Petali di vitaPensieri, parole, emozioni con un pizzico di follia. |
COS'È PER ME LO SCRIVERE
La scrittura per me è come un figlio.
Nasce dentro di te, cresce coccolato dalla tua voce, sogna con i tuoi pensieri, sorride dei tuoi sorridi, piange dei tuoi pianti ma ad un certo punto deve lasciarti. Deve nascere al mondo, ti spacca il ventre e il cuore. Devi lasciarlo per la prima volta, ti fa male da morire ma sai che devi farlo. Cosi la scrittura. E' una cosa che nasce dentro di me, cresce fino al punto che esplode.Sarebbe uno sterile gioco mentale se morisse dentro di me.
Non importa se piacerà o farà del male, o se non verrà capita... lei è libera. Io l'affido al vento che la porti lungo le strade del mondo.
Mara
AUGURI
Non sono cattolica, non sono mussulmana, non sono ebrea,
non sono una testimone di Geova,
non sono...
Forse proprio perché non sono
auguro a tutti di trovare nel vostro cuore
il Natale dello spirito, quel Natale che vi aprirà
le porte all'amore.
Mara
LE VALCHIRIE DI PAULO COELHO
E' uno dei libri più belli che abbia mai letto.
Ho riscoperto il senso di qualcosa che avevo perso.
A voi leggerlo e scoprirlo o riscoprirlo.
Mara
IL PESO DELLA FARFALLA DI ERRI DE LUCA
Per chi ama le sfide e considera la propria vita come una sfida vissuta continuamente in competizione con sé stessi, senza rimpianti ma con il peso di una farfalla sul cuore.
LA DONNA OMBRA...
Non la vedi,
Non la senti,
non la tocchi,
eppure lei c'è.
Vede quello che i tuoi occhi vedono,
Sente quello che le tue orecchie sentono,
Tocca quello che le tue mani toccano,
eppure non ti accorgi di lei.
Respira con il tuo respiro,
gioisce del tuo gioire
piange del tuo piangere,
eppure non la vedi accanto a te.
Vuole ciò che vuoi tu,
Odia quello che odi tu,
desidera ciò che tu desideri,
eppure non fa parte del tuo cuore.
La sua presenza
è invisibile,
la sua assenza
è una spada nel nostro cuore.
Madre, moglie,
compagna, figlia,
donna
senza nome e senza volto.
Mara
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CARO AMORE BUGIARDO DI ALDA MERINI
caro amore bugiardo
caro amore infinito
circolo intorno a te
anello per ogni dito.
POESIA
La poesia è fatta di ricordi.
Chi non ha ricordi non ha poesia.
Mara
MASSIMAMINIMA
Quando muore la speranza
non resta che il rimpianto.
Sopravvivere ad esso è cosa molto ardua.
Mara
MASSIMAMINIMA
Non c'è niente di sacro nel lavoro
fuorché il dolore di chi né è oppresso.
Mara
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SPERANZA DI GIANNI RODARI
fatta di una sola stanza
vorrei mettermi a vendere
sai cosa? La speranza.
"Speranza a buon mercato!"
Per un soldo ne darei
ad un solo cliente
quanto basta per sei.
E alla povera gente
che non ha da campare
darei tutta la mia speranza
senza fargliela pagare.
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9 SETTEMBRE 2009
Oggi è la giornata contro la violenza sulle donne. Perchè un'altra giornata? Ci sono migliaia di giornate dedicate a migliaia di fatti, persone o cose importanti che quasi non ci si ricorda neppure più. Eppure se si sente la necessità di sottolineare questa cosa è perché la violenza contro le donne non cessa, non è mai cessata e probabilmente non cesserà mai.
Probabilmente ci sarà sempre il seme della violenza negli uomini, la follia dell'amore che sfocia nell'odio, il narcisismo più assurdo che porta a schiacciare chi è vicino a te ma ricordarlo non fa male.
Ricordare che una donna non è un oggetto ma un soggetto, che ha emozioni che sono diverse si dalle tue ma sono importanti come le tue non fa male.
Oggi sarebbe bello che vostra moglie, la vostra compagna o semplicemente la vostra amica ricevesse un bacio, non per amore, non per simpatia ma per dirle grazie di esserci.
Anche questo potrebbe essere un segno concreto del rispetto verso le donne.
Un bacio... poca roba ma tante volte è cosi bramato e atteso che nessuno può immaginare.
