briciole

Tutti, chi più chi meno, abbiamo parole che ci sono rimaste dentro, pensieri che non siamo riusciti ad esprimere...occasioni perse per la paura di esporsi, magari di manifestare i propri sentimenti; rimpianti che ci portiamo dentro come uno scomodo bagaglio...con quell' interrogativo che ci ronza in testa...come sarebbe adesso la mia vita se quel giorno avessi dato voce al mio pensiero? Domanda destinata a rimanere senza risposta, perché non è possibile tornare indietro e cambiare il corso degli avvenimenti.

Altre volte invece ci sono state parole di troppo, dette troppo in fretta senza riflettere abbastanza sulle conseguenze, momenti in cui il silenzio sarebbe stata la scelta migliore; allora vorresti chiedere scusa, cercare un modo per farti perdonare, ma non sempre è possibile, e tutto quello che ti rimane è il rimorso per non aver saputo tacere.

Con il tempo impari a convivere con i rimpianti ed i rimorsi, ma ti rimane dentro, in fondo al cuore, la brutta sensazione di aver sciupato qualcosa d'importante....

Vienna, piccola e splendida, mi ha conquistata per la sua aria tranquilla; un giro veloce sul ring per stringerla come in un abbraccio: i palazzi dalle facciate imponenti, il parlamento, il teatro dell'opera, il belvedere, la casa matta, il palazzo da dove viene trasmesso il concerto di Capodanno, il quartiere degli uffici internazionali...il Prater,  la vecchia ruota panoramica, un breve giro con la strana sensazione di trovarsi racchiusi in un vangoncino oscillante sospesi nel vuoto, per una fugace vista dall'alto.

Tante cose da vedere...tutto troppo in fretta...troppo pochi due giorni per vedere tutto; è come entrare in una libreria e guardare solo le copertine, senza avere il tempo per approfondire; per andare oltre le facciate solenni e immacolate dei palazzi, per stabilire un contatto reale con le persone...per capire i loro sogni, le loro speranze, le delusioni, le gioie.

Castello di Schonbrunn, residenza estiva della famiglia imperiale, grandi stanze sobrie ed eleganti, lusso ma senza esagerare. La sala da ballo, con il pavimento in legno e gli specchi, il soffitto a cassettoni, cornice perfetta per i valzer di Strauss...poi la principessa Sissi che ti guarda dalle foto e dai ritratti, dalle cartoline ricordo, dai piccoli souvenirs per turisti...ormai diventata più leggenda che persona.

Cattedrale di Santo Stefano, stile gotico: guglie slanciate verso il cielo e vetrate istoriate, mi è sembrata piccola...chissà perché mi immagino sempre le cattedrali gotiche come costruzioni immense, protese verso l'alto sorrette da possenti colonne di pietra.