Penna Liberale

Msg da Marcello Barillà


Caro Paride,"il nemico marcia sempre alla tua testa", diceva Brecht. A Locri, il nemico ha marciato in testa ai ragazzi sin dal primo istante, sin dal primo corteo ingenuo, spontaneo, vero, civile. Il nemico aveva bisogno di un lavacro, di un depuratore che lo facesse trovare pronto e pulito, dalla parte giusta, al momento giusto.Questo č il sospetto che mi accompagna, da quei terribili giorni di ottobre. C'era e c'č un solo modo per non farsi soffocare dal dubbio, per tentare di capire, per tentare di liberarsi dall'angoscia del sentirsi imbrigliati dal fiume in piena della retorica di regime, delle frasi fatte per i giornalisti senza spina dorsale. La via della libertā, per i cittadini, passa per il coraggio di chi sceglie di fare il proprio mestiere e di farlo comunque. Avrei voluto leggerla, quella relazione sull'Asl di Locri, per tentare di pensare con la mia testa. Tu e i colleghi di CalabriaOra stavate dandomi l'opportunitā di sciogliere il dubbio: indipendentemente dalle conclusioni, forse terribili, alle quali sarei potuto giungere.Grazie comunque. Grazie soprattutto per avere dato un senso a quell'abbraccio e a quell'in bocca al lupo, che ti ho dato quel giorno in Assindustria, a poche ore dall'uscita del vostro primo numero. Buon lavoro, Paride, buon lavoro a te e ai colleghi che, come te, non si accontentano delle veritā di regime e se marciano, tentano sempre di vedere e capire se, alla loro testa, marcia il nemico o la libertā.Un abbraccio anche da parte di Emanuela.Marcello Barillā