(immagine dal web)
PALLONCINI
7 AGOSTO PER IL TIBET
TUTTI VOI CHE PASSATE DI QUI
FATE QUALCOSA PER IL MONDO
PER IL TIBET E PER VOI STESSI
ALLE ORE 21 DI GIOVEDI 7 AGOSTO
OVUNQUE VOI SIATE VI PREGO
ACCENDETE UNA CANDELA
ALTRI 100 MILIONI DI PERSONE
LO FARANNO NEL MONDO INTERO
SARA' LA PIU' GRANDE PROTESTA
MAI AVVENUTA NEL NOSTRO PIANETA
PER I DIRITTI CIVILI E PER IL
TIBET
IL MIO VOLO
LA NUOVA STORIA DI CENERENTOLA
Cenerentola, ora ha la bellezza di 75 anni e si trova agli sgoccioli di una vita passata felicemente assieme a suo marito, il Principe Azzurro, che aimè ormai è morto da pochi anni.
Cenerentola passa le sue giornate sul terrazzo di casa sua, seduta in una sedia a dondolo, osservando il mondo con il suo gattone Bob sulle ginocchia, felice. Una bella sera, da dentro una nuvola scende all'improvviso la fata Madrina, e Cenerentola stupita le domanda con disinvoltura:
-Cara FataMadrina!!!!! Dopo tanti anni ti rivedo!!! Cosa fai quì?
E la Fata risponde:
-Dall'ultima volta che ti ho visto hai vissuto una vita esemplare....C'è qualcosa che posso fare per te? Qualche desiderio che ti potrei esaudire?
Cenerentola confusa, allarga le braccia e arrossendo dall'emozione,mormora:
-Mi piacerebbe essere immensamente ricca. In un istante la sua vecchia casa dirupata era diventata come per magia un castello nuovissimo.
Cenerentola è impressionata.Il suo fedele gatto Bob si spaventa e si allontanta
dalla sedia.
Cenerentola grida:-Grazie Fata Madrina!!!!!
La fata allora le risponde:-Non è niente, lo meriti!
Cosa ti piacerebbe come secondo desiderio?cenerentola china il capo, osserva le impronte che ha lasciato il tempo sul suo corpo, e dice:
- Mi piacerebbe tornare di nuovo giovane e bella come un tempo!!!!
quasi contemporaneamente, lei si ritrova la bellezza giovanile.
Cenerentola comincia allora a sentire cose che ormai nn ricordava più come:passione, ardore, ecc.
Allora la Fata le dice:
-Ti resta un ultimo desiderio. Che cosa vuoi?
Cenerentola confusa spalanca gli occhi sul suo povero micione spaventato e dice:
-Vorrei che tu trasformassi il mio fedele gatto Bob in un bellissimo principe!!!!Magicamente, Bob si trasforma in un magnifico uomo, così bello che le rondini nn possono evitare di fermare il proprio volo per ammirarlo.
La fata Madrina le dice:-
Auguri, Cenerentola. Goditi la tua nuova vita.E riparte come una scintilla sulla sua scopa.
Durante qualche magico istante, Cenerentola e Bob si guardano con tenerezza negli occhi. Poi Bob le si avvicina, la prende tra le sue possenti braccia e le mormora teneramente nell'orecchio:
-Scommetto che ti sei pentita di avermi castrato, stronza!
CHE CI FACCIO IO QUA??????
mi sono affacciata a questo mondo per caso ... poi è diventato un mezzo per combattre la noia di una vita dai colori un po' sbiaditi ... appiattita dalla routine.
Mi dicevo "che bello!! conoscere gente nuova, tanto lontana da me!"
Credevo che la virtualità e l'anonimato potessero avvicinare cuori e menti e renderli complici: unitarietà di intenti in assoluta chiarezza ... caspita che errore!!!
Per molti, dietro il nick sicuramente non esiste un essere comunque composto da cuore e sentimenti, non una sensibilità ... e allora ecco comparire all'orizonte meteore impazzite:
giulio, vittorio, alessandro .. inizi a sentirti usata, un kleenex abbandonato lungo la strada ... ma ancora ...michele, andrea ... e ti senti cadere giù ... poi lui, lui che ha preso il mio cuore e lo ha portato con sè ... dove io non riesco a raggiungerlo!
