dino secondo barili
ricerche storiche locali (Pavia e Provincia)Messaggi del 31/07/2014
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono
frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che
vedere con persone o fatti realmente avvenuti)
racconto del Venerdì
Giuliana e la partita a carte (489)
Giuliana, cinquant’anni, impiegata presso un’Agenzia Commerciale di Milano, abitante a Pavia, si era stancata di cercare l’uomo della sua vita. “Si vede che sono destinata a rimanere sola…” - diceva dentro di sé. Ogni tanto, però, si “mangiava il fegato”… “Possibile che tutte (proprio tutte) le mie amiche ci hanno provato… ed hanno trovato? Non si dice di incontrare l’uomo dei sogni… però si sono accompagnate.” Giuliana ci pensava. Scrollava la testa e… due anni fa decise di metterci una “pietra sopra” e di non pensarci più. E’ proprio quando una persona “non ci pensa più” che cominciano ad accadere fatti strani. Nel corso degli anni, Giuliana aveva avuto incontri fortunati (forse)… ma duravano poco. A vent’anni aveva avuto il suo primo “moroso”: Giovanni, dieci anni più di lei. Sembrava che tutto andasse liscio… invece, un giorno “il bel Giovanni” partì per il Belgio e ha fatto perdere le proprie tracce. E’ stata la prima delusione. Passò presto. A vent’anni la vita è tutte rose e fiori (quasi). I giorni passano in un volo e la vita sembra tutta una “canzone”… “voglio vivere così col sole in fronte” ecc. Poi arrivano i trenta. La situazione comincia a cambiare. Si tiene d’occhio il calendario. Gli anni che passano. Le prime rughe (invisibili). I mesi passano veloci e… Un giorno, in ufficio è arrivato un nuovo impiegato… bellissimo. Si chiamava Goffredo. In breve, il nuovo arrivato, è diventato l’oggetto del desiderio di tutte le impiegate “libere” da impegni sentimentali(e non)… compreso Giuliana. E’ stato un fuoco di paglia… perché Goffredo, dopo qualche mese, ha trovato un nuovo posto di lavoro ed ha lasciato tutte le possibili “pretendenti” con un’illusione… in meno. Giuliana si rese conto, allora, che il numero degli uomini “disponibili” si assottigliava sempre più. Se voleva realmente coronare il suo “sogno d’amore” doveva evitare di “cercare il pelo nell’uovo” nei possibili “candidati” e illudersi di incontrare “l’uomo perfetto”. Del resto sua madre glielo aveva sempre detto. “Guarda, Giuliana, che gli uomini perfetti non esistono. Non si dice di “non vedere”, o di “non” credere al principe azzurro, però, bisogna essere realisti.… Il principe azzurro esiste solo nelle favole.” Giuliana era una donna e come tutte le donne “ci sperava”. A quarant’anni Giuliana si era innamorata (pazzamente) di un ricco uomo divorziato tre volte. Aveva una quantità di problemi … che metà erano abbastanza. La relazione era andata avanti per qualche mese poi si era interrotta bruscamente. Impossibile continuare. Da quel momento Giuliana aveva “categoricamente” deciso di metterci una pietra sopra. Si era gettata nel suo lavoro e al di fuori del lavoro non aveva altri interessi. Ma il lavoro non è mai il “non plus ultra”… è il lavoro. Con alti e bassi …e qualche incognita in più. Un anno fa, Giuliana si trovava in Piazza della Vittoria a Pavia. Aveva appuntamento per un caffè con la sua amica e coetanea, Gisella. Un tipo sprint, di quelle che, nella vita si sono tolte tutte “voglie”… comprese quelle “amorose”. Bastava che un uomo cadesse nella “rete” di Gisella e diventava uno “zerbino”… il conquistatore … diventava il conquistato. Le due amiche presero un caffè al Bar e Giuliana si confidò. “Gisella, tu si che sei fortunata. Ti sei tolta tutte le voglie che hai voluto. Gli uomini sono sempre ai tuoi piedi. Hai qualche arte magica?” Gisella guardò l’amica e capì il problema. “Cara Giuliana. Tu ti isoli troppo. L’oro si cerca dove c’è… “non” dove c’è. Questa sera ho organizzato una serata a casa mia. Vieni anche tu. Giochiamo a briscola. Preparati alla sorpresa.” Giuliana, prese l’invito come uno scherzo…ma, visto che non aveva meglio da fare, accettò. Alla serata hanno partecipato tre donne e tre uomini. Due coppie era già formate e affiatate. Solo Giuliana non conosceva il terzo uomo. Si chiamava Amilcare aveva sessant’anni ed era la prima volta che si trovava a Pavia e partecipava agli incontri organizzati da Gisella. Le presentazioni furono rapide. Giuliana e Amicare usarono subito i confidenziale “tu”. La serata è stata una vera e propria “scoperta”. Il giorno dopo Giuliana e Amilcare decisero di pranzare insieme al Ristorante. Sembravano due “torrenti in piena”. Tutte e due volevano “raccontare” le loro vite. La cena, Amilcare, la consumò a casa di Giuliana, la quale per la prima volta aveva “un uomo in casa”. Cosa fare? Perché non trattenerlo per la notte? Giuliana pensò. “Che male c’è ad avere un uomo nel letto?” Il giorno dopo Amilcare invitò Giuliana nella sua Villa sulla Costa Azzurra… per un soggiorno da favola. (489)
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LUCIA VISCONTI
di
Teresa Ramaioli
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ANNAMARIA ...
