per La Sinistra

Post N° 29


Appello per una costituente della sinistra del Mugello C’è un’Italia che ogni giorno manda avanti il Paese nei luoghi di lavoro e di studio, nei quartieri delle città e nei piccoli paesi. E’ l’Italia di chi non arriva a fine mese con i sempre più miseri salari, stipendi e pensioni, dei precari nel lavoro e nella vita, dei giovani ai quali è negato il futuro, delle famiglie che la sera temono di piangere un proprio caro morto sul lavoro, di coloro che fino a poco fa si sentivano classe media ed ora precipitano in basso, dei migranti che ci sostituiscono nei lavori ingrati, di chi fa funzionare la scuola e la ricerca pubbliche, malgrado tutto. E’ anche l’Italia che si organizza in associazioni di volontariato, che difende l’ambiente, che s’indigna per i morti ammazzati dalle mafie, che non tollera le violenze perpetrate sui corpi di donne e uomini, che vuole respirare l’aria della libertà individuale, compresa quella di confessione religiosa senza fanatismi, che combatte l’indifferenza, che non accetta che una persona possa essere discriminata per il suo orientamento sessuale. Questa Italia vive in un tempo e in un Paese che stanno diventando sempre più ingiusti e meno solidali, più aridi e meno civili, ripiegati su se stessi e annichiliti di fronte al futuro. Berlusconi ed il suo governo rappresentano e alimentano questa involuzione: sostengono gli interessi degli strati sociali più forti e producono una guerra tra poveri, minano la coesione sociale e territoriale, attaccano il ruolo del sindacato e tentano di minarne l’unità, mentre le donne e gli uomini che ogni giorno mandano avanti l’Italia assistono con scoramento e delusione ad una opposizione nel Parlamento e nel Paese debole e spesso non all’altezza del compito richiesto.  Per tutto questo oggi noi diciamo: “ci vuole la sinistra, nuova e unita”. Una necessità che i vecchi partiti della sinistra, chiusi nel loro ambito identitario ed autoreferenziale, non vogliono o non possono cogliere.Le ragazze e i ragazzi che ancora in questi giorni portano la loro protesta in tutte le piazze del paese per una scuola che li aiuti a crearsi un futuro mostrano però che la speranza di un’altra Italia è possibile. Che è possibile reagire alla destra che toglie diritti e aumenta privilegi. Che è possibile rispondere all’insulto criminale che insanguina il Mezzogiorno e vuole ridurre al silenzio le coscienze più libere. Che è possibile dare dignità al lavoro, spezzando la logica dominante che oggi lo relega sempre più a profitto e mercificazione. Che è possibile affermare la libertà delle donne e vivere in un paese dove la laicità sia un principio inviolabileViviamo in un paese e in un tempo che hanno assoluto bisogno di un ritrovato impegno e di una nuova sinistra, ecologista, solidale e pacifista. Noi pensiamo che anche nel Mugello sia giunto il momento per dare vita ad una Costituente della Sinistra, seguendo l’esempio di quanto fatto a Firenze e in tante altre realtà del Toscana e dell’Italia. Per questo ci rivolgiamo a tutti coloro che, nel nostro territorio, ritengono di appartenere al campo della sinistra e condividono questi obiettivi, per costruire insieme, da pari a pari, la sinistra nuova e unita. Una sinistra che non si chiuda in se stessa, ma sappia misurarsi con il Partito Democratico in un rapporto propositivo che riporti al centro del dibattito alcuni temi che a nostro avviso debbono essere alla base di ogni seria politica di centrosinistra: il lavoro, la scuola pubblica, l’equità sociale, la salute, la sostenibilità dello sviluppo, i diritti e la sicurezza, i giovani. Primi firmatariGiovanni Banchi, Felice Bifulco, Paolo Braschi, Guido Carotti, Carlo Casati, Emiliano Ciani, Renzo Crescioli, Giacomo Fioravanti, Giovanni Fredducci, Ezio Alessio Gensini, Donatella Golini, Grazia Innocenti, Mario Lacadi Paoli, Marco Nencini, Pasqualina Nigro, Dario Raccidi, Giovanna Rinaldelli, Nadia Scavone, Loriana TagliaferriPer aderire  sinistra.mugello@gmail.comspecificando nome, cognome, comune di appartenenza, eventuale ruolo in associazioni, sindacato, istituzioni etc.