Mara
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Post n°351 pubblicato il 30 Ottobre 2010 da marah61
Meno uno per Halloween. Anche chi è per i sacri confini non disdegna questa tradizione "rubata" all'America. Già... "rubata" non ereditata. Non ha tradizioni italiane. La nostra tradizione era fatta di ricordi, di fli invisibili che ci facevano tornare sulle tombe dei nostri morti per un saluto, anche se in quella tomba altro non rimanevano e non rimangono che i loro resti. Una tradizione che ci faceva gustare il dolce dei morti, una specie di pane nero fatto con a dolce. Una tradizione, almeno per alcune parti d'Italia, dove la notte i bambini ricevevano i regali dai parenti morti. Una notte fatta per ricordare chi ci aveva preceduto, chi ci resta nel cuore, chi non abbiamo conosciuto. Ora invece si punta tutto sul consumismo, e cosi ecco Halloween, fatta derivare da antiche origini celitiche? non so bene, in cui bisogna esorcizzare la paura terrorizzandoci a vicenda, in cui c'è il delicato ritodel dolcetto oscerzetto, molto simile ad un gioco di mafia in cui i bambini o presunti tali pretendono dolci in cambio del non avere uova marcie spiaccicate contro le porte. E' pur vero che il tempo dei morti era comunque un bussiness per i fiorai, tante persone si lavano la coscienza del "non ricordo" riempiendo le tombe di fiori e ceri che toglieranno solo l'anno prossimo. Ma è anche vero che il ricordo si sta perdendo... l'integrazione si paga a caro prezzo. L'integrazione presuppone che qualcuno perda qualcosa in cambio di qualcosa, e nonsi sa mai cosa possa essere il cambio. Ma, come dice Zagrebelsky... se a integrazione togliamo una "g"... faremo interazione e forse con questa potremo convivere. Interazione vuole dire io ti insegno qualcosa di me, tu insegni qualcosa di me e insieme costruiamo un bellissimo puzzle di ricordi e tradizioni. Ma è solo un sogno... e quindi vi auguro un buon Halloween, io resto al mio ricordo... di chi non c'è più e di chi non ho potuto conoscere. Mara |
Post n°350 pubblicato il 29 Ottobre 2010 da marah61
Ho una collana fra le mani. E' una di quelle del "terzo mondo". Quelle di legnetto colorato che con le loro perline fanno tanto anni sessanta, quando ci bastava poco per essere felici e i fiori parevano essere più colorati e allegri. Me l'ha regalata un amico. Sua figlia fa la volontaria in un paese africano. Quest'estate è sceso a trovarla. La prima domanda che gli ho fatto è: "COme hai trovato il coraggio per tornare?". COme si può trovare il coraggio per tornare da posti simili? Là tutto ci appare sotto un'altra luce, una luce più vera. Ogni nostra velleità viene completamente spogliata difronte ad un bambino che ci prende la mano e ci porta nella sua povera casa... povera...povera per noi. Per noi oggi una casa è un insieme di comodità, di luoghi comuni che ci danno sicurezza, di pasti caldi, di brontolate davanti alla televisione... ma è questa una casa? O non è casa una famiglia che parla quando è riunita intorno ad un tavolo? Una casa è casa quando la televisione, il pc o la radio sono spenti? Una casa è un luogo di affetti o di scontri? Cos'è una casa? E quando questa è ricca o povera? Io penso che la nostra povertà di spirito sia più grande della loro povertà di mezzi. Seduti in mezzo alla loro capanna sorridono, noi seduti alle nostre tavole imbandite non parliamo neppure, ascoltiamo il vomito che le televisioni ci elargiscono ad ampie mani. Giro fra le dita la mia collanina colorata... domani la indosserò e pensero alla fortuna di quella ragazza, alla fortuna di tutti quei ragazzi che possono vivere l'esperienza della casa povera ma tanto ricca. Mara |
Post n°349 pubblicato il 28 Ottobre 2010 da marah61
Ho elmitato i post sulla costituzione e... ho preso una decisione. Ho aperto un blog tutto sulla costituzione e sull'Italia. E' un piccolo omaggio, da una persona che in fondo non conta nulla, al paese che io ritengo ancora il più bello del mondo. Per quel poco che ho viaggiato, per quel poco che ho visto, per il molto che ho toccato con mano... ho sempre pensato che il mio fosse il più bel paese del mondo, con le sue pecche, i suoi buchi neri, i suoi "magna-magna", i suoi terroni e i suoi polentoni heheh tutti insieme allegramente. Non si estingueranno mai i detti e i luoghi comuni, non si colmeranno mai le differenze che sono la nostra ricchezza e che non sappiamo mai apprezzare. Insomma... io sono felice di essere italiana nonostante tutte tutto e tutti. Mara |
Post n°346 pubblicato il 20 Ottobre 2010 da marah61