E
IL RACCONTO DI GOFFREDO
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ANNAMARIA ...
E
I PENSIERI SPARSI
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MESSAGGIO DI TERESA ...
PER
ANNAMARIA
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MESSAGGIO
DI
RICAMIAMO
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POMPEI
di
Annamaria Mennitti
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Viaggio in Lombardia
I libri… e le occasioni mancate
Il bello della nostra società è che ci sono “un’infinità di opportunità…” che rimangono tali! Basta entrare in una qualsiasi libreria e sembra uno “tzunami” … di libri. Novità di ogni genere. Inoltre, oggi, è invalsa la “mania” da parte degli scrittori… di scrivere migliaia di pagine. Un libro, ormai, non è più un libro se non supera le 800 – 900 pagine. Visto che la giornata è ancora di 24 ore, come qualche centinaio di anni fa, un lettore che vuole “leggere” deve armarsi di una “ grande forza di volontà”… e di coraggio (perché deve fare anche altro). Una buona regola (che, però, negli Stati Uniti è già largamente applicata) sarebbe… che gli scrittori premettessero al loro libro “una scheda” con un certo numero di “informazioni” per avvantaggiare il lettore. Forse è chiedere troppo… ma andando avanti di questo passo… sarà un “passaggio obbligato”. Felicissima serata a tutti. Dino
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31 LUGLIO 2014
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 31 Luglio 2014 – Giovedì - 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono
frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che
vedere con persone o fatti realmente avvenuti)
racconto del Giovedì
698
I racconti dell’estate
Goffredo…e la ballerina di Praga
L’estate è sempre l’estate. Quando arriva l’estate le persone si sentono distrutte, bisognose di un po’ di riposo, desiderose di un qualche cambiamento… a volte, radicale. Un anno fa, è stato così anche per il Dott. Goffredo, cinquant’anni ben portati, Commercialista a Milano, con Studio ben avviato… e venti impiegate che migliori non potevano essere. Un anno fa, però, il cinquantenne era sfinito. Non ne poteva più. L’anno appena terminato era stato a dir poco terribile. Un’infinità di “ricorsi” che da soli erano in grado di far perdere la testa… oltre, naturalmente, al lavoro normale. Anche se tutto Ufficio aveva contribuito a risolvere i problemi, il Dott. Goffredo era stanchissimo e bisognoso di “staccare la spina”. Inoltre, nel corso dell’anno la sua Carmela, compagna da parecchi anni, aveva scelto di andarsene (perché trascurata… diceva lei). Un mattino di maggio, aveva deciso di lasciare la bella Villa alla periferia di Pavia dove la coppia viveva. Motivo vero? Carmela voleva sposarsi… Goffredo voleva convivere perché il matrimonio (per lui) era un “istituto superato e non più all’altezza dei tempi”. Risultato. I primi giorni di luglio di un anno fa, il Dott. Goffredo non ne poteva più. Lo disse anche alla sua impiegata di fiducia, la Signora Delicata, una sessantenne prossima alla pensione, che da sola avrebbe tenuto testa ad un esercito intero. Anche la Signora Delicata si era convinta che il Titolare aveva bisogno di aria nuova. Anzi, era stata esplicita. “Dott. Goffredo… si prenda tutti i giorni che vuole…Tanto qui ci sono io. E, soprattutto, realizzi i suoi sogni … visto che ha cinquant’anni… Si ricordi che cinquant’anni si hanno una sola volta nella vita” Il Dott. Goffredo, si sentì sollevato, alleggerito da tutte le preoccupazioni che lo Studio aveva procurato nell’ultimo anno. La mente del cinquantenne cominciò a volare sulle ali della fantasia…. A sognare cose che avrebbe potuto fare… e non aveva ancora fatto. Per esempio… fare un bel viaggio in compagnia della sua donna ideale: un ballerina di danza classica. Il Dott. Goffredo era un appassionato di balletto classico… “Giselle”, “Coppelia”, “Il lago dei cigni”, “Schiaccianoci”, “Il Principe Igor”… e di tutta quella magica serie di balletti che hanno affascinato platee di spettatori in tutto il mondo… dove leggiadre ballerine volteggiano nell’aria come fossero libellule mosse dai fili invisibili di una musica celeste. Naturalmente al Dott. Goffredo piacevano innanzi tutto le ballerine… quelle evanescenti fanciulle che sembrano avere le ali… Da un anno il Dott. Goffredo, causa il super lavoro, non aveva potuto assistere a spettacoli di Balletto Classico. Ora, era giunto il momento di ricominciare… anzi