nuove clienti. Il Signor Manfredo ascoltava e lasciava fare. D’altro canto il Proprietario aveva sessant’anni e cercava di capire le nuove tendenze dei giovani senza stravolgere le proprie. Inoltre, Pavia, pur trovandosi a trenta chilometri da Milano, in fatto di novità… è molto lontana. Anzi, Pavia, per la sua storia bi millenaria, ha sempre avuto fama di essere una città conservatrice, poco aperta alle novità. Per il Signor Manfredo, Jenny era come un “vulcano che eruttava lava” (cioè, novità). Una mattina, Jenny arrivò in negozio con un abitino rosso, elegante e molto attillato. Quando il Signor Manfredo la vide le fece i complimenti. Jenny, però, non si era vestita a caso. Aveva una proposta da fare al suo Principale. “Signor Manfredo, posso chiederle un favore?” Il Proprietario si preoccupò. Temeva le novità di Jenny. Non troppo convinto sussurrò un flebile “Sentiamo…” La commessa chiese al Signor Manfredo di fare lei stessa “da manichino” in vetrina. Il Proprietario aveva un occhio di riguardo nei confronti della commessa, ma temeva ciò che sarebbe successo…dopo. Tuttavia, accennò ad “Proviamo”. Quel giorno stesso Jenny, dedicò alcuni momenti a mettersi in posa …in vetrina. Ora… una posizione. Poi… un’altra. Le persone cominciarono a fermarsi… sempre più numerose. Quella “commessa” che si era improvvisata “manichino” affascinava… aveva la “carica” dell’imprevedibilità (come… fingere di acchiappare le mosche). Ogni movimento era studiato, provato, riprovato, ristudiato. Anche il negozio aveva preso… una vivacità nuova. Il Signor Manfredo ha dovuto assumere una nuova commessa in quanto Jenny, un giorno o l’altro, avrebbe preso il volo. E così, fu. Un mese dopo l’esperimento, Jenny venne invitata ad una riunione a Milano con il Signor Manfredo. La riunione era solo una scusa. La notizia della vetrinista Jenny era giunta nella Metropoli e meritava di essere conosciuta dai “personaggi del settore”. Sono stati proprio i “personaggi del settore” che hanno convinto il Signor Manfredo a lasciar “volare alto la sua commessa”. Jenny era ormai una vetrinista vera, un “vulcano che eruttava lava”(cioè, idee). (439)

 
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DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°13978 pubblicato il 15 Giugno 2014 da dinobarili
 

DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

"Buon Lunedì ...a tutti"

DIARIO CORALE

 del

16 giugno 2014

 
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PENSIERI SPARSI DEL 15 GIUGNO 2014

Post n°13977 pubblicato il 15 Giugno 2014 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 15 GIUGNO 2014

“In amore… vince l’entusiasmo”

Dino

 
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CARLO E DESIDERIA racconto (652) di Dino Secondo Barili

Post n°13976 pubblicato il 15 Giugno 2014 da dinobarili

15 GIUGNO 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 15 giugno 2014 – Domenica 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto della Domenica