Oggi mi sono rivista una scena conosciuta. Ero uscita un attimo dall'ufficio, giusto il tempo di andare in produzione a ritirare delle schede. Quando arrivo sento un'aria poco piacevole e il consulente era dietro le spalle di una delle mie colleghe. Suona il citofono e lui va a ricevere i nuovi arrivati. La mia collega sussura: Mi ha beccato in internet! Il fatto è questo. Io ho avuto grossi problemi i mesi scorsi con questa persona e per giunta anche con questa collega. Oggi invece mi sentivo molto protettiva con lei. Mi spiaceva che fosse stata beccata. In fondo questa volta aveva ragione lui. Internet non è un momento ludico che ci si può permettere durante il normale orario d'ufficio. Il fatto che mi ha irritato è che non lo fa mai in maniera diretta, ma sempre indiretta. Pare cercare il male nelle persone che gli stanno intorno, anziché apprezzarne i meriti. Ha applicato sulle toilette dei congegni per capire quanto uno passa nell'espletamento dei suoi bisogni fisiologici, con la scusa che siccome ci sono anche gli armadietti degli operai, avrebbe ovviato agli eventuali furti con l'applicazione di questo aggeggio collegato al cartellino. Quando siamo in pubblico ora mi parla, ma in privato striscia lungo il corridoio e mi evita. E' l'anima nera... e mi fa paura pensare che esistano persone come lui che rubano, anziché chiedere, tramano, anziché parlare, ti pugnalano alle spalle, anziché avere le palle di dirti in faccia cosa pensano... E mi spiace per la mia collega... a volte è bizzosa ma non è cattiva... Mha... che giornata strana! Mara
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Post n°345 pubblicato il 17 Ottobre 2010 da marah61
Oggi è la vigilia del mio compleanno. Mia figlia ha portato a casa una torta, e ci ha messo le sue candeline. Era un po' anacronistico vedere il "20" ma chissà che sia un presagio per una nuova vita. Nel mio ventesimo anno mi sono sposata, e forse quel venti segnerà l'inizio di qualcosa spero di positivo. Chissà... Un bacione a tutti
Mara |
Post n°344 pubblicato il 17 Ottobre 2010 da marah61
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Post n°343 pubblicato il 13 Ottobre 2010 da marah61
Da ieri stanno rivedendo la luce i minatori cileni che erano rimasti intrappolati nelle viscere della terra. Un dramma vissuto in diretta che per fortuna sta per avere un lieto fine. Il Tgcom di stasera ha fatto un parallelo con il grande fratello. Una scelta per me poco felice. L'unica cosa che hanno in diretta è lo spettacolo mediale che ha circondato tutti e due. Oggi giorno non esiste sentimento che non sia commerciabile e spendibile per i media e per internet. E' un'arma a doppio taglio. Se da un lato siamo più coscienti e più a contatto con i fatti che accadono in tutto il mondo, dall'altro risciamo di fare i "curiosi", di peccare di invadenza, di essere pervertiti a tal punto da cercare i particolari più cruenti o più "sporchi" nei fatti di cronaca. E' assurdo! Per poterci emozionare ora dobbiamo accendere un pc o la televisione; in un prossimo futuro potrebbe capitare che per fare un sorriso ai nostri figli dovremo vederli attraverso una web cam... o forse lo facciamo già. In alcuni asili ci sono web cam per poter vedere i propri figli anche durante la giornata, per papa con poco tempo, mamme sempre di corsa e stressate che la sera lo ritirano quasi fosse un pacco e dopo una cena di corsa lo mettono a letto come si mette il soprabito dentro un armadio. Evviva i minatori, ma forse dovremo spegnere le telecamere e lasciare alle loro famiglie la gioia di lasciarsi andare ai loro cari senza i nostri occhi curiosi. Mara |
Post n°342 pubblicato il 11 Ottobre 2010 da marah61
Quando finisce l'adolescenza? La mia non lo neppure vista; troppo chiusa sotto quella maledetta campana di vetro che ho dovuto barattare per un amore giovanile e una catena nuova di zecca. Stasera mi ritrovo quà, davanti a questo pc, a pensare a mio figlio. Domani verrà con me. Non andrà a scuola. Domani per lui si aprono le porte del lavoro, un lavoro malpagato ma che devo solo ringraziare, visto come siamo messi. Dovrà nuovamente barattare i suoi sogni per la dura realtà della vita. E' l'unico di tre che sta cercando di aiutarmi e di inseguire disperatamente i suoi sogni. Odiava la scuola per le delusioni che gli ha procurato, anche se so benissimo che non gliele ha procurate la scuola ma il suo smisurato orgoglio che non gli permette di affrontare la realtà della dislessia. Nel suo odio c'era tanto amore e tanto desiderio di sapere ma il sapere era cosi inafferabbile... e ora ormai è cosi distante. Nessuno ci ha aiutati, nessuno. Quello che abbiamo lo dobbiamo solo a noi, e quello che ci manca non ci serve, probabilmente, anche se talvolta è qualcosa da mangiare sulla tavola. Non importa. Devo solo dire grazie a mio figlio, quel bambino che in una notte buia e uscito di casa in mutande e ha rincorso la mamma per la strada cacciata da un padre padrone. Quel bambino che si è stretto a lei nei momenti bui e ha cercato di rincuorarla. Quel ragazzo che è tanto diverso da lei ma che non può fare a meno di aiutarla e di starle vicino. Grazie Francesco.
