dino secondo barili
ricerche storiche locali (Pavia e Provincia)Messaggi del 24/05/2015
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno nulla a che vedere
con persone reali o fatti realmente avvenuti)
372
Il Dott. Giacinto
Oggi, molte persone frequentano i “mercatini dell’usato”. Non solo alla ricerca di oggetti particolari, spesso introvabili, ma per soddisfare esigenze e attese personali. E’ quanto accaduto, un anno fa, al Dott. Giacinto, sessantenne, vedovo, senza figli, che, dopo il decesso della consorte si era messo a rovistare nei documenti di famiglia. Quando si raggiunge una certa età (sessanta, settant’anni) le cose del mondo non fanno più meraviglia… Sono le cose personali che assumono maggior importanza. E’ come se si procedesse a ritroso nel tempo e si volesse recuperare “momenti passati”… che magari “non” appartengono neppure personalmente. Tra i documenti della famiglia, il Dott. Giacinto aveva trovato un diario… anzi…metà “diario”. Il quaderno su cui era scritto…era strappato a metà. Nella metà in possesso del Dott. Giacinto c’era una storia… Era la storia di Elisa, una giovane ragazza che si trovava al servizio di una Nobile e ricca Famiglia di Milano. In sintesi (secondo il Diario) le cose stavano così. Elisa, era giunta a Milano all’età sedici anni, quindi, doveva essere nata nel 1934. Era stata assunta come aiuto cuoca presso la Famiglia milanese. Come spesso accade… (al cuor non si comanda) Elisa si era innamorata di un bel giovanotto della “Milano bene”. La natura aveva fatto il suo corso … Elisa era rimasta incinta. A quel punto il Diario era strappato… Per il Dott. Giacinto, dopo aver messo gli occhi su un tale “documento” era stato attratto dai “mercatini dell’usato”. Aveva la sensazione che quel Diario poteva avere a che fare “proprio con lui” (nato nel 1950). Voleva conoscere il seguito della storia. Con una frenesia che non aveva limiti cercò in tutti mercatini di Pavia e del pavese… poi, allargò la ricerca all’area milanese. Ogni volta lasciava il suo biglietto da visita col numero del telefonino… nel caso comparisse “un diario a metà”. Otto mesi fa, qualche settimana dopo l’inizio della ricerca nel milanese, il Dott. Giacinto ricevette una telefonata di una donna. Diceva. “Dott. Giacinto, ho visto il Diario che cercava su una bancarella dei libri usati di Piazza…” La telefonata si era improvvisamente interrotta. Il Dott. Giacinto non si perse d’animo. Cercò in tutte le piazze del pavese e del milanese… Alla fine ebbe modo di parlare con “un signore di una bancarella” il quale confessò di aver avuto un “metà-Diario” contenuto in una busta di plastica. La prima pagina visibile parlava di una certa Elisa. Appena messo in vendita, il Diario è stato acquistato da una signora di cui ricordava le sembianze. Era una donna sui sessant’anni… Il Dott. Giacinto si sentì ancora più coinvolto. Portava “un nome ed un cognome di estrazione nobile”. Aveva un ricco patrimonio (avuto dal padre). Ma non aveva mai conosciuto “sua” madre. Al Dott. Giacinto mancava qualcosa. Le proprie radici. Lasciò al “Signore della bancarella” il proprio biglietto da visita col numero del telefonino, nel caso ricomparisse la sessantenne. Passarono giorni, settimane. Un sabato mattina, il Dott. Giacinto ricevette la telefonata che aspettava. “Sono il Signore della bancarella dei libri usati”. Ho qui davanti a me la Signora del “diario a metà”. Se vuole la faccio parlare direttamente con l’interessata.” Le due voci si incrociarono e concordarono di incontrarsi quello stesso sabato. Il Dott Giacinto e la Signora (che si chiamava Giacinta) capirono subito che aveva “qualcosa in comune”. Non soltanto “una parte del diario di Elisa”, ma la loro madre. Due storie e due vite… divise per anni… Ora, si riunivano per sempre.(372)
