Pedro

L'enigma del sigillo imperiale


 L'enigma del sigillo imperialeLa porta a cui la luce conduceil mistero della vita introduce,ch'è nella fonte l'andar alla foce Traccia . 32 Quello che l’accompagna non apre bocca, rimane come impietrito al suo fianco, e con i suoi occhi scuri non cessa un attimo di osservare il circostante. Penso che sia una specie di segretario o aiutante, so solo che lo segue come un’ombra.“I corpi del capitano e dell’uomo d’arme sono stati portati nella camera mortuaria della cappella. Qui, ai piedi della scala è stato trovato il corpo dell’uomo d’arme. Come potete vedere per terra non c’è ombra o macchia di sangue perché la sentinella è stata strangolata. Aveva ancora attorno al collo la corda con cui è stata uccisa.”Si volge verso il suo accompagnatore e si fa consegnare un pezzo di corda che quello teneva arrotolata alla cinta.“Questa è la corda. E’ di un tipo che si può trovare in tutte le case, alcuni villani la usano anche per insaccare la carne di porco. Comunque è anche vero che è più facile reperirla nella bottega di un beccaio che in altro loco. Questo sì.”Mentre Aldobrando prende la corda per analizzarla, quello si volge verso il gruppo che staziona davanti alle rastrelliere:“Eseguite gli ordini.”Muove due passi verso la scala, con il braccio indica un angolo:“Invece il capitano è stato trovato sul pianerottolo che introduce ai corridoi, su al piano superiore. Se posso. Volete vedere? Vi accompagno.”Seguito come un’ombra dal guardiaspalle prende a salire attraverso un passaggio angusto, la scala è stretta, tanto che siamo costretti a salire uno alla volta:“Che il buon Dio l’abbia con sé. Il povero capitano Fuztel è stato colpito a tradimento. Lo hanno trovato stamane presto, al termine dell’ora quarta, durante il cambio della guardia. Era riverso sul pavimento del pianerottolo in una pozza di sangue con la testa rivolta alla scala. Ho riscontrato varie e profonde ferite da taglio alla schiena. Da una prima osservazione, anche se approssimativa,  credo di poter asserire con una qual certa sicurezza che si tratta di colpi di pugnale. Si, perché i tagli sono stretti e le ferite profonde, roba da stiletto, e poi il fatto dev’essersi svolto senza che ci sia stata lotta alcuna. Come potrete constatare anche voi non ci sono impronte o segni che possano avvalorare l’ipotesi di uno scontro.”Rimane lì fisso ad osservare il pavimento, poi si volge verso noi:“Chi lo ha ucciso lo ha fatto da vile,  a tradimento, sorprendendolo disarmato alle spalle. D'altronde, se come tutto propende a dimostrare, è stato  il vecchio Astlet, così vecchio e malandato non avrebbe avuto scampo in uno scontro alla pari con un uomo d’arme del valore del capitano Fuztel. Avrà avuto meno impaccio per dileguarsi dal luogo, questo sì, visto che conosce a menadito queste stanze e questi corridoi. Così come non avrà fatto soverchia fatica a trovare il posto in cui nascondersi. Doveva averlo preparato da tempo per riuscire nel suo intento senza aver mai dato adito a sospetto alcuno.”Alla sommità della scala troviamo uno spazio oscuro e disadorno, solo la parete di sinistra, rivolta ad ovest, ha una piccola bifora che da luce all’ambiente. Diritto davanti a noi c’è l’accesso agli alloggi dei comandanti mentre a sinistra, verso est, prosegue la scala, anche se più ripida, verso la torre di guardia. Nel silenzio si sente il nostro accompagnatore ansimare per lo sforzo della salita. Aldobrando si ferma, ridiscende alcuni gradini per staccare dalla parete della scala una torcia e ritorna muovendola nell’aria per ravvivare la fiamma ed illuminare meglio l’ambiente. Sul pavimento rischiarato dalla fiamma si vede, al centro del pianerottolo, una grande macchia densa e scura, presumibilmente è il sangue non ancora completamente rappreso dell’ucciso. Gadeur allunga un passo per evitare di calpestare la macchia e si porta a ridosso della parete opposta. Guarda verso di noi e con la mano indica un punto del pavimento tra lui e la macchia di sangue: “Qui, in questo punto esatto hanno trovato il sandalo del vecchio Astlet. Questo starebbe ad indicare che nella fretta di allontanarsi da questo luogo, dovendo scavalcare il corpo del povero capitano, al vecchio gli sia sfilata la calzatura.”Per meglio descrivere le sue congetture Fadeur si improvvisa mimo e finge il passo verso le scale:“Si ferma, allarga le braccia, sposta il capo per sottrarsi al riverbero luminoso della torcia che gli nasconde il volto di Aldobrando.“No?” Emette una intercalazione interrogativa rivolta più a sé stesso che a noi, come se cercasse nel nostro assenso conferma alle sue tesi:“Poi, forse allarmato dall’arrivo di qualcuno, oppure in preda al panico, non ha nemmeno tentato di ritornare a recuperare la calzatura, perché non ci sono altre impronte, e l’ha abbandonata qui, vicino alla parete.”