Mara |
Post n°341 pubblicato il 07 Ottobre 2010 da marah61
Mi trovo in un imbarazzante, almeno per me, situazione. Io non ho particolare rigore religioso, sono convinta che il creatore se ci ha messi al mondo cosi, sapeva che non potevamo diventare angeli e che quindi inevitabilmente saremo andati incontro al cosidetto peccato. Ma... mi da un fastidio particolare la bestemmia. I ragazzi oggi la usano come se fosse un intercalare, ridendo e scherzando, gli adulti la sputano quando arrabbiati non riescono a risolvere qualche situazione ma mi fa venire il voltastomaco. Se uno crede in qualcosa non dovrebbe dirla, se uno non ci crede perché dirla? Se uno non ci crede deve sempre avere il rispetto verso colui che crede... e se ci crede perché bestemiare il tuo creatore. E' come se per esempio mi stesse antipatico un tipo di nome Piero e dicessi: Porco Piero. Non mi pare carino né vero Piero, che anche se mi sta antipatico merita comunque rispetto, né verso chi lo conosce e magari lo stima. Facciamo tanto gli integralisti per un pezzettino di legno ma ci infognamo la bocca con la bestemmia, arrivando anche a dire: "Porco XXX guai a chi tocca il crocefisso! Porca XXXXXXX"!". Ora mi spiegate quale religione pratica uno che pronuncia una frase del genere? La religione del pezzo di legno? Perchè se il quel pezzo di legno ci vede il figlio di Dio non si sporca neppure la bocca a dirgli Porco, vi pare? Prendetelo come un piccolo sfogo in un angolo remoto dell'web... Mara |
Post n°340 pubblicato il 07 Ottobre 2010 da marah61
C'era una volta, una dolce bimba con gli occhi pieni di mare e i capelli sciolti al vento che viveva in un piccolo paese con la sua mamma. Sognava di volare via, lontano, magari su un cavallo fatto di stelle per sentire il caldo del sole avvolgere il suo giovane corpo e far palpitare il suo cuore. Sognava di volare via lontano da una casa che gli andava stretta, da una madre che non riusciva a sorridergli ma che l'amava più della sua vita. Sognava... E scriveva, scriveva molto la dolce bimba, sognava e scriveva... Un giorno però incontro gli orchi. Orchi cattivi che chiusero per sempre i suoi occhi di mare e gettarono il suo corpo nel freddo di un pozzo. Orchi maligni dalle teste di diavoli che si fingevano anime gentili. Ora guarda il mondo senza più appartenere ad esso, sorride ancora la bimba, ora vede il cavallo fatto di stelle, ora corre con lui nei prati trapuntanti del cielo sopra l'azzuro intenso del mare, sopra il bianco delle cime innevate, sopra il grigio delle nostre città, sopra il cuore degli innamorati. Sorridi ancora piccola Sarah, sorridi per noi e per chi ti ha voluto bene. ----- Come non pensare alle troppe incongruenze di questo caso... come mai la cugina non ha parlato prima della litigata con Sarah la sera prima proprio a causa delle avance del padre? Come può non aver visto Sarah arrivare visto che la stava aspettando, e che ha aperto alla sua amica che avrebbe dovuto portarle al mare? Come mai Sarah non ha scritto anche dello zio nel diario visto che scriveva di tutta la sua giovane vita? Come è riuscito lo zio a capire di togliere la batteria e la scheda telefonica per non far rintracciare il telefonino e che fine hanno fatto? Perché la madre ha detto indagate sulla famiglia? Aveva avuto qualche sentore? Troppe incongruenze ... troppe... Alla fine aveva ragione lui. Lui chi mi direte, il cane randagio. Non so se lo avete mai notato ma durante tanti servizi è apparso e non si spostava dalla casa della cugina. Lui l'aveva vista entrare li e non l'aveva vista più uscire... Lui voleva bene a quella bimba che gli faceva sempre le coccole... Lui aveva visto gli orchi... Mara |
Post n°339 pubblicato il 06 Ottobre 2010 da marah61
