stretta al cuscino

Post N° 136


Ma la felicità si può imparare? «Ci si può avvicinare, affrontando gli aspetti che rendono infelici e trasformandoli in elementi positivi.  Sviluppare aspetti positivi permette un rapido dissolversi delle emozioni negative, argina le difficoltà e migliora le capacità di recupero».   Bisogna dunque guardarsi dentro e fare un bel lavoro su se stessi per rendersi più felici e più sani: in effetti una ricerca condotta su 80 adulti sani ha confermato che è possibile aumentare l’ottimismo con un training specifico.   Quest'indagine ha ispirato il il Subjective Well-being Training, un corso per l’apprendimento della felicità condotto dal professor Goldwurm e basato su 14 aspetti che più spesso si riscontrano tra le persone felici:  tenersi occupati passare più tempo socializzando essere produttivi svolgendo attività che abbiano significato organizzarsi meglio e pianificare le cose smettere di preoccuparsi ridimensionare le proprie aspettative sviluppare pensieri positivi essere orientati sul presente lavorare a una sana personalità sviluppare una personalità socievole essere se stessi eliminare sentimenti negativi e problemi considerare i rapporti intimi come la principale fonte di felicità considerare la felicità la priorità numero 1. Il campo della Psicologia Positiva è dunque largo e promettente, tanto che è stata costituita nel dicembre 2004 una Società Italiana di Psicologia Positiva.  
di Roberta Camisasca