tratto dal sito "pacifista" del giovane lenin1986

Post n°27 pubblicato il 27 Giugno 2006 da penduick
Foto di penduick

"Il compagno Lenin ci ha insegnato che per vincere il nostro nemico di classe, che è potente, che ha molti mezzi e riserve a sua disposizione, noi dobbiamo sfruttare ogni incrinatura nel suo fronte e dobbiamo utilizzare ogni alleato possibile, sia pure incerto, oscillante e provvisorio."
Antonio Gramsci

Fossi in Bertinotti o Diliberto, mi ripeterei continuamente questa citazione per giustificare, almeno moralmente, l'alleanza con exdemocristiani al pari di Mastella...

Inviato da penduick il 13/05/06 @ 18:09via WEB
mi sembra di ricordare che il compagno lenin ha anche insegnato l'uso della forza per vincere il nemico di classe. Approvi anche questo?
(Rispondi)
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Inviato da lenin1986 il 13/05/06 @ 19:21via WEB
si...si chiama rivoluzione...e non è un atto di forza offensivo ma difensivo nei confonti della classe predominate...
(Rispondi)
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Inviato da penduick il 13/05/06 @ 20:46via WEB
capisco ... Condividi anche questo http://www.ibiblio.org/expo/soviet.exhibit/ad.html ?
(Rispondi)
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Inviato da penduick il 13/05/06 @ 22:16via WEB
che tra dotto: 11-8-18 Send to Penza To Comrades Kuraev, Bosh, Minkin and other Penza communists Comrades! The revolt by the five kulak volost's must be suppressed without mercy. The interest of the entire revolution demands this, because we have now before us our final decisive battle "with the kulaks." We need to set an example. You need to hang (hang without fail, so that the public sees) at least 100 notorious kulaks, the rich, and the bloodsuckers. Publish their names. Take away all of their grain. Execute the hostages - in accordance with yesterday's telegram. This needs to be accomplished in such a way, that people for hundreds of miles around will see, tremble, know and scream out: let's choke and strangle those blood-sucking kulaks. Telegraph us acknowledging receipt and execution of this. Yours, Lenin P.S. Use your toughest people for this.
(Rispondi) (Vedi gli altri 16 commenti )
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Inviato da lenin1986 il 14/05/06 @ 09:28via WEB
Parla dello stermio dei kulaki...non lo condivido del tutto...la violenza va sempre evitata...ma quando è inevitabile c'è poco da fare...i kulaki erano il braccio armato degli zar quindi era inevitabile uno scontro diretto...ed era FORSE inevitabile un loro sterminio...cmq penso che lenin ci abbia pensato almeno 3 volte prima di dare questo ordine...
(Rispondi)
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Inviato da penduick il 14/05/06 @ 12:53via WEB
curiose queste parole (violenza inevitabile, sterminio inevitabile, impiccagioni pubbliche, esecuzioni di ostaggi indifesi...) specialmente quando provenienti dalla bocca di un convinto "pacifista" quale dichiari di essere.
(Rispondi)
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Inviato da lenin1986 il 14/05/06 @ 12:56via WEB
Ostaggi indifesi i kulaki??? guarada che non è andata proprio così...i clachi erano fermi sostenitori dello zar quindi erano pronti a morire per lo zar...e poi la rivoluzione è ben diversa dalla pace...la rivoluzione è difensiva la guerra è offensiva...
(Rispondi)
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Inviato da penduick il 14/05/06 @ 13:28via WEB
un ostaggio è "indifeso" semplicemente per la sua stessa condizione di ostaggio, quindi prigioniero, pertanto impossibilitato dal difendersi. Quindi tu, in condizioni particolari come una "rivoluzione", sei favorevole alla pena di morte?
(Rispondi)
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Inviato da lenin1986 il 14/05/06 @ 13:40via WEB
no...assolutamente no...la differenza è però che un ostaggio indifeso non è disposto a morire...i kulaki erano disposti e come...il loro sterminio non è stato da ostaggi, ma sono stati sterminati in piccole "battaglie" in cui non avevano alcuna possibilità di vittoria...quindi sono morti combattendo e non da ostaggi...
(Rispondi)
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Inviato da penduick il 14/05/06 @ 13:55via WEB
" [...]Execute the hostages - in accordance with yesterday's telegram [...]". Un ostaggio è un ostaggio sia esso disposto a morire, come affermi tu, o no! Alla luce di quanto affermi, è lecito pensare che tu non abbia condannato chi ha decapitato Quattrocchi?!? Non era forse, come affermi tu, un "ostaggio disposto a morire"?
(Rispondi)
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Inviato da lenin1986 il 14/05/06 @ 14:31via WEB
chi ha ucciso quattrocchi non perseguita i miei stessi fini...lui ha moticazioni religiose...io sociali ed economiche...e poi non credo proprio che queattrcohhi fosse disposto a morire per la libertà del popolo iraqueno...sennò perchè era li per soldi..
(Rispondi)
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Inviato da penduick il 14/05/06 @ 14:56via WEB
Dunque lo condanni o lo giustifichi?
(Rispondi)
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Inviato da lenin1986 il 14/05/06 @ 15:10via WEB
L'omicidio quattrocchi??? li condanno nettamente...ma non c'è analogia con i kulaki...loro combattevano per il loro sistema...quattrocchi combatteva per soldi...
(Rispondi)
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Inviato da penduick il 14/05/06 @ 15:24via WEB
