Ciondoli d'amore

Percorsi


Inizio il nuovo anno con un pò di perplessità. Nonostante il vaccino, ho l'influenza, e anche senza il febbrone, è un insieme di variegati sintomi che si alternano mentre in lontananza qualche nostalgioco fà scoppiare gli ultimi petardi ( e già non li amo quando sto bene..). Perplessa sul cosa rispondere a chi mi ha augurato, in buona fede, un buon inizio..etciù!Ma guardiamo la cosa in positivo: quest'anno anzichè fare progetti e propositi, che sono poi mete, mi sono soffermata su un principio orientale, che definisce importante il cammino, più che la meta. Che non vuole affatto dire di procedere alla giornata, vagando nelle nebbie. Vuol dire avere un obiettivo, eccome, ma non proiettare lo sguardo sul finale del libro, saltando le pagine precedenti ( e chi, almeno una volta, non l'ha fatto?).Perchè è importante il percorso, vivere con intensità le tappe dei nostri cammini, i momenti che sono l'oggi.Sono d'accordo. Ciò che abbiamo realmente è il gusto del passo che stiamo facendo adesso, la meta non ci appartiene ancora, e forse non ci apparterrà mai. Ma il mio piede che sente scricchiolare la neve sotto di esso, è il mio momento. E non voglio non ascoltarlo, pensando solo alla fine del sentiero, mi perderei troppe cose. O anche l'influenza che mi constringe sul divano a leggere o guardare un documentario in attesa che la medicina faccia effetto, sono momenti da gustare. E' inutile girare per casa arrabbiati, ripetendo: "ma quand'è che questo malessere andrà via". Perchè a volte la vita ci fà rallentare o svoltare, nelle nostre strade, ma ci apre ad altre opportunità.La malatina riflette, Buon Anno, amici, com'è cominciata per voi?