Petali di vita

Gli angioletti


Bimbe vestite di nulla, ricordi persi nei cuori di madri che ancora le piangono. Sono molte, troppe. Sfuggite alla vita fra le mani di uomini violenti, sulle ali di un sogno d'amore, per la follia di un minuto.I loro nomi si rincorrono, si perdono fra le righe della carta stampata, fra i gossip e la politica che ogni giorno le televisoni ci vomitano addosso, si cancellano a vicenda con la matita di un giornalista sempre a caccia dell'ultimo fatto che scuota il torpore della gente, che faccia sensazione, che richiami l'attenzone per vendere di più.Usate da vive, usate da morte.Donne Bambine cresciute in fretta e in fretta consumate su un altare che nulla ha di umano.Ecco le mie prime statuette. Le mie preferite: gli angioletti.Involontari angeli, piangenti anime che vivono un lontano ricordo, sorridenti si prendono per mano con la forza di quel destino che le ha unite in un'unica grande tragedia, violate da una vita ingenerosa non cantano inni al Dio onnipotente, né chiedono perdono per i peccati del mondo.Guardano il mondo da lontano, ormai distaccate dalle umane emozioni, vivono i loro sogni. Si avvicinano alla grotta curiose.Non vestono di bianco, non hanno ali grandi, non hanno aureole lucenti... vestono la loro innocenza, vestono il loro candore.Si avvicinano seminando petali di ricordi cercando di cancellare il ricordo di quello che un giorno le strappo alla terra.Mara