E io che pensavo che Quattrocchi fosse in IRaq a lavorare come bodyguard! Sembra quasi che tu stimi maggiormente i kulak ... o sbaglio? Perchè dunque condanni nettamente l'assassinio dell'ostaggio Quattrocchi, ma giustifichi l'esecuzione degli ostaggi kulak per ordine di lenin?
(Rispondi)
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Inviato da lenin1986 il 14/05/06 @ 16:11via WEB
io stimo chiunque combatti per ciò in cui crede e non per soldi...quanto a quattrocchi c'è un inchiesta in corso della procura di bari sull'implicazione della compagnia di bodyguard di quattrocchi in omicidi mirati nei confronti di ex esponenti dell'iraq...quindi potrebbe essere anche stato un mercenario...in ogni caso era li per soldi e tra i suoi compiti c'era la possibilità di uccidere...quanto a lenin non lo giustifico ma ne capisco le ragioni...il periodo era molto duro e la morte era una cosa più che normale...oggi non credo che serva sterminare un popolo oppositore ma che basti capirne le ragioni e magari trovare un punto di incontro...se poi loro non sono disposti a questo e preferiscono la guerra...bè...allora andranno in contro alla morte...
(Rispondi)
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Inviato da penduick il 14/05/06 @ 16:50via WEB
Qual'è, secondo la tua opinione, il valore di "combattere per ciò in cui si crede"? E' forse assassinare un ostaggio indifeso come hanno fatto con Quattrocchi o come ha ordinato a suo tempo lenin? Farsi esplodere in mezzo ad una folla di civili? Mettere a ferro e fuoco una via di Milano spaventando donne e bambini? E' in questo modo che oggi si dimostra come si possa "combattere per ciò in cui si crede"? I miei ideali in proposito sono alquanto diversi. Infine ti vorrei ricordare che Quattrocchi è innocente sino a quando non verrà dimostrata la sua eventuale colpevolezza (così vuole la nostra costituzione) e l'uso del condizionale, da parte tua, è un'offesa per le persone che lo piangono ancora.
(Rispondi)
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Inviato da lenin1986 il 14/05/06 @ 17:19via WEB
Oramai stai solo provocando...cmq la mia opinione era riferita alla tenacia...che tu possa condividere o no...in tutti i casi...chi uccide un ostaggio non lotta...chi muore in combattimento si...i fatti di milano non li cito proprio perchè quelli non hanno nulla che mi riguarda...quanto al condizionale...bè...moralmente i dubbi ci sono...
(Rispondi)
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Inviato da penduick il 14/05/06 @ 18:09via WEB
No, sto solo discutendo perchè, a mio avviso, ho riscontrato tanta incoerenza nei tuoi commenti a questo post. Per me non è sufficiente la tenacia a fare di un uomo un vero Combattente. Ne sono la dimostrazione tutti gli esempi che ho riportato quì sopra; non è certo la tenacia il valore che manca a quei vigliacchi. La Storia, la Letteratura e il Mito sono ricchi di esempi di grandi uomini che hanno combattuto per i loro ideali con la spada o con la penna, ma senza mai tradire i valori in cui credevano. La morte non è mai stata una "cosa più che normale" per questi eroi; lo era solo per coloro che erano disposti a tutto pur di perseguire il loro fine, tenaci sì, ma non certamente grandi uomini come li intendo io. I fatti di Milano "non li citi perchè non ti riguardano", ma il primo dei tuoi link preferiti è proprio quella rete di persone che non ti vorrebbero mai sentir dire che li condanni apertamente così come condanni nettamente i vigliacchi assassini che hanno decapitato Quattrocchi. Per quanto riguarda i tuoi "dubbi morali" non mi resta che prendere atto che tu non sei un garantista e non condividi uno dei principi fondamentali della nostra Costituzione. Spero di non averti "provocato" troppo...
(Rispondi)
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Inviato da lenin1986 il 14/05/06 @ 18:18via WEB
si...hai provocato troppo...ma non me...hai spinto la discussione su temi demagocici come gli ideali...che spesso (sono il primo a dirlo) non rispecchiano la realtà...basta constatare che abbiamo concezione diversa di eroi e di informazione...per me un eroe è chi combatte ed è disposto a morire per ciò in cui combatte che sia amico o nemico...per te questo non basta...ma rimane cmq una concezione personale...quindi non me ne può fregar di meno...quanto a Indymedia...bè...vai a visitare e vedrai che quel sito non è gestito da un gruppo di persone infatti chiunque può scrivere nelle news e puoi trovare qualsiasi notizia sia profatti di milano, sia contro i fatti di milano...la tua è una stupida generalizzazione perchè forse non lo hai nemmeno mai visitato...quanto alla costituzione...bè...non so te ma la mia morale la gestisco da me non la faccio gestire da nessun altro...
(Rispondi)
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Inviato da lenin1986 il 14/05/06 @ 18:22via WEB
cmq sappi che spesso la morte è una cosa talmente normale che ci passi accanto senza nemmeno accorgertene...come quando passi davanti ad un'industria della nestlè, che chiede risarcimenti per la nazionalizzazione di una sua industria ad un paese che a mala pena riesce ad andare avanti come l'etiopia e che quindi provoca milioni di morti...ma tu te ne freghi...ti basta avere il tuo eroe che nel tuo falso paradiso ti spianerà la strada per il sommo bene...vai...tanto dopo ti metti sulla poltrona e ti farai due risate pensanto a quei quattro comunistelli (non quelli di milano) che cercano (almeno loro) di fare qualcosa...

