Un blog creato da pennyblack60 il 07/11/2007

e ancora sognare

vivere le emozioni

 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 

PALLONCINI

 

palloncini da mari.f.

 
 
 
 
 
 
 

7 AGOSTO PER IL TIBET

TUTTI VOI CHE PASSATE DI QUI
 FATE QUALCOSA PER IL MONDO
PER IL TIBET E PER VOI STESSI
ALLE ORE 21 DI GIOVEDI 7 AGOSTO 
OVUNQUE VOI SIATE VI PREGO 
ACCENDETE UNA CANDELA
 ALTRI 100 MILIONI DI PERSONE 
 LO FARANNO NEL MONDO INTERO 
 SARA' LA PIU' GRANDE PROTESTA 
 MAI AVVENUTA NEL NOSTRO PIANETA 
   PER I DIRITTI CIVILI E PER IL
TIBET

                   

 
 
 
 
 
 
 

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IL MIO VOLO

 
 
 
 
 
 
 
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THISSEN

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LA NUOVA STORIA DI CENERENTOLA

Cenerentola, ora ha la bellezza di 75 anni e si trova agli sgoccioli di una vita passata felicemente assieme a suo marito, il Principe Azzurro, che aimè ormai è morto da pochi anni.
Cenerentola passa le sue giornate sul terrazzo di casa sua, seduta in una sedia a dondolo, osservando il mondo con il suo gattone Bob sulle ginocchia, felice. Una bella sera, da dentro una nuvola scende all'improvviso la fata Madrina, e Cenerentola stupita le domanda con disinvoltura:
-Cara FataMadrina!!!!! Dopo tanti anni ti rivedo!!! Cosa fai quì?
E la Fata risponde:
-Dall'ultima volta che ti ho visto hai vissuto una vita esemplare....C'è qualcosa che posso fare per te? Qualche desiderio che ti potrei esaudire?
Cenerentola confusa, