Ministro Gelmini, che idea di Paese ha in cuore di realizzare? La domanda sorge spontanea, tenuto conto di ciò che succede ad Adro, in provincia di Brescia, e del suo conseguente insolente comportamento.
Chiedo: le pare normale che in quel Comune, su volere di un sindaco della Lega Nord, una scuola della Repubblica venga trasformata, come niente fosse, con tanto di simbolo celtico, in un istituto padano?
Lì, ad Adro, si sta consumando un oltraggio ai valori della Costituzione, un insulto ai principi dell’unità nazionale e un’incredibile ingiuria nei confronti della scuola, che Carta alla mano, è pubblica, nonostante i suoi nefasti tentativi di trasformarla in privata.
“Il Sole delle Alpi” se tanto le piace, lo metta nel suo ufficio o a casa sua, dove è libera di fare ciò che più le aggrada. Quel simbolo è tutto tranne che sinonimo di unità e, se non lo si cancella da quella scuola, può fare tanto male alla cultura del nostro Paese.
Un ministro dell’istruzione non può - e non deve - tollerare che in Italia ci sia qualcuno che con tanta leggerezza si prenda beffa della scuola per meri interessi politici, né tantomeno soprassedere da prendere iniziative ai danni di chi commette un tale affronto nei confronti dello Stato. L’istruzione e la formazione scolastica dei giovani sono il paradigma fondamentale su cui si basa ogni democrazia compiuta e non ‘merce’ politica della peggiore specie.
In maniera molto determinata, quindi, le chiedo di adempiere al suo dovere di custodire la Costituzione, alla quale, forse inconsapevolmente, ha promesso fedeltà al momento del giuramento da ministro, tutelarne gli ideali e difendere la scuola pubblica, attivandosi presso chi di competenza al fine di eliminare quella bruttura che un leghista senza scrupoli ha voluto idealmente disegnare sulla bella bandiera italiana, simbolo di unità e di rispetto.
Oliviero Diliberto