Ho sentito una cosa in questi giorni che mi ha fatto riflettere sul mondo attuale. Una mia collega molto giovane e già mamma di una bimba di un anno e mezzo, parlando dell'allattamento e della prevenzione dei tumori al seno, ha dichiarato che lei non si tocca mai, anzi che le da pure fastidio se il suo compagno la sfiora. Vi assicuro che non è una perbenista per sub-cultura e neppure una persona che non ha un certo tipo di scolarizzazione ma il toccarsi il seno o lasciarlo toccare la sconvolge. Al di là della normale prevenzione dei tumori, che non è certo secondaria, viene da chiedersi se il problema fondamentale non sia il sesso. E per sesso non intendo il rapporto uomo-donna, con annessi e connessi, ma amplio l'accezione al proprio corpo, al sesso del proprio corpo. Toccarsi è la prima fase che un bambino attraversa per conoscersi e cosi conoscere il mondo circostante. Inibirsi per falsi moralismi o addirittura per cattiva igene è solo una maschera che con cui coprire le nostre paure. Ricordo che da piccola, e con piccola intendo cinque sei anni, ho chiesto a mia madre cos'era quella specie di roba che avevo in mezzo alle gambe, e lei imbarazzatissima mi ha risposto che serviva per far pipi. Io ho ribattutto che non era vero, la pipi usciva da un'altro buchetto ma non quello che intendevo io. Ok, non tutti i bambini devono essere dei pionieri come me, ma quello che forse li proteggerebbe da brutte avventure è quel parlare ingenuo con il quale io parlavo con mia madre, anche se lei si arroccava e arrossiva incespicando con le parole. Forse anche questo li salvaguarderebbe dal lupo cattivo... anche se nonostante tutto il mio "esplorare" e cercare di capire non sono stata indenne dall'esserne mangiata. Forse però, accidenti ai forse..., internet ha reso il sesso talmente alla portata di tutti che tutti possono veder realizzati i loro desideri anche quelli che non direbbero mai a nessuno. Un sesso da chiudere dentro ad un pc e non da condividere con la propria compagna o il proprio compagno per la paura di essere tacciati di perversi o sporcaccioni. Un sesso che non implica il corpo, non ci si tocca. Un sesso asettico fatto di parole. Un sesso senza amore o con il fantasma dell'amore. I ti amo si sprecano, i ti desidero altrettanto ... ma cambiata la chat ecco pronta un'altra avventura e perfettametne sicura tanto da tornare a fare il buon padre di famiglia o la catechista la domenica mattina. Proviamo a fermarci per un attimo... e torniamo a conoscerci per conoscere il mondo che ci circonda. Torniamo a mettere in fila i nostri valori e a realizzarli con chi ci sta a cuore... proviamoci e scopriremo il sesso che non muore mai nonostante gli anni. Mara
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Post n°338 pubblicato il 06 Ottobre 2010 da marah61
Mi sembra che ci sia un pochino di distacco fra i professori di religione nelle scuole e la vita reale, questo sempre a mio avviso. Giustamente sono i paladini, ormai si possono definire cosi, mandati in avan scoperta contro l'ateizzante gioventù dei nostri tempi. Dico questo perché stamattina mio figlio a scuola a assistito ad un battibecco fra un suo compagno e uno di questi paladini. A dir la verità mi sono sentita sollevata dal fatto che avesse tenuto la bocca chiusa, visto che c'è già su di lui una lama affilata che aspetta solo di far cadere il suo capo. Questo ragazzo ha contradetto l'insegnate sul seguente fatto: Lei asseriva che il papa è caritatevole e che bisogna aiutarlo, lui controbatteva che era un pochino pieno di soldi e con uno solo dei suoi anelli poteva far star bene un'intera comunità Battibecchi triti e ritriti ma sempre senza vincitori se non gli insegnanti che immancabilmente chiudono il discorso con una nota sul diario e che tacciano di villano e marxista l'alunno. Questo non fa bene né agli interessi del papa, né a quelli di un eventuale Dio che tramite lui parla, né all'insegnante che è incapace di dare risposte appropriate e si trincera dietro il suo potere, né all'alunno che resta della sua opinione e comincia a prendere le distanze da quella religione che gli pare tanto vuota. Insomma se la Religione cattolica si sta disfacendo lo si deve imparte anche all'ignoranza dei suoi sottoposti, gente che crede si, ma che non vede e non cerca di capire. Parole grosse ma non troppo dopotutto. Se