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MILANO
di Teresa Ramaioli
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23 MAGGIO 2015
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 23 maggio 2015 – Sabato - 12.00
Intrigo …
… a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono
frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che
vedere con persone o fatti realmente avvenuti)
994
(meno 6 al n.1000)
Ignazio e la vacanza a Vienna
Si fa presto a dire Commercialista, ma vengono dei periodi nel corso dell’anno in cui un Dirigente è completamente sommerso dalle pratiche fiscali. Il vero problema sono le scadenze … che non perdonano. I Commercialisti sanno che non c’è un minuto da perdere … pena qualche ritardo da pagare caro. Un anno fa, il Dott. Ignazio, cinquant’anni, single, abitante a Pavia … era preoccupato. Un’impiegata, la Signora Argenta, (una delle venti impiegate del suo Ufficio), aveva avuto dei problemi. Aveva cercato di affiancarle un aiuto, ma non ha trovato la persona adatta. Per fortuna ci ha pensato la Signora Maria, abile impiegata di fiducia … una sessantenne che ne sapeva una più del Diavolo. Tuttavia, il Dott. Ignazio non smetteva di preoccuparsi. Ogni tanto tornava alla carica. “Signora Maria a che punto siamo con le pratiche della Signora Argenta?” Aveva un bel pari la Signora Maria a tranquillizzare il cinquantenne … il quale, per motivi suoi, era alquanto agitato. Ad un certo punto la sessantenne ha perso la pazienza. “Dott. Ignazio … capisco le sue preoccupazioni … Secondo me, però, sono esagerate. Ci deve essere qualche altra ragione che lei non mi vuol dire” Il Dott. Ignazio, come buona parte degli uomini, sono dei “fagioloni” … Quando una donna vuole li fa cantare come degli uccellini. Alla Signora Maria non sfuggiva nulla … e il Dott. Ignazio ha finito per “cantare come un tenore nell’Aida” – “Signora Maria a lei non si può nascondere nulla. Nel mio Palazzo è arrivata una nuova inquilina … la Dott. Desideria … una trentenne da fine del Mondo … alta, bionda, occhi azzurri … e gambe che mi fanno vedere tutte le stelle del firmamento. Lo so che per un cinquantenne è un attimo andare in estasi … ma le assicuro che donne così non ne ho mai viste …” La Signora Maria aveva già intuito di quali problemi era afflitto il Dott. Ignazio. Colse la palla al balzo. “Dott. Ignazio … e perché non la invita cena?” Il cinquantenne divenne rosso come un peperone. “E se poi mi dice di no?” La Signora Maria andò su tutte le furie. “Dott. Ignazio, lei non può fasciarsi la testa prima di romperla … Nessuna donna potrebbe dire di no ad un uomo come lei. Al massimo … alza il prezzo, cioè una cena non basta” Il cinquantenne non ci aveva pensato. Si rincuorò. “Allora dice che posso tentare?” Quando un uomo ha come consigliera una donna di valore … può cantare “Vincerò … di Turandot” sicuro di fare centro. Il Dott. Ignazio azzardò un’altra domanda. “Signora Maria cosa mi consiglia?” Quando la sessantenne si sentiva rivolgere una domanda così … andava in gloria. “Dott. Ignazio faccia come le dico. Prima si assicuri che la Dott. Desideria sia in casa. Poi, si presenti alla porta con la su bella faccia da finto ingenuo. Suona il campanello e … “Scusi Dott. Desideria … ho bisogno del suo aiuto. Devo andare per un viaggio di lavoro a Vienna e la città mi è sconosciuta. Potrebbe farmi da guida? Naturalmente ogni onere è a mio carico. Lei deve solo pensare alla città … “ Il Dott. Ignazio memorizzò ogni parola. La sera stessa si presentò alla porta della Dott. Desideria. Suonò il campanello e … “Buona sera Dott. Ignazio. So che lei ha bisogno di me. Mi