e ancora sognare

distanze di sicurezza


Non si può non comunicare! Gli esseri viventi comunicano attraverso una molteplicità di modi oltre che con il linguaggio: il modo di parlare,gli sguardi, le posture i movimenti, partecipano alla creazione di messaggi, solitamente analogici, quindi inconsci.Del resto, da quando l’uomo è diventato “Homo erectus” ed ha assunto la posizione eretta, le sue mani hanno assunto il ruolo di mezzi di comunicazione: il linguaggio da gestuale è diventato vocale solo in seguito, grazie all’Homo sapiens.Il linguaggio non verbale si riferisce a canali quali la mimica facciale, la gestualità e la gestione della distanza dagli altri, detta “prossemica”.In presenza dei propri simili, gli individui gestiscono lo spazio che li circonda, virtualmente raffigurabile in sfere concentriche, al fine di evitare indesiderate “invasioni di territorio”:zona intima: dalla superficie corporea fino a 40/50 cm . E’ lo spazio dell’affettività ove è ammesso solo chi ci è legato da profondi legami;zona personale: dalla precedente fino a circa un metro. Spazio riservato a chi gode della nostra fiducia e un buon grado di confidenzialità;zona sociale: sino a circa 360 cm: la distanza che teniamo con chi non ci coinvolge affettivamente e che non conosciamo bene;zona pubblica: oltre 360 cm. E’ la distanza che manteniamo per sentirci a nostro agio di fronte ad un folto gruppo di persone (es. insegnanti).Eventuali intrusioni nelle prime due sfere vengono percepite come una minaccia e causano reazioni fisiologiche quali variazioni del battito cardiaco e scariche di ormoni che preparano il corpo ad una reazione di attacco o fuga. Mari