l'insegnante avesse chiuso il discorso con una semplice frase tipo: "Hai fatto la scelta dell'educazione religiosa, hai diciotto anni e nulla ti ostava di non farla. Quindi se non va bene quello che dico, possiamo si dibatterne ma non posso accettare le tue opinioni." Già questa risposta "dispotica" avrebbe più senso di un'arrabbiatura e la nota sul diario. E poi non può certo mettere la benda agli occhi della gente. E' vero altri capi di religioni viaggiano in aeri privati, si ricoprono d'oro e via dicendo ma se il cristianesimo è fondato sulla povertà e sulla carità perché il suo massimo esponente deve vivere come un Re? Se lo vedono anche i ragazzi, perché gli adulti non se ne rendono conto? C'è qualcosa che non va, forse è il momento di prenderne coscienza e tornare alle radici. Se ancora ci si crede... ma forse è questo il concetto. La fede è diventata tradizione e non più fede sentita. Una tradizione che vuole i figli a catechismo, il crocefisso in classe e a Natale e Pasqua la messa. Ma poi volta le spalle alla carità cristiana. Forse siamo davvero diventati tutti più poveri dentro... e non è perché non abbiamo più un Dio, ma semplicemente perché non abbiamo più nulla in cui credere. Mara |
Post n°337 pubblicato il 05 Ottobre 2010 da marah61
Sono giorni che non sto per niente bene. Sarà l'influenza ma non so di preciso. Dovrei andare da un medico ma esco tardi dal lavoro e lo studio è chiuso, senza contare il fatto di dover poi andare a fare esami e visite che implicano soldi e permessi dall'ufficio. Oggi mi sono soffermata a pensare anche al lato "soldi" che non è indifferente in questioni come questa. Ogni volta che vado in farmacia devo lasciare alla cassa un mucchietto di euro per avere in cambio due o tre scatoline che non durano più di due, tre settimane. Se devo fare degli esami a volte accendo un mutuo... Ma chi non lo può, o se io un domani, anzi domani non posso? Che faccio? La mia collega dice che siamo fortunati e continua a ricordarmi la sanità pubblica americana ma... siamo fortunati se abbiamo il necessario in tasca per pagare il ticket. Da quando finiamo l'infanzia e fino alla vecchiaia avanzata, abbiamo sempre da pagare il ticket per qualsiasi cosa. Senza mettere in conto eventuali visite private o esami privati. Conosco pensionati che nonostante l'età hanno soldi e possono permettersi di pagare anche la tariffa piena, e conosco gente che per fare le analisi chiede a prestito soldi per il ticket perché ha trenta-quaranta o cinquant'anni. E' assurdo. Ora vado a nanna... un saluto a tutti! Mara
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Post n°336 pubblicato il 03 Ottobre 2010 da marah61
Quante cose ci sono al mondo ancora da imparare... E' proprio vero quello che diceva una vecchietta quando io ero bambina: "Il brutto di morire non è lasciare tutto e andare vero l'ignoto, ma non poter più conoscere il sapere del mondo. Ogni giorno si impara qualcosa di nuovo.". Lei non saprà mai quanto aveva ragione! Purtroppo molti ragazzi e no, non sembrano avvedersi di scoprire qualcosa di nuovo ogni giorno e si lamentano della noia di questa vita piatta e senza obbiettivi. La vita è piatta e senza obbiettivi solo per chi la vuole cosi e non si sforza di migliorarla neppure aprendo un libro o alzandosi da dietro il pc. Un vero peccato! Oggi parlando con il mio compagno siamo finiti nell'argomento di come grandi civiltà come i Maya o gli egizi siano sparite in maniera cosi definitiva da lasciare dietro di sé misteri cosi grandi. E' facile da comprendere. Il ricambio generazionale. Prendiamo ad esempio la nostra società. I nostri giovani, non dico tutti per fortuna, ma molti non amano la storia e neppure pensano che sia importante per fondare l proprio futuro. Quello che conta è l'oggi, l'appagamento immediato dei propri bisogni, il mordi e fuggi. Tutto il resto appare loro come feccia. Hanno tutto, o credono di avere tutto e si sentono i Padroni del mondo. E' come quando in una famiglia agiata cresce un figlio che non ha bisogno di fare nulla