Sorridere è Amare

Post N° 179


..E mi siedo in casa loro.. Le guardo, le guardo tutte e tre, č la loro casa, con le loro cose, con le loro foto appese ai muri, foto di anni passati, foto di anni che non tornano pił...Il nostro coordinatore comincia a parlare e spiegare quel che sarą il soggiorno... indica loro con quali operatrici saranno, spiega cosa pił o meno si farą... chiediamo le loro abitudini... .... e io mi perdo....mi perdo a guardare loro, a guardare i loro occhi...a percepire il loro linguaggio, il loro codice... una ragazza ha pił difficoltą a parlare, l'altra conclude ogni frase con una parola in dialetto "dabon" (davvero?)... e sono buffe... una finisce le frasi dell'altra e ridono, ridono di gusto... si prendono in giro sui rispettivi tempi, dal quanto si dorme, da quanto si sta nel bagno, e mi commuovo.... trattengo a stento le lacrime: sono Belle!Visibilmente disabili, fisiche, e la mia mente parte... parte a quel progetto autonomia, le guardo e mi chiedo chi abbia offerto loro questa opportunitą, o se loro stesse abbiano voluto fare questo passo... che foss'anche solo per "separarsi dai genitori", per tagliare quel cordone, per rendere tutti pił indipendenti e meno pieni di sensi di colpa...chissą...E sono serene in quelle mure, ma non sono ferme, si interessano di sapere quando cominceranno le prossime attivitą, quando potranno uscire, quando potranno andare.... sono VIVE... ..... insegnano.... insegnano a vivere....