652

I racconti di Pavia

Carlo e Desideria

Nel vita ci vuole entusiasmo…sempre… ad ogni età. Anche a cinquant’anni. Un anno fa, ne sapeva qualcosa il Dott. Carlo, Dirigente di un’importante Agenzia Commerciale a Milano, residente a Pavia. Si fa presto a dire entusiasmo… difficile conservarlo. Il Dott. Carlo, un anno fa, era giù di corda ed aveva la testa in confusione. Veramente la situazione era molto più complessa di quanto apparisse in realtà. Il Dott. Carlo era scapolo. Si era innamorato della nuova impiegata appena assunta in Agenzia. Il nome dell’impiegata era… Dott. Desideria, trent’anni… alta, bionda, capelli lisci spioventi sulle morbide spalle, occhi azzurro mare… e gambe da fine del mondo. Chi poteva resistere? Nessuno. Infatti, il Dott. Carlo non solo non ha resistito, ma è “caduto” tra le sue braccia. Inoltre, aveva sempre negli suoi occhi la sagoma sinuosa del corpo della Dottoressa bionda. Dopo pochissimo tempo tutti gli impiegati e le impiegate dell’Ufficio si erano accorti dello spettacolare “colpo di Sole” che aveva preso il Dirigente. Dove stava il problema? Il Dott. Carlo era scapolo.. La Dott. Desideria era nubile. Inoltre, la trentenne era alla spasmodica ricerca del “principe azzurro”… Quale migliore occasione poteva esserci? Infatti, la Dott. Desideria fece di tutto per cadere tra le braccia del cinquantenne… nel più breve tempo possibile… cosa che avvenne con grandissima soddisfazione di entrambi. E lì sono cominciati i guai (psicologici) del Dott. Carlo… un anno fa. A cinquant’anni non era la prima volta che lo scapolone impenitente prendeva una “solenne sbandata” di tale portata. La prima volta era stata vent’anni prima, appena nominato Dirigente dell’Agenzia. La sua Segretaria si chiamava Clementina. Aveva la sua stessa età e la donna si presentava in Ufficio sempre elegantemente vestita all’ultima moda. Non solo… spesso e volentieri si vestiva in modo tale che… vedo non vedo …erano più che cose che si vedevano di quelle che rimanevano nascoste. Tale atteggiamento mandava in estasi tutto il personale maschile dell’Ufficio… Naturalmente il Dott. Carlo faceva ogni sforzo per resistere ad una simile tentazione. Le direttive dell’Ufficio erano chiare… “mai oltrepassare certi limiti”.Si rendeva conto che le “direttive” imponevano il rispetto delle “distanze”. Come era possibile? Clementina “provocava”… ogni giorno sempre di più. Una sera, prima della chiusura dell’Ufficio… Clementina cominciò a rivoltare la propria borsetta varie volte… Si era accorta (diceva lei) di aver perduto le chiavi dell’Ufficio. Siccome era lei l’ultima a lasciare e chiudere l’Ufficio… cominciò a dimostrare ansia ed apprensione. Ne parlò immediatamente al Dott. Carlo… il quale si diede da fare per cercare le chiavi. Intanto il tempo passava e le chiavi non si facevano trovare. Tutto il personale dell’Ufficio se ne era ormai andato … e il Dott. Carlo… e la sua Segretaria erano ormai soli a cercare le chiavi perdute… Clementina finse un mancamento. Il Dirigente corse in suo aiuto abbracciandola… Per farle coraggio la baciò in fronte… A quel punto Clementina si riebbe. Volle provare il bacio del Dott. Carlo… non sulla fronte… ma direttamente sulle sue labbra. Per il Dirigente è stato come una scossa elettrica a 300mila volt. Quella sera, per entrambi… è stata una lunga sera. Alla fine le chiavi per chiudere l’Ufficio furono trovate. Erano nello stesso posto dove Clementina le aveva lasciate: dentro al cassetto della scrivania. Per il Dott. Carlo è stata un’esperienza oltre ogni immaginazione. Ogni volta che entrava in Ufficio il Dirigente andava in estasi in tutti i sensi. La più forte e risoluta è stata comunque Clementina, la quale, essendo sentimentalmente impegnata, non ha più voluto ripetere l’esperienza della ricerca delle chiavi. Preferì chiedere il trasferimento in altro Ufficio. Per il Dott. Carlo è stato un colpo. Da quel momento non era più riuscito ad immaginare il rapporto con una donna… che non fosse come quello con Clementina. Ora, però, il Dott. Carlo ci era ricascato. Aveva incontrato la donna che l’aveva mandato completamente fuori di testa. Inoltre, questa volta non c’erano ostacoli di sorta. Cosa c’era, quindi, che lo turbava e lo metteva in apprensione? Il Dott. Carlo era un fanatico lettori di libri di psicologia ed aveva letto che le donne si stancano spesso dei cinquantenni perché, focosi in un primo tempo, diventano troppo possessivi. Da un breve esame di coscienza il Dott. Carlo si era convinto che lui era esattamente quel tipo d’uomo. Con Desideria non poteva confidarsi. L’unica soluzione era quella di rivolgersi allo Psicologo Dott. Felice. Questi, dopo aver esaminato il caso, giunse alla conclusione. “Dott. Carlo, posso assicurarle che non ha nulla da temere. Nel rapporto di coppia nessuno dei due è immune da “noia”. Nella vita ci vuole sempre entusiasmo. Le cose fatte con entusiasmo riescono sempre bene” - Questo è il racconto 652, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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LA STORIA DELLA BORSETTA di Teresa Ramaioli