se non prendere la macchina sportiva e farsi una striscia di coca ogni tanto. Non serve lavorare, correre per crescere... tanto ci hanno pensato gli avi. Lui ha solo il compito di spendere e star bene. Una falsa sicurezza che nessuno può dargli a certezza assoluta e sulla quale fonda il suo futuro. Cosi una società che alleva i suoi figli al benessere e al distacco da tutto ciò che è passato, crea fra le mani la sua rovina. Quello che in qualche modo stiamo facendo noi. I nostri figli sono straprotetti, tutelati fino all'inverosimile tanto da asserire tranquillamente che se incendiano un accampamento room lo fanno perché hanno avuto un'infanzia difficile e non perché forse è stata la noia (motivo frivolissimo) a dar loro l'idea per movimentare la vita. La noia... quella stessa noia di cui parlava l'ormai dimenticato Moravia, che riappare in qualche antologia scolastica o in qualche cine-for. La noia che è la madre di ogni vizio o perversione della mentalità umana. La radice di ogni crollo umano, la spugna che cancella ogni volontà... Mara
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Post n°335 pubblicato il 02 Ottobre 2010 da marah61
Qualche anno un frate francescano urlava dal pulpito di una chiesetta di un piccolo paese della bergamasca che internet è il frutto prediletto di Satana e chi lo frequenta si perde in esso e farà la sua stessa fine quando Colui che ha creato tutto tornerà sulla terra. Bhè... era un tantino esagerato ma in qualche maniera aveva ragione. Internet è un'arma a doppio taglio, è vero come tante, ma con una marcia in più... è accessibile da tutti, bambini compresi e non c'è un libretto delle istruzioni o dei comandi da spingere tanto capaci da calibrare l'accesso in base all'età, alla cultura o a qualsiasi altro parametro. Molti genitori oggi prendono internet come una balia. Lasciano che i bambini navighino per ore davanti al pc senza cercare di capire dove stiano andando in quel mondo cosi lontano da qualsiasi casa conosciuta. Internet diventa come un paese delle meraviglie dove si può trovare si il giocattolaio matto, il coniglietto bianco ma putroppo c'è anche la regina cattiva... Probabilmente anche Sarah Scazzi si è persa in questo mondo come altre prima di lei...A quell'etàle ragazze hanno uno spirito spavaldo e intraprendente, paiono non avere paura di nulla ora che finalmente sono uscite dal bozzolo dell'infanzia ma dentro sono ancora cosi fragili come calici di cristallo. Mille sottorfugi e mille bugie per arrivare a toccare con mano quello che dietro il computer appare loro come lo stregatto... ma in realtà è il lupo cattivo o nel migliore dei casi... il pinocchio di geppetto. E' vero anche il mondo è cattivo. Anche una volta si poteva fare brutti incontri e sbagliare la persona... ma era più difficile, c'erano più regole, più catene da spezzare... ora se si frenano i ragazzi passiamo per genitori troppo fuori moda e che non abbiamo fiducia nei nostri ragazzi. E' difficile combattere contro un mostro che può essere anche il migliore amico in certe situazioni. Ma non impossibile... basta imparare ad ascoltare i nostri figli, cercare di non vietare ma far capire... e poi tanta, tanta, tanta fortuna. Il lupo cattivo è sempre dietro ogni porta, anche quella UBS. mara |
FRATELLI D'ITALIA
Prepariamoci per l'anniversario storico
che l'anno prossimo ci coglierà
1861-1961-2011
Centocinquant'anni come fratelli ma non riusciamo ancora ad esserlo veramente.
Tutti i libri del mondo
non ti danno la felicità,
però in segreto
ti rinviano a te stesso.
Lì c'è tutto ciò di cui hai bisogno,
sole stelle luna.
Perché la luce che cercavi
vive dentro di te.
La saggezza che hai cercato
a lungo in biblioteca
ora brilla in ogni foglio,
perché adesso è tua.
Hermann Hesse
PER UN SORRISO O PER UN PENSIERO
Entriamo in un bar.
La cameriera, una ragazza molto giovane, si avvicina a noi.
"Cosa volete?".
"Un cappuccino e una panna montata con le fragole. Grazie."
Lei si gira e va al bancone, dopo un pò
ritorna.
"Mi spiace non abbiamo più panna montata.
