Ciondoli d'amore

Porte


Ieri guardavo un film che riguardava una donna autistica, una zootecnologa innovativa, la cui diversità ha arricchito tutti noi. Ma non voglio parlare dei doni della diversità, anche se ci credo fermamente. Una cosa che ho notato, è che per farle accettare il nuovo senza traumi, poichè lavorando ed ideando era parecchio esposta alle novità, che spaventano un pò tutti, specie gli autistici,  un suo vecchio insegnante le aveva insegnato a visualizzare una PORTA, che si apriva su nuove opportunità, ogni qualvolta si trovava di fronte ad una situazione nuova.Come dicevo, l'idea della porta mi è sembrata ottima. Un nuovolavoro, una vacanza diversa, un nuovo amore, ma anche tante, piccole cose quotidiane, ci mettono di fronte a scelte ed opportunità, porte, appunto, socchiuse o che si spalancano. Quando decido di fare un corso, per esempio, si apre una porta, di conoscenza ed amicizie, a volte. Anche quando acquisto un libro di cucina, si apre una porticina, riversa su nuove ricette. Alcune volte attraverso la porta, e vado incontro al nuovo, altre la richiudo, non posso aprirle tutte. Ma di sicuro imparare a visualizzare, "vederla" quando si presenta, aiuta a non perdere delle opportunità, e a vincere l'eccitante ma timorosa paura del futuro. Le abbiamo tutti le porte, nella nostra vita, piccole a volte, portoni altre, l'importante è riconoscerle e sapere che ci sono. E, almeno ogni tanto, varcarle. Lo Zen sostiene che un'altro limite al saper cogliere le possibilità è il nostro essere sovente proiettati nel passato o nel futuro, cosicchè l'oggi ci sfugge. Quindi, occhi aperti.Vedete le vostre porte?Un abbraccio a tutti, amici di blog.