Mai peggio

Ispirazione. Disperazione.


Una palla di gomma. La metti, la immergi nell'acqua e nel tirarla fuori non si è bagnata. Le gocce le scivolano addosso. Non è certo un biscotto. Che s'impregna. Io mi sento un poco palla di gomma. E il mare in cui vorrei annegare è un amore che non so più neanche immaginare. Inizio a diventare cinico. Sono uscito con una ragazza, per non farmi più sentire dopo la serata in questione. Mi ha cercato, non ho più risposto. Fuggivo? Non da lei. Da me.D. mi ha chiesto quando viene Charlotte. Le ho detto che verrà questo week-end. E' stata la goccia che fa traboccare un vaso oramai colmissimo. Non vuole più vedermi. Vuole staccarsi per sempre da questo filo invisibile che cirende inseparabili. Io trovo ricordi che mi riportano a lei e a noi in ogni angolo di questa città.Fermo ai semafori mi perdo in flashback impietosi di noi due e solo i colpi di clacson mi riportano alla realtà. Ma il mio amore verso di lei è sordo e ottuso. Ingolfato da una misoginia che soffoca.Charlotte adesso è in viaggio. Su un autobus di linea della EuroLines, che ha atteso al freddo per un'ora circa. Sarà a casa mi a domattina alle otto. Per ripartire domenica. Sarò cinico. Cercherò di non esserlo. Non sarò romantico. Non ci riuscirei. Non con lei.Sentivo Celine al telefono. Vogliamo organizzare un incontro clandestino a londra. Coppia d'amanti d'un segreto amore. Passione? Disperazione?Ci vorrebbe un colpo di scena. Qualcosa di nuovo e importante.Sto cominciando a camminare senza zoppicare. Correre fa ancora male.