 
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Ballarò - Sanità in Lombardia

Post n°26 pubblicato il 14 Giugno 2006 da penduick
Foto di penduick

Questa sera stavo seguendo il Tg3 e mi è capitato di ascoltare alcuni servizi relativi al mondo della sanità:

  • Sono scesi in piazza i dipendenti della Sanità Privata che chiedono pari diritti ai colleghi della Sanità Pubblica. Chiedono il rinnovo del contratto, ecc. ecc.
  • Una donna viene sottoposta a chirurgia estetica del seno in una clinica privata di Riccione e finisce in un pronto soccorso di Lodi a seguito di gravi complicazioni.

Così ho ripensato ad un servizio di Ballarò che ho visto ieri o ieri l’altro. Nel bersaglio questa volta c’era la Regione Lombardia e in particolare il modo in cui, in questa Regione, viene gestita la Sanità. In particolare ricordo di aver "appreso" che:

  • In Lombardia la sanità privata sta crescendo a ritmi incredibili grazie alle agevolazioni volute dal presidente Formigoni. La Lombardia detiene infatti il primato in fatto di rapporto fra pubblico e privato.
  • Le strutture pubbliche si stanno mano a mano impoverendo a causa della crescita incontrollata di quelle private e dei vantaggi consistenti che, in Lombardia, vengono concessi a queste ultime (strutture private "equiparate")
  • Assistiamo a un fenomeno di migrazione di personale specializzato dal pubblico al privato
  • Le strutture private possono scegliere i servizi da erogare ai "clienti" e, ovviamente, scelgono solo quelli più remunerativi mentre le strutture pubbliche sono le sole a "dover" garantire certi servizi scomodi quali il Pronto Soccorso

Il primo punto è stato subito dopo smentito dallo stesso Formigoni che ha dichiarato che la Lombardia occupa in Italia il 6° posto di questa classifica (di cui comunque non condivide la connotazione negativa che emergeva dal servizio).

I lavoratori sono liberi di fare le proprie scelte e, come emerso nell’ultimo servizio del Tg3, sembra che anche i dipendenti delle strutture private equiparate anelino certi vantaggi di cui beneficiano i colleghi del pubblico.