Ogni volta una caduta, dicevo, nel fango di 1000 domande senza risposta "Perchè?" rimbomba nella mia testa, ti chiedo ancora "Perchè?"....
Ali grandi e robuste per risalire, per continuare ad essere quell'"angelo" da sfruttare nei momenti di solitudine alla ricerca del nick giusto ...."compagna di ogni cuore nei momenti più veri ... solitudine che riesci a capire chi in silenzio vuol farsi sentire..." questo è stato scritto di me ... e poi????? ... svanisci nel nulla pure tu!
... il cuore sempre più gonfio di delusione ed amarezza ....
... tessere di un puzzle da ricostruire lentamente ...
MINUETTO
E' un'incognita ogni sera mia...
Un'attesa, pari a un'agonia. Troppe volte vorrei dirti: no!
E poi ti vedo e tanta forza non ce l'ho!
Il mio cuore si ribella a te, ma il mio corpo no!
Le mani tue, strumenti su di me,
che dirigi da maestro esperto quale sei...
.......
... E cresce sempre più la solitudine,
nei grandi vuoti che mi lasci tu!
Rinnegare una passione no,
ma non posso dirti sempre sì e sentirmi piccola così
tutte le volte che mi trovo qui di fronte a te.
Troppo cara la felicità per la mia ingenuità.
Continuo ad aspettarti nelle sere per elemosinare amore...
Sono sempre tua, quando vuoi. nelle notti più che mai,
dormi qui, te ne vai, sono sempre fatti tuoi.
Tanto sai che quassù male che ti vada avrai
tutta me, se ti andrà, per una notte... sono tua...
E la vita sta passando su noi, di orizzonti non ne vedo mai!
Ne approfitta il tempo e ruba come hai fatto tu,
il resto di una gioventù che ormai non ho più...
E continuo sulla stessa via, sempre ubriaca di malinconia,
ora ammetto che la colpa forse è solo mia,
avrei dovuto perderti, invece ti ho cercato.
Minuetto suona per noi, la mia mente non si ferma mai.
Io non so l'amore vero che sorriso ha...
Pensieri vanno e vengono, la vita è così...
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« Messaggio #18 | città d'argento » |
"Un giorno un'insegnante chiese ai suoi studenti di fare una lista dei nomi dei compagnia di classe, lasciando un po' di spazio sotto ogni nome.
Poi disse loro di pensare la cosa più bella che potevano dire su ciascuno dei compagni e scriverla.
Ci volle tutto il resto dell'ora per finire il lavoro, ma all'uscita ciascuno degli studenti consegnò il suo foglio. Quel sabato l'insegnante scrisse il nome di ognuno su un foglio separato, e vi aggiunse la lista di tutto ciò che gli altri avevano detto su di lui. Il lunedì successivo diede ad ogni studente la propria lista, così modificata.
Poco dopo, l'intera classe stava sorridendo. "Davvero?" sentì sussurrare. "Non sapevo di contare così tanto per qualcuno!" e "Non pensavo di piacere tanto agli altri" erano le frasi più pronunciate.
Nessuno parlò più di quei fogli in classe, e la prof non seppe se i ragazzi l'avessero discussa dopo le lezioni o con i genitori, ma non aveva importanza: l'esercizio era servito al suo scopo. Gli studenti erano felici di se stessi e divennero sempre più uniti.
Molti anni più tardi, uno degli studenti venne ucciso in Vietnam e la sua insegnante partecipò al funerale. Non aveva mai visto un soldato nella bara prima di quel momento: sembrava così bello e così maturo...
La chiesa era riempita dai suoi amici. Uno ad uno quelli che lo amavano si avvicinarono alla bara, e l'insegnante fu l'ultima a salutare la salma. Mentre stava lì, uno dei soldati presenti le domandò "Lei era l'insegnante di matematica di Mark?". Lei annuì, dopodiché lui le disse "Mark parlava di lei spessissimo" Dopo il funerale, molti degli ex compagni di classe di Mark andarono insieme al rinfresco. I genitori di Mark stavano lì, il padre si avvicinò all’ insegnante. "Vogliamo mostrarle una cosa", disse estraendo un portafoglio dalla sua tasca. "Lo hanno trovato nella sua giacca quando venne ucciso. Pensiamo che possa riconoscerlo"
Aprendo il portafoglio, estrasse con attenzione due pezzi di carta che erano stati ovviamente piegati, aperti e ripiegati molte volte. L'insegnante seppe ancora prima di guardare che quei fogli erano quelli in cui lei aveva scritto tutti i complimenti che i compagni di classe di Mark avevano scritto su di lui. "Grazie mille per averlo fatto", disse la madre di Mark. "Come può vedere, Mark lo conservò come un tesoro"
Tutti gli ex compagni di classe di Mark iniziarono ad avvicinarsi. Charli sorrise timidamente e disse "Io ho ancora la mia lista. E' nel primo cassetto della mia scrivania a casa".