di recuperare il tempo perduto. Gli amanti del Balletto Classico, però, sono un po’ strami, hanno una sensibilità particolare. Il Dott. Goffredo… amava il mistero…quel fascino oscuro che si cela nel Balletto Classico… un mondo di suoni, movimenti, fantasie al limite della realtà. Un anno fa, d’estate, per staccare la spina e immergersi nel mondo magico del Balletto, il cinquantenne ne parlò con il suo Collega Dott. Ignazio, altro appassionato del balletto (anzi, patito) e un po’ fuori di testa. Ignazio è stato chiaro. “Goffredo se vuoi vivere la magia del balletto devi andare a Praga… Là sul Ponte Carlo… si avvicendano le più belle ballerine del Balletto Classico. Lo fanno per farsi venire nuove idee, sui movimenti da fare, sulle soluzioni da proporre. Si muovono come leggiadre libellule …come nei balletti che tu ben conosci” Per il Dott. Goffredo è stato come una scossa elettrica. Già, ci aveva pensato di fare un bel viaggio a Praga, la città del mistero… dove tutto può capitare oltre ogni immaginazione. Detto fatto, il cinquantenne diede incarico alla sua Agenzia Turistica di fiducia di prenotare un soggiorno a Praga … dove tutto doveva essere al massimo delle comodità. Motivo? Passeggiare sul Ponte Carlo… e incontrare la più bella ballerina di Balletto Classico in cerca di ispirazione. Ormai era fatta. Lo Studio non era più un problema… c’era la Signora Delicata che avrebbe pensato a tutto. Davanti agli occhi del cinquantenne vagavano solo le immagini del Ponte Carlo e della magica Praga…e della Ballerina del sogno. In aereo, da Milano a Praga è una passeggiata. Non si è ancora saliti sull’aereo e già si è arrivati. Quando, poi, tutto è perfettamente organizzato … è come vivere una vacanza nella vacanza… Praga è magica nei colori. Nelle albe e nei tramonti. Specialmente sul Ponte Carlo… con il fiume Moldava che scorre lento come sinfonia. E’ proprio in quei momenti che la Ballerine di danza classica cercano ispirazione. Il Dott. Goffredo non aveva altro obiettivo. Incontrare la ballerina del sogno. Il mattino presto e la sera al tramonto, il cinquantenne le passava sul Ponte Carlo affollato fino all’inverosimile di turisti e curiosi. Purtroppo i giorni passavano e Goffredo non riusciva ad individuarla. Pensò di chiamare con il telefonino il Collega Ignazio. “Sono giorni che passeggio sul Ponte Carlo e non riesco a riconoscere la Ballerina di cui ti ho parlato” Ignazio era fuori di testa, ma aveva risposte pronte e logiche.”Goffredo, non temere… questa sera l’incontrerai… Si chiama Fanny… Devi solo avere un fazzolettino rosso nel taschino della giacca” Il Dott. Goffredo si sentì euforico… Finalmente avrebbe incontrato la sua Ballerina ideale. Così è stato. A sera inoltrata, mentre il cinquantenne andava su e giù per il Ponte Carlo vide una leggiadra ragazza che accennava a passi di danza. Si avvicinò e sussurrò un nome. “Fanny?” … la ballerina fissò Goffredo negli occhi… “Sono io… Finalmente possiamo partire per il nostro viaggio intorno al mondo. Da questo momento non ti chiamerai più Goffredo… ma Giove… Re degli Dei”. Dice… un’antica leggenda di Praga… che la più grande ballerina … balla nuda per il suo Re… e si chiama Fanny - Questo è il racconto 698, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino
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VALENTINA
di
Teresa Ramaioli
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GUIDO CREPAX
di
Teresa Ramaioli
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ANNAMARIA ...
E
IL PONTE COPERTO DI PAVIA
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ANNAMARIA...
E
LA DOLCEZZA IN AMORE
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DONADAM68...
E
L'IMPORTANZA DELLA FANTASIA
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MARION ...
FORTUNA ...
DESTINO
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Viaggio in Lombardia
Liberare le proprie potenzialità…
E’ noto che parecchie persone si fanno “dei problemi”, si sentono impacciate… non sanno da che parte cominciare. E’ proprio il momento di iniziare a liberare le proprie potenzialità. Da qualsiasi punto si inizia è sempre valido. Quel che conta è iniziare. Si inizia la lettura di un libro… e si porta alla fine. Si inizia un lavoro in casa… e si porta alla fine. Si intraprende una attività… e si continua… Ecco il segreto per iniziare bene la giornata… e continuare nelle giornate successive
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