Post n°13975 pubblicato il 15 Giugno 2014 da dinobarili
 

LA STORIA DELLA BORSETTA 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 14/06/14 alle 14:59 via WEB
BORSETTA--La borsa è l'accessorio per eccellenza di ogni donna,nessuna di noi potrebbe farne a meno: oggetto indispensabile per contenere portafoglio, cellulare, chiavi, trucchi, fazzoletti, agendina, sciarpa, ballerine o scarpe di salvezza senza tacco , è diventata negli anni un simbolo della moda. Stagione, collezioni, mode, colori e occasioni…c’è sempre un motivo per comprarne una nuova. ,Le prime borse sono state inventate ed usate da uomini: gli uomini primitivi idearono il sistema di accartocciare le pelli di animali per trasportare armi ed utensili e in seguito, con la nascita e la circolazione della moneta le borse da uomo si diffusero sempre di più. E' in epoca medievale che nascono i modelli di borsa che ritroviamo tutt’oggi: c’erano borse da portare alla cintura la “crumena” o borsa a tracolla e la “manticula” da portare a mano( la nostra pochette). A partire dal rinascimento le borse iniziano ad essere considerate degli accessori legati alla moda e i materiali utilizzati per realizzarle e decorarle sono sempre più prestigiosi: cuoio, velluto, broccati, rasi, fiocchi, nastri, oro e pietre preziose. Fra ottocento e novecento, la donna inizia a essere sempre più indipendente ed è allora che la borsa diventa un simbolo di emancipazione femminile e, con la crescita delle attività femminili, un accessorio indispensabile.Esiste addirittura un museo che è stato completamente dedicato alle borse, il Museo delle Borse di Amsterdam. Un viaggio attraverso la storia delle borse da donna a partire dal tardo medioevo fino ai nostri giorni. Ciao Teresa

 
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IL MITO DI PIGMALIONE di Teresa Ramaioli

Post n°13974 pubblicato il 15 Giugno 2014 da dinobarili
 

IL MITO DI PIGMALIONE 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 14/06/14 alle 14:22 via WEB
PIGMALIONE-----Pigmalione, re di Cipro era un abilissimo scultore ma non aveva né voglia né tempo per pensare all'amore. Afrodite volle vendicarsi per questo disdegno nei confronti dell'amore e decise di far innamorare Pigmalione, punendolo. Fece innamorare Pigmalione di una statua di avorio, che il re stesso aveva scolpito, una statua di una fanciulla bellissima. Il re, passava giorno e notte a contemplare la statua, a declamare il suo amore per lei, ad accarezzarla, baciarla, ma a tutte le sue attenzioni la statua restava muta, fredda e insensibile. Pigmalione pregò tanto Afrodite affinché lo guarisse da quell'irragionevole passione per la statua, ma la dea si divertiva molto a vedere il re spasimare per una statua d'avorio, poi ebbe pietà e con un tocco delle sue divine mani la statua si trasformò in una giovane fanciulla che Pigmalione sposò e da cui ebbe un figlio, Pafo . Pigmalione non sostiene Galatea nel percorso che la porta a diventare se stessa. Crea la sua Galatea. Ma Galatea era una statua. Non aveva idee, progetti, sentimenti e intenzioni. Non aveva un'individualità. Le persone invece ne hanno. Quest'episodio mitologico ci serve per capire quanto l'attenzione di una persona nei nostri confronti, possa farci fiorire e darci quella forza di mettere a frutto le nostre qualità, e quali miracoli possa fare . Per essere un Pigmalione bisogna essere privo da ogni cattiveria, gelosia, invidia, rivalità, perchè il compito del Pigmalione è scoprire ciò che non è visibile a tutti. E non basta farsi carico della persona che si cerca di trasformare, bisogna anche credere in lei, stimarla. E' tanto importante il ruolo del Pigmalione che esiste, in ambito pedagogico e psicologico,una tecnica l'"Effetto Pigmalione". E' una tecnica con la quale si cerca di portare l'altro ad essere quello che noi vediamo in lui. Sono stati effettuati esperimenti in tal senso con risultati straordinari, soprattutto in ambito scolastico, dove, infondendo fiducia e stima a ragazzi/e con scarso rendimento, si ottengono risultati più che soddisfacenti. L'effetto viene usato anche in senso negativo quando, volendo sminuire una persona, le facciamo credere di essere una nullità, fino a quando si sentirà tale. Ciao Teresa

 
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EST.LA.BELLE.EPOQUE...E IL RACCONTO GIACOMO

Post n°13973 pubblicato il 15 Giugno 2014 da dinobarili
 

EST.LA.BELLA.EPOQUE...

E

IL RACCONTO DI GIACOMO

est.la.belle.epoque
est.la.belle.epoque il 14/06/14 alle 22:03 via WEB
Sono affascinata caro Dino..
Tu scrivi veramente bene !
Ti auguro una serata in serenità...Liliana
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 15/06/14 alle 09:11 via WEB
Ciao Liliana - grazie del tuo gradito complimento. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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ANNAMARIA ...E LE MILLE FACCE DELL'AMORE

Post n°13972 pubblicato il 15 Giugno 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

LE MILLE FACCE DELL'AMORE

annamariamennitti
annamariamennitti il 14/06/14 alle 14:05 via WEB
ciao Dino le mille facce dell'amore, certo che no, come si fa? quali sono? madòòò dove li prendo ora. Sai che ti dico me ne basta una..... ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 15/06/14 alle 09:08 via WEB
Ciao Annamaria - le mille facce dell'amore sono presenti ogni giorno e noi non ce ne accorgiamo. Dino
(Rispondi)

 

 
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