La moglie di Chuck disse che il marito le aveva chiesto di metterla nell'album di nozze, e Marilyn aggiunse che la sua era conservata nel suo diario. Poi Vicky, un'altra compagna, aprì la sua agenda e tirò fuori la sua lista un po' consumata, mostrandola al gruppo. "La porto sempre con me, penso che tutti l'abbiamo conservata" In quel momento l'insegnante si sedette e pianse. Pianse per Mark e per tutti i suoi amici che non l'avrebbero più rivisto……………
Ci sono così tante persone al mondo che spesso dimentichiamo che la vita finirà un giorno o l'altro. E non sappiamo quando accadrà. Perciò dite alle persone che le amate e che vi importa di loro, che sono speciali e importanti. Diteglielo prima che sia troppo tardi. Quello che metti nella vita degli altri tornerà a riempire la tua"
Non so chi abbia scritto questo racconto ma l’ho subito amato ………
Buona settimana piena di “ti voglio bene” a tutti voi
Mari
GRAZIE AMICI
grazie a jessika76xx
" PREMIO IMPRONTA"
DALLA MIA AMICA MEMOLE _68 M con stima, affetto e tanta allegria.
IMPRONTA
che io dono, con tanto affetto, a tutti i miei amici
assegnato da (in ordine alfabetico)
chef55
ero_solo_per_gioco
musa_ap
onlinemara07
QUESTO PREMIO MI è STATO ASSEGNATO DA jessika76xx
Premio "Revolution"
ASSEGNATO DA drisco60
SE PER UN ISTANTE
Se per un istante Dio si dimenticherà che sono una marionetta di
stoffa e mi regalerà un pezzo di vita, probabilmente non direi tutto quello che penso, ma in definitiva penserei tutto quello che dico.
Darei valore alle cose,
non per quello che valgono, ma per quello che significano
Dormirei poco, sognerei di più, andrei quando gli altri si fermano,
starei sveglio quando gli altri dormono, ascolterei quando gli altri
parlano e come gusterei un buon gelato al cioccolato!! Se Dio mi regalasse un pezzo di vita, vestirei semplicemente,
mi sdraierei al sole lasciando scoperto non solamente il mio corpo
ma anche la mia anima.
Dio mio, se io avessi un cuore, scriverei il
mio odio sul ghiaccio e aspetterei che si sciogliesse al sole.
Dipingerei con un sogno di Van Gogh sopra le stelle un poema di
Benedetti e una canzone di Serrat sarebbe la serenata
che offrirei alla luna.
Irrigherei con le mie lacrime le rose, per sentire il dolore delle
loro spine e il carnoso bacio dei loro petali.
Dio mio, se io avessi un pezzo di vita non lascerei passare un solo
giorno senza dire alla gente che amo, che la amo.
Convincerei tutti gli uomini e le donne che sono i miei favoriti e
vivrei innamorato dell'amore.
Agli uomini proverei quanto sbagliano al pensare che smettono
di innamorarsi quando invecchiano,
senza sapere che invecchiano quando
smettono di innamorarsi.
A un bambino gli darei le ali,
ma lascerei che imparasse a volare da solo.
Agli anziani insegnerei che la morte non arriva con la vecchiaia ma
con la dimenticanza. Tante cose ho imparato da voi, gli Uomini!
Ho imparato che tutto il mondo ama vivere sulla cima della montagna,
senza sapere che la vera felicità sta nel risalire la scarpata.
Ho imparato che quando un neonato stringe con il suo piccolo
pugno, per la prima volta, il dito di suo padre,
lo tiene stretto per sempre.
Ho imparato che un uomo ha il diritto di guardarne un altro
dall'alto al basso solamente quando deve aiutarlo ad alzarsi.