Francamente non conosco bene il mondo della Sanità e tutte le problematiche ad esso connesse, ma posso dire senza alcun dubbio che quando il Sig. Floris afferma che le strutture private equiparate non garantiscono il servizio di Pronto Soccorso posso rispondere che la sua, ancora una volta, è la televisione delle menzogne.

Colgo l’occasione per ringraziare l’Ospedale San Raffaele per come ha curato nel suo ben organizzato Pronto Soccorso una persona a me molto cara.

 
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Libertà dell'individuo o liberalismo delle masse?

Post n°25 pubblicato il 28 Maggio 2006 da penduick
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"La nostra costituzione - scrisse Pericle - non calca la orma di leggi straniere. Noi piuttosto siamo d'esempio agli altri senza imitarli. Il suo nome è democrazia, perché affidiamo la città non a una oligarchia, ma a una più vasta cerchia di cittadini; ma in realtà le sue leggi danno a tutti indistintamente i medesimi diritti nella vita privata; e per quanto riguarda gli onori ognuno viene prescelto secondo la fama che gode, non per l'appartenere all'uno o all'altro partito a preferenza del valore. Né avviene che la povertà offuschi il prestigio e arresti la carriera di chi può rendere buoni servigi alla città. Senza alcuna costrizione nella vita privata, nei rapporti politici non trasgrediamo la legge soprattutto per reverenza ad essa ubbidendo ai magistrati in carica e alle diverse leggi, specialmente a quante proteggono gli offesi e a quante, senza essere scritte, recano come sanzione universale il disonore".

Le parole di Pericle sono richiamate nella Costituzione Europea; in molti citano il grande ateniese come uno dei padri della Democrazia, ma Pericle era innanzitutto fautore della libertà dell'individuo. Nel suo ideale di stato, l'ordinamento del potere deve essere "misurato" nel rispetto dei diritti dell'individuo. La libertà dell'individuo e le sue esigenze innanzitutto.


"Il segreto della felicita’ e’ la liberta’, e il segreto della liberta’ e’ il coraggio".
Così Oriana Fallaci ha recentemente citato il solito Pericle.

Vorrei concludere citando le parole della nostra scrittrice:
"la libertà è un dovere prima che un diritto"

 
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In molti pensano che l'attuale governo non arriverà alla fine dell'anno

Post n°24 pubblicato il 27 Maggio 2006 da penduick
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ILLUSI!!!

Ci sono cose che, per quest'accozzaglia di politici di primo pelo e non, son più forti di qualsiasi discordia...

 
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Addio bella Musa

Post n°23 pubblicato il 25 Maggio 2006 da penduick
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ho rubato uno scatto per ricordo...

 
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23 Maggio 1992

Post n°22 pubblicato il 23 Maggio 2006 da penduick
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«Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini.»

 
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Post N° 21

Post n°21 pubblicato il 19 Maggio 2006 da penduick

 
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NAPOLITANO PRESIDENTE con 543 voti (l'Unione ne aveva 540)

Post n°20 pubblicato il 10 Maggio 2006 da penduick
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[…]Eleveremo la maggioranza necessaria per l’elezione del Presidente della Repubblica, garante imparziale della Costituzione e rappresentante dell’unità nazionale, e la maggioranza necessaria per l’elezione dei presidenti delle Camere, in modo da tornare alla convenzione che prevedeva una larga intesa sulla designazione dei presidenti, tutelandone il ruolo di garanti imparziali.[…]

(Programma Unione – cap. "le garanzie istituzionali" Pag.13)

[…] "continuo a pensare che siccome in Italia, sul soglio più alto della Repubblica, ci sono stati esponenti di diverse culture politiche, sarebbe importante per il futuro del Paese che una persona proveniente dalla dirigenza del Pci diventasse presidente della Repubblica. Sarebbe un atto di riconoscimento importante. Sia Fassino che D'Alema hanno detto che non è ipotecabile un discorso sul presidente della Repubblica. E io sono d'accordo con loro, il mio discorso riguarda solamente la cultura politica".

Corriere Della Sera - 23 aprile 2006. Intervista al neo eletto Presidente della Camera Fausto Bertinotti 

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/04_Aprile/22/bertinotti.shtml

 
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Italia mia

Post n°19 pubblicato il 07 Maggio 2006 da penduick
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vertù contra furore
prenderà l’arme; e fia ’l combatter corto,
ché l’antiquo valore
ne l’italici cor non è ancor morto

Canzoniere (CXXVIII, 93-96)

 
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Le critiche di un leader coglione

Post n°18 pubblicato il 03 Maggio 2006 da penduick
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"Che tristezza – conclude il leader del Sole che Ride- vedere il presidente del consiglio italiano che all’estero fa battute squallide sui funerali del capo dell’opposizione e prossimo premier. L’Italia non era mai caduta così in basso".