dica … mi dica pure …” Il cinquantenne aveva memorizzato le parole della Signora Maria, ma le aveva dimenticate. I suoi occhi erano finiti dritti, dritti sulla camicetta sbottonata della Dott. Desideria che, aperta al punto giusto, mostrava seni meravigliosi che avrebbero mandato in tilt anche il più incallito degli eremiti. “Dott. Desideria, mi ero preparato il discorso, ma l’ho dimenticato. Mi ricordo solo che ho voglia di andare in vacanza a Vienna con lei …” Desideria si illuminò d’immenso. “Ma certo Dott. Ignazio. Sono a sua completa diposizione … Quando partiamo?” Questa volta il cinquantenne si svegliò come da un sogno diventato improvvisamente realtà- “Domani … domani mattina … prendiamo il primo aereo a Linate per Vienna e da quel momento …” Ignazio e Desideria non si erano neppure accorti che tutto il discorso era avvenuto in piedi. Uno di fronte all’altro … sulla porta d’ingresso dell’appartamento. Desideria si trasformò in una “dolce fanciulla” dal cuore d’oro. “Ignazio … penso che il “tu” sia d’obbligo tra due persone che vogliono fare una vacanza insieme. Anzi, posso invitarla a cena? Nulla di eccezionale. Lei si mette comodo sul divano a guardare la TV in salotto … ed io preparo una cena frugale” Ignazio si sentì come a casa sua … una casa calda con tutti i confort a portata di mano. Del resto … cosa desidera un single? La compagnia. La compagnia di una bellissima donna. Ignazio l’aveva desiderata assai … ed ora era lì davanti … che si dimenava nelle posizioni più impensate. “Scusa, Ignazio … quando sono in casa desidero mettermi comoda …” Si tolse la camicetta e rimase con il reggiseno. Il cinquantenne cercava in tutti modi di non fare “l’allupato”, ma l’occhio vuole al sua parte. Del resto, Desideria sembrava godesse nel far “soffrire” (si fa per dire) il cinquantenne il quale aveva perso completamente la fame. O meglio. Aveva fame … ma di altre cose. Per esempio, di baci … di baci infuocati. Come non fare passi falsi? A toglierlo d’impaccio ci pensò ancora Desideria. “Ignazio … e facessimo un brindisi alla nostra amicizia?” Era proprio quello che ci voleva. E’ stato un attimo … Ignazio e Desideria si ritrovarono con il bicchiere in mano e il tappo della bottiglia di Brut che aveva raggiunto il soffitto. “Cin, cin …” – “Cin, cin …” Ignazio stava per assaggiare il favoloso nettare … quanto un movimento brusco si vide rovesciato il bicchiere di vino sui pantaloni. Cosa poteva fare Desideria? Cercare di sistemare le cose nel migliore dei modi. Per chi scrive sarebbe troppo facile raccontare come andarono effettivamente le cose … ma è meglio lasciare tutto alla fantasia dei lettori e delle lettrici … che possono immaginare come sono andate realmente le cose. Una sola cosa si può dire che Desideria, ha fatto del suo meglio. Anzi … molto di più. Ha baciato Ignazio con le sue ardenti labbra … ed è stato un sublime inizio della vacanza di Vienna … di un anno fa. - Questo è il racconto 994 scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per … il piacere di chi scrive … e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino
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PAVIA
di Teresa Ramaioli
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CIAO ANTONELLA ...
ANTONELLA DI CREMONA
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ANNAMARIA MENNITTI
(FOGGIA)
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CIAO ...
TOCCO DI PRINCIPESSA
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AMISTAD.SIEMPRE
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AMISTAD.SIEMPRE
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ANTONELLA DI CREMONA
UTI DA PAVIA
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