ITG GIORNALE

IL BECCARIA E LA TORTURA


Dopo aver tributato nelle premesse del libro "dei delitti e delle pene" un entusiastico riconoscimento al mite governo asburgico, Cesare  Beccaria affronta tra i primi argomenti quello sulla tortura dell'inquisito "una crudeltà consacrata dall'uso nella maggior parte delle nazioni", dimostrando come essa sia iniqua e mistificatoria. Iniqua perchè si esercita a carico di chi potrebbe risultare innocente, mistificatoria perchè è "il mezzo sicuro di assolvere i robusti scellerati, e di condannare i deboli innocenti. La tortura deve essere condannata non solo in nome delle filantropia (amore per il genere umano... n.d.r.), ma sopratutto per motivi di sociale utilità e per "compiacere la ragione".Incredibile, il libro è datato 1764.Quanta saggezza nei nostri antenati e quanto stoltezza nella generazione attuale.