Comunicato del 28/02/2006 – da http://www.pecoraroscanio.it/index.php?mod=press&pressId=78

 

"Che tristezza – concludono tanti italiani – vedere il leader del Sole che Ride e futuro ministro della Repubblica che, assistendo ai funerali solenni dei tre militari uccisi giovedì scorso in un attentato a Nassiriya, se la ride ignobilmente. Abbiamo toccato il fondo?"
Roma, 2 maggio 2006

 
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VIRGO FIDELIS

Post n°17 pubblicato il 02 Maggio 2006 da penduick
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Dolcissima e gloriosissima

madre di Dio e nostra,
noi Carabinieri d'Italia,
a Te eleviamo reverente il pensiero,
fiduciosa la preghiera e fervido il cuore!
Tu che le nostre Legioni invocano
confortatrice e protettrice
col titolo di "VIRGO FIDELIS",
Tu accogli ogni nostro proposito di bene
e fanne vigore e luce per la Patria nostra.
Tu accompagna la nostra vigilanza,
Tu consiglia il nostro dire,
Tu anima la nostra azione,
Tu sostenta il nostro sacrificio,
Tu infiamma la devozione nostra!
E da un capo all'altro d'Italia
suscita in ognuno di noi l'entusiasmo
di testimoniare con fedeltà fino alla morte
l'amore a Dio e ai fratelli italiani.
Amen!

 
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Attentato a Tel Aviv: 9 morti e 40 feriti

Post n°15 pubblicato il 20 Aprile 2006 da penduick
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Il kamikaze si è fatto esplodere nel centro della città

Secondo Hamas, il movimento estremista che ha vinto le ultime elezioni palestinesi, si tratta invece di «un atto di autodifesa», che è il risultato diretto dell'«aggressione» israeliana
18 Aprile 2006 Corriere della Sera

«Meglio essere uno di Hamas all'italiana, che un Mastella alla palestinese». Hamas? Lei evoca i kamikaze... «Li evoco, e allora? Non mi sento di giudicarli. Il kamikaze, in fondo, è una forma di disperazione sociale».
Corriere della sera 09 febbraio 2006:intervista a Francesco Caruso

"Mi impegnerò direttamente a livello europeo per definire una nuova posizione nei confronti del nuovo governo palestinese avendo guardato con molta attenzione ai segnali d'apertura di Hamas"
Romano Prodi, 13 Aprile 2006.

Il ministro palestinese degli Affari Esteri, Mahmud al-Zahar, si è congratulato con il leader del centro-sinistra Romano Prodi per la vittoria alle elezioni politiche italiane . Zahar, che ha definito una "posizione positiva" quella di Prodi verso il nuovo governo palestinese guidato da Hamas, ha sottolineato "il coraggio e la spiccata coscienza politica" del Professore. Qualità, queste, che secondo Zahar potrebbero contribuire a "convincere quei paesi dell'Unione Europea ancora indecisi se continuare a sostenere il popolo palestinese e mantenere i contatti col suo governo democraticamente eletto". Il ministro palestinese si è poi augurato che ''Prodi riesca a correggere l'errato assunto politico europeo nei confronti del popolo palestinese e del suo governo eletto e che ciò si traduca concretamente nel rispetto per l'autodeterminazione del nostro popolo e l'accettazione della sua scelta democratica". Il capo della diplomazia palestinese ha quindi esortato "i paesi della Ue a tornare sui propri passi e a rispettare la scelta popolare, anzichè avallare progetti di estorsione politica che isolano e affamano la popolazione", mettendo in evidenza che "la legittimità della causa palestinese deve essere il movente di ogni attività nella regione che mira a porre fine all'occupazione israeliana, alla formazione di uno stato indipendente con capitale Gerusalemme e al miglioramento delle condizioni economiche e sociali dei cittadini, perchè vivano una vita libera e dignitosa come gli altri popoli del mondo".
 AKI - Gio 13 Apr

 
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Post N° 14

Post n°14 pubblicato il 11 Aprile 2006 da penduick
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Post N° 13

Post n°13 pubblicato il 11 Aprile 2006 da penduick
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