Mai peggio

Ultimi e primi.

Lunedì o Marted' saprò se resto o meno. Attendo la risposta dall'Italia.

Io vorrei restare, l'ho detto chiaramente. Dopo un anno ci sono dei problemi legali, la borsa di studio di specializzando che non può continuare, il fatto che la specialità permette solo un anno all'estero e poi un collega che ha fatto tutto di nascosto per venire al mio posto.

Ma restare o partire non è facile some prendere una macchina e andare o non farlo. Semplicemente partire è perdere la ragazza di cui mi sono innamorato come un adolescente, che ho aspettato per sei mesi senza capire quello che mi passava davanti, dando retto solo all'istinto, nascondendo tutto il mio dolore tra le braccia di altre ragazze, di cui non me ne importava niente.

Perdere Celine.

Ora che abbiamo iniziato a camminare insieme.

Un giorno, un anno fa circa, ho preso la macchina e sono venuto a lavorare quaggiù. Ho abbandonato tutti i miei amici, la famiglia. La mia ragazza. Ho iniziato ad ascoltare una lingua che non conoscevo, poi, col passare del tempo ho iniziato a capirla e a parlarla. Ho incontrato una ragazza con dei pollici strani, che mi faceva pensare ad ET. Aveva degli occhi blu come il mare delle riviste di viaggi. I capelli biondi, pettinati in una maniera che ogni giorno doveva scoppiarle una bomba sulla testa... almeno, io pensavo così ogni giorno, quando la vedevo... L'ho conosciuta, siamo diventati amici e io, ho messo un seme nel suo cuore. Ho iniziato a dar da bere a questo seme e, a volte ho pensato che non sarebbe mai nato niente. Ma qualcosa mi diceva che mi sbagliavo. Tutti mi dicevano lascia stare. Ma non sapevano tutto, tutto quello che io sentivo. Oggi quel fiore è cresciuto. E' la cosa di cui sono più orgoglioso e giorno e notte continuo a dargli da bere.

Celine, vorrei che potessi leggere queste paole per capire quello che sei per me.

Addormentarmi con te tra le braccia è la cosa che più mi fa sentire felice. Con te io sono contento. Tu sei la mia felicità. Da un pò non passa giorno senza sentirci. Da un pò abbiamo davvero cominciato questo viaggio e io, adesso credo davvero che ho sempre avuto ragione su noi due.

Mi spiace per Charlotte, che si è innamorata di me, a cui sono legato a fondo, ma con cui sarà davvero difficile riuscire a mantenere qualcosa. Dirle basta non è stato facile. Spesso penso a lei, al fatto che tutto quello che mi ha dato è stato vero, mentre io spesso la baciavo per dimenticare la sofferenza che avevo nel cuore.

Ho affondato lei per naufragare.

Ora sono perso alla deriva e ascolto da lontano i canti di questa sirena, che aspetta trepidante una risposta, a giorni, sul mio futuro. Sul nostro futuro.

Celine, se tu potessi leggere, leggeresti quanto ti amo.

Triste? Io?

Ieri sera Celine è stata a casa mia. Abbiamo ascoltato la musica, parlato, scherzato, improvvisato una cena, fatto l'amore e dormito insieme, lei tra le mie braccia. Nel cuore della notte mi sono svegliato perchè avevo un braccio in ischemia, trovarla tra le mie braccia mi ha dato una gioia immensa. Avevo il cuore che ballava nel petto per la contentezza. Poi, la mattina, svegliarmi con lei è stato strano. Non come mi aspettavo. Abbiamo talmente aspettato che forse siamo passati oltre, forse non saremo mai davvero insieme... abbiamo passato tutta la giornata insieme, siamo partiti in Germania. La sera l'ho riportata a casa. Le ho detto che non l'ho mai sentita vicina. Perchè, mi spiace, è così. E' distante.

Mi ha reso triste il sapere che non sarà mai mia, anche se dice che mi sbaglio, che io per lei sono il sogno di una vita... parole.

Sono tornato verso casa e mi è arrivato un messaggio di Charlotte, a cui due giorni fa ho comunicato che voglio interrompere questa "storia" tra noi due. E' a pezzi, uno straccio. Mi chiedeva di richiamarla. Sono passato a casa sua. Stare in sua compagnia è sempre meraviglioso. Mi fa ridere, anche se è triste, mi fa sentire amato a fondo, importante, mi da coraggio. Ma io ho il cuore preso dalla ragazza sbagliata. L'ho salutata, domani è di guardia, forse ho fatto male a passare, forse.

Rientrando a casa, ancora non soddisfatto, ho telefonato ad Adeline, per sentire come stava, cosa faceva... abbiamo riso al telefono, mi ha portato lontano. Vorrei sorridere di più. Mi ha detto che sono triste, che mi sente dalla voce, che l'altra sera, mentre mi guardava negli occhi mi ha trovato triste... Io???

Si.

Ho appena messo giù il telefono a Celine. Mi ha chiamato per darmi la buonanotte. Vorrei sorridere.

E fra 150 anni, non ci ricorderemo più,

delle nostre scelte sbagliate, della vita che ci fotte,

di tutti questi mercanti d'armi,

dei tipi che votano le leggi laggiù al parlamento,

di questo mondo che cresce, di questo mondo che urla, del tempo che avanza,

della malinconia.... allora sorridi.

E poi via...

Io so che scrivo cose bizzarre, strane, ma eppure non c'è nulla di particolare. Sono i miei giorni.

Stasse Celine. Che vede ancora il suo ex.

Cilecca...

Ieri sera alle 23 ho conosciuto Adeline... ma il nome me lo sono fatto ripetere dai miei amici oggi perchè l'avevo dimenticato. Alle 2 di notte ero nel suo letto. Volevamo ciulare, ma io, troppo bevuto, non sono riuscito neanche a mettermi le precauzioni... ho fatto cilecca.

Le ho inviato un SMS oggi, non avevo voglia di farla sentire puttana. No.

Chissà cosa succederà... di già la vita è complicata con Celine e Charlotte...

SMS di Celine:

ti amo, lo so. Mi sono innamorata di te come si innamorano le ragazzine. Sappi che se non passo molto tempo con te non è perchè non voglio.

Disperazione maledizione.

ciao,
forse sei tornata da Malta, forse no. Sono 3 giorni che non ho più
nessuna notizia di te. E non ho voglia di scriverti un SMS, nè di
telefonarti. Perchè avrei voglia di averti qui. Ma non ci sei. Non ci
sei mai. E questa cosa mi fa stare un sacco male. Perchè ti scrivo in
italiano? Perchè quello che ho dentro è troppo grande perchè io possa
tradurlo. Perchè perderebbe il senso. Perchè, forse, non c'è n'è,
senso.
Vorrei dirti tante cose che mi soffocano il cuore, tutto resta nei
vorrei. E vorrei, vorrei, vorrei...
Perchè tu non ci sei mai. Perchè tu...
Sarei rimasto qui per te, per noi. Ma non ho mai sentito niente a cui
aggrapparmi, per attaccarmi a te. Ti sei sempre ammalata, hai sempre
avuto gli extraterrestri, tutto è sempre stato infinitamente più
importante di me. Mi aggrappo al nulla e scivolo... scivolo lontano da
te, cado, in un baratro di rimpianti... di non essere riuscito ad
amarti.
Scusa se ti scrivo e non ti dico, scusa se non capirai niente, ma alla
fine sono io, non tu, che non ha mai capito niente.
Ultimo, so che non risponderai.
Ma non fa niente.
Sto gia male, lo sai.