Petali di vita

Fede uguale tradizione


Mi sembra che ci sia un pochino di distacco fra i professori di religione nelle scuole e la vita reale, questo sempre a mio avviso.Giustamente sono i paladini, ormai si possono definire cosi, mandati in avan scoperta contro l'ateizzante gioventù dei nostri tempi.Dico questo perché stamattina mio figlio a scuola a assistito ad un battibecco fra un suo compagno e uno di questi paladini.A dir la verità mi sono sentita sollevata dal fatto che avesse tenuto la bocca chiusa, visto che c'è già su di lui una lama affilata che aspetta solo di far cadere il suo capo.Questo ragazzo ha contradetto l'insegnate sul seguente fatto: Lei asseriva che il papa è caritatevole e che bisogna aiutarlo, lui controbatteva che era un pochino pieno di soldi e con uno solo dei suoi anelli poteva far star bene un'intera comunitàBattibecchi triti e ritriti ma sempre senza vincitori se non gli insegnanti che immancabilmente chiudono il discorso con una nota sul diario e che tacciano di villano e marxista l'alunno.Questo non fa bene né agli interessi del papa, né a quelli di un eventuale Dio che tramite lui parla, né all'insegnante che è incapace di dare risposte appropriate e si trincera dietro il suo potere, né all'alunno che resta della sua opinione e comincia a prendere le distanze da quella religione che gli pare tanto vuota.Insomma se la Religione cattolica si sta disfacendo lo si deve imparte anche all'ignoranza dei suoi sottoposti, gente che crede si, ma che non vede e non cerca di capire.Parole grosse ma non troppo dopotutto. Se l'insegnante avesse chiuso il discorso con una semplice frase tipo: "Hai fatto la scelta dell'educazione religiosa, hai diciotto anni e nulla ti ostava di non farla. Quindi se non va bene quello che dico, possiamo si dibatterne ma non posso accettare le tue opinioni."Già questa risposta "dispotica" avrebbe più senso di un'arrabbiatura e la nota sul diario.E poi non può certo mettere la benda agli occhi della gente. E' vero altri capi di religioni viaggiano in aeri privati, si ricoprono d'oro e via dicendo ma se il cristianesimo è fondato sulla povertà e sulla carità perché il suo massimo esponente deve vivere come un Re?Se lo vedono anche i ragazzi, perché gli adulti non se ne rendono conto?C'è qualcosa che non va, forse è il momento di prenderne coscienza e tornare alle radici. Se ancora ci si crede... ma forse è questo il concetto.La fede è diventata tradizione e non più fede sentita. Una tradizione che vuole i figli a catechismo, il crocefisso in classe e a Natale e Pasqua la messa.Ma poi volta le spalle alla carità cristiana.Forse siamo davvero diventati tutti più poveri dentro... e non è perché non abbiamo più un Dio, ma semplicemente perché non abbiamo più nulla in cui credere.Mara