Sono tante le cose che ho potuto imparare da voi, ma realmente, non
mi serviranno a molto, perché quando mi metteranno dentro quella
valigia, infelicemente starò morendo."
Gabriel Garcia Marquez
UNA ROSA
… oggi sono scesa nel nostro giardino ….
sono 10 anni che lo hai abbandonato
in questi 10anni qualcosa è cambiato …
la tua vasca con i pesci rossi non esiste più …
ho fatto piantare un ulivo che cresce splendidamente …
le tartarughe si sono moltiplicate e
l’albero di melograno si è innalzato moltissimo ….
…. pure i limoni stanno bene sai?
… oggi sono scesa nel nostro giardino …
e,
fra il verde della siepe ed il grigio del muretto,
una macchia di colore ha attirato la mia attenzione:
….. qualcosa è cambiato … il tempo è cambiato
una splendida rosa arancione sta fiorendo
il suo timido bocciolo si è fatto largo fra le intemperie invernali
…. le tue rose mamma …
mari
ULTIMI COMMENTI
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SABBIE MOBILI
Venti e maree
Lontano di gia’ si e’ ritirato il mare
E tu
Come alga dolcemente accarezzata dal vento
Nella sabbia del tuo letto ti agiti sognando
Demoni e meraviglie
Venti e maree
Lontano di gia’ si e’ ritirato il mare
Ma nei tuoi occhi socchiusi
Due piccole onde son rimaste
Demoni e meraviglie
Venti e maree
Due piccole onde per annegarmi.
(Jacques Prevert)
CIAO CARLO
PIAZZA ALIMONDA (F.Guccini)
Genova, schiacciata sul mare, sembra cercare
respiro al largo, verso l'orizzonte.
Genova, repubblicana di cuore, vento di sale,
d'anima forte.
Genova che si perde in centro nei labirintici vecchi carrugi,
parole antiche e nuove sparate a colpi come da archibugi.
Genova, quella giornata di luglio, d'un caldo torrido
d'Africa nera.
Sfera di sole a piombo, rombo di gente, tesa atmosfera.
Nera o blu l'uniforme, precisi gli ordini, sudore e rabbia;
facce e scudi da Opliti, l'odio di dentro come una scabbia.
Ma poco più lontano, un pensionato ed un vecchio cane
guardavano un aeroplano che lento andava macchiando il mare;
una voce spezzava l'urlare estatico dei bambini.
Panni distesi al sole, come una beffa, dentro ai giardini.
Uscir di casa a vent'anni è quasi un obbligo, quasi un dovere,
piacere d'incontri a grappoli, ideali identici, essere e avere,
la grande folla chiama, canti e colori, grida ed avanza,
sfida il sole implacabile, quasi incredibile passo di danza.
Genova chiusa da sbarre, Genova soffre come in prigione,
Genova marcata a vista attende un soffio di liberazione.
Dentro gli uffici uomini freddi discutono la strategia
e uomini caldi esplodono un colpo secco, morte e follia.
Si rompe il tempo e l'attimo, per un istante, resta sospeso,
appeso al buio e al niente, poi l'assurdo video ritorna acceso;
marionette si muovono, cercando alibi per quelle vite
dissipate e disperse nell'aspro odore della cordite.
Genova non sa ancora niente, lenta agonizza, fuoco e rumore,
ma come quella vita giovane spenta, Genova muore.
Per quanti giorni l'odio colpirà ancora a mani piene.
Genova risponde al porto con l'urlo alto delle sirene.
Poi tutto ricomincia come ogni giorno e chi ha la ragione,
dico nobili uomini, danno implacabile giustificazione,
come ci fosse un modo, uno soltanto, per riportare
una vita troncata, tutta una vita da immaginare.
Genova non ha scordato perché è difficile dimenticare,
c'è traffico, mare e accento danzante e vicoli da camminare.
La Lanterna impassibile guarda da secoli gli scogli e l'onda.
Ritorna come sempre, quasi normale, piazza Alimonda.
La "salvia splendens" luccica, copre un'aiuola triangolare,
viaggia il traffico solito scorrendo rapido e irregolare.
Dal bar caffè e grappini, verde un'edicola vende la vita.
Resta, amara e indelebile, la traccia aperta di una ferita