Petali di vita

Una serata a Bologna


Domenica sera. Nevica.La stazione pare enorme e forse lo è. Uomini e donne sconosciuti si aggirano frettolosi.Nessuno bada a nessuno.Nessuno a il tempo di guardare per un attimo al di là di tutto, al di là del perimetro temporale. Fissare per un attimo i fiocchi che leggeri cadono.Un attimo. Un bambino passa trascinato a fatica da una madre troppo stanca, carica di valigie e di anni. Due ragazzi si baciano a lato di un binario morto.Più in là in un riparo di fortuna due ragazze accovacciate accarezzano un bel cane dal pelo lucido. L'unica coperta addosso a lui e una ciotola luccicante davanti.Nel sottopasso un uomo dorme disteso fra la gente incurante.Un negozio spara le sue luci per ammaliare i passanti. Confusione.Tanta Confusione.Sarebbe facile lasciarsi andare. Perdersi. Scomparire.E' un ingannevole pensiero: scomparire per essere liberi. iberi da quell'ingombrante valigia rossa, liberi da quel cellulare troppo spesso forviero di dolore, liberi da legami diventati braccia di un polipo che mano a mano ci stritolano. Liberi... senza nome, famgilia o patria da onorare.Liberi ...L'autoparlante annuncia l'arrivo di un treno.Lentamente ci si appresta a salire. L'illusione si scioglie fra la neve ormai diventata poltiglia del marciapiede.Mara