il mio scrigno

Oggi nella Storia


Eccidio Fosse Ardeatine 24 marzo 1944 Roma - Italia Fu un venerdì di 66 anni fa. In rappresaglia all'attentato di via Rasella, compiuto facendo esplodere una bomba nascosta in un carretto della spazzatura (e seguente combattimento di guerriglia urbana), ove persero la vita 32 soldati tedeschi (e due civili italiani, di cui un tredicenne, che in quel momento si trovavano lì per caso) ad opera di un'organo di liberazione clandestino (partigiani dei GAP Gruppi d'Azione Patriottica delle brigate Garibaldi) capitanato da Carlo Salinari detto "Spartaco", il tenente colonnello Kappler dell'esercito tedesco, per ordine dello stesso Hitler, fece fucilare 320 prigionieri italiani, prelevati prevalentemente dalle prigioni di via Tasso e di Regina Coeli, in misura dell'equazione secondo cui avrebbero dovuto perire 10 italiani per ogni tedesco ucciso. Per il luogo dell'esecuzione scelse le cave di pozzolana situate a due chilometri oltre Porta San Sebastiano di Roma. Tra le vittime 12 Carabinieri, 75 ebrei e 13 non identificati. Molti i familiari (padre e figli, fratelli ecc.). In realtà le persone vittime dell'eccidio furono 335 anziché 320. Kappler spiegò che 10 persone in più furono richieste dato che apprese in estremis della morte del trentatreesimo soldato tedesco (rimasto inizialmente solo ferito), mentre le 5 persone in più furono dovute ad un errore nelle liste dato che queste non erano numerate in modo progressivo.