penelopekaulon

IL GIOCO DEGLI SCACCHI.


Cosa pensare di questa gente? Cosa aspettarsi da loro? Non sono un giocatore di scacchi, non sono una pedina. Non sono un burattinaio, non sono un burattino. Guardo il lento movimento dei fili bianchi e ascolto le voci, i commenti del pubblico di questa farsa infinita, questo spettacolo che ha occupato tre decenni e che si accinge ad avere un prosieguo. Mentre io compongo la prosopopea dei burattini e dei pedoni. Osservo da poco le loro mosse astute, ancora non comprendo la loro mente subdola e già provo una sensazione simile al disgusto, alla nausea.  Non comprendo questi giochi di potere che sfruttano l'ignoranza. Non comprendo l'esaltazione dell'incompetenza. Non compredo nemmeno la sintomatica, asettica indifferenza che caratterizza questo paese, che crea burattini, che recluta nuovi adepti. Di certo tutto questo avrà un fine (non si sa se avrà mai una dignità, ma un fine ce l'avrà di sicuro)...Ma questo fine giustificherà i mezzi? Riscatterà la società o la persona? Per ora mi proclamo scettica.