Penna Liberale

APPELLO DI FRANCO MAZZA


Da anni, da mesi...da sempre si parla di ndrangheta e mafia, e di quanto il suo interagire con il tessuto economico-politico-affaristico, ha influito nella nostra terra, in negativo chiaramente, sino alla realizzazione di uno stereotipo di immagine, con buona pace di ogni speranza di vero sviluppo.Lo stato nelle circostanze eccezionali (casi eclatanti) ecco che appare, rabbonisce, lusinga, mostra i muscoli e incita al riscatto ed alla reazione, accorre ai cortei.Tutto vero per caritā!Ma chissā che ne pensano i "gentiluomini" che vivono e lucrano, taglieggiano, ricattando ed estorcendo i piccoli indifesi commercianti ed artigiani. Anche un minuscolo episodio di microidiozia, a volte serve da metafora al nulla che ci circonda.Chi scrive č un papā che ha urlato no a tutto, ha subito e subisce ancora minacce attentati, danneggiamenti, ha ricevuto plichi con bossoli, molotov simbolo di morte, cappi alla porta, sterco di stalla sulle vetrate del locale che "loro" ci hanno costretti a chiudere.i miei giovani figli 27, 23, 20 anni avevano un sogno, realizzare una semplice attivitā.In difesa di loro ho rischiato e rischio la vita, non da eroe, sia ben chiaro ma da disperato cittadino di questo Stato.Con questa mia, chiedo, imploro l'attenzione di quanti leggono, volgendo loro un appello, quello di non lasciarmi solo, di non lasciare soli i miei figli, in quella che č divenuta la lotta per la sopravvivenza; siamo stati schiacciati repressi, ma con un filo di voce continuiamo il nostro grido, chiedo a tutti voi aiuto, solidarietā con unisono di voci, perché io e voi siamo anche stato..Spero solo di non aver tediato troppo chi legge, anzi auspico solo di aver raggiunto il suo cuoreCon reverenza un papā disperatoFranco Mazza