Penna Liberale
Viaggio tra la politica, le professioni, la società« Da Carmine Lombardo (Il ... | Associazione calabrese g... » |
Caro direttore, sono con te e con i colleghi tutti di Calabria Ora.
E ai miei figli adolescenti, che mi chiedono del significato e della funzione del giornalismo in questa Calabria devastata eppure spesso silente nei confronti di poteri responsabili di guasti enormi, sono lieta di mostrare che le condizioni reali della nostra terra possiamo conoscerle non soltanto attraverso la stampa nazionale, ma anche grazie a professionisti locali che si spendono con generosità e coraggio nel loro lavoro e, così facendo, riescono a rappresentare i tanti che vivono male in una regione mortificata e incapace di reagire.
L'assuefazione e il silenzio, ad ogni livello della nostra società, sono i pericoli più insidiosi, sia che prevalgano per paura, sia che vengano coscientemente scelti nella speranza di intercettare qualche piccolo privilegio, qualche favorucolo personale che non di rado neanche arriva, ma il cui solo miraggio, intanto, produce effetti deleteri per l'intera collettività.
Indicare il marcio, gridare che il re è nudo o, quando c'è, rendere pubblico un buon lavoro svolto a difesa degli interessi collettivi, non solo si può, ma proprio si deve. E' il compito primo del giornalismo, ma è un dovere civico di tutti, singoli ed istituzioni. Io spero che noi calabresi in numero sempre maggiore ce ne convinciamo.
Buon lavoro.
Elena Scrivano
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