Cosa posso portarle?".
Un po' contrariata le rispondo:
"Una cioccolata calda. Grazie."
E lei di rimando:
"Con panna o senza?".
A questo punto l'ho guardata,
non sapendo se ridere o piangere rispondo:
"Senza.".
"Bene.".
Si gira e va, chissà se si è resa conto o
se la panna montata si volatilizzava solo
sulla cioccolata... non lo sapremo mai.
Mara
GIOVANI MANAGER CRESCONO
- Mi chiameresti questo albergo in austria per favore? Ho provato ieri ma c'era la segreteria.
Il giovane tende il biglietto con il numero. La segretaria digita senza neppure porsi alcun problema.
- Ok.
Parlando in tedesco scopre che l'albergo è in Germania anziché in Austria. Ringrazia e abbassa la cornetta.
- Scusi mi ha chiesto di chiamare un albergo in Austria, ma questo è in Germania...
- Ma... quando sei fuori dall'Italia si usa il prefisso 0039, ma quando devi chiamare all'estero non usi il 0049?
Morale della storia: Italia 0039 - resto del mondo 0049
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MINIMAMASSIMA
Solamente chi ha provato
l'inferno della propria anima
riuscirà a trovare la pace nel suo cuore.
IL SILENZIO DELLA SERA
S'alzala marea.
S'increspa l'onda.
Gorgoglia l'ultima spuma
fra i ciottoli della spiaggia.
Lontano un peschereggio
s'avanza.
Sola mi perdo
nell'infinito
silenzio della sera.
PERLE DI SAGGEZZA CASALINGHE...
- Che succede amore?
- Ho perso le chiavi...
- E dove le hai messe?
Ma se le ho perse, secondo voi
sapevo dove le avevo?
Uomini...
MASSIMAMINIMA
Non c'è sogno per cui valga la pena vivere
ma senza sogni non si vive.
Mara
MASSIMAMINIMA
L'amore è una malattia da cui si può guarire.
Mara
GLI UOMINI
Gli uomini sono splendide creature che prese a piccole dosi ci aiutano a vivere meglio la vita. Andare oltre è un pericolo che talvolta può uccidere...
Mara
A MIA FIGLIA
Nelle mani non ho più niente
ho dato tutto.
Nel cuore non ho più niente
ho amato troppo.
Non lasciare che il tuo cuore si impoverisca,
non lasciare che le tue mani restino vuote.
Piccola non lasciare che i tuoi sogni
volino via come farfalle colorate
e ritornino la notte come incubi neri.
Inseguili, vivili, amali.
Non lasciare che nessun uomo
ti dica cosa devi o non devi fare.
Tu sei nata libera
e devi piegare la testa solo all'amore.
Vola nel tuo cielo,
vola lontano, più in alto che puoi
cerca il tuo nido.
Io ti seguirò con il mio pensiero
e colorerò i miei giorni
con i tuoi sorrisi.
Mara
HO VOGLIA DI TE...
Ho voglia di te
ho voglia di assaggiarti
fra le lenzuola sonnolenti di una notte buia.
Ho voglia di viverti
nella passione violenta di un attimo
bruciato dentro un motel.
Ho voglia di violare
ogni tuo desiderio.
Entrarti dentro e farti mio.
Immergerti come spugna
dentro di me
e riempirti della mia anima.
Ho voglia di tagliare le tue ali
per farti volare solo con me.
Ho voglia di graffiarti l'anima
con le unghie affilate
della mia gelosia.
Farti assaggiare
la lama amara
del tuo stesso coltello.
Ho voglia di gustarti
fino in fondo
divorarti come preda.
Immaginarti dietro la mia porta
fra mille rose
con il cuore fra le tue mani.
Ho voglia di te...
Mara per te.
PER TE AMORE MIO DI PREVERT
Sono andato al mercato degli uccelli
E ho comprato uccelli
Per te
amor mio
Sono andato al mercato dei fiori
E ho comprato fiori
Per te amor mio
Sono andato al mercato di ferraglia
E ho comprato catene
Pesanti catene
Per te
amor mio
E poi sono andato al mercato degli schiavi
E t'ho cercata
Ma non ti ho trovata
amore mio.
Inviato da: ninograg1
il 18/10/2012 alle 06:10
Inviato da: ninograg1
il 19/10/2011 alle 23:03
Inviato da: Cindyli
il 25/12/2010 alle 01:27
Inviato da: marah61
il 19/12/2010 alle 20:33
Inviato da: Cindyli
il 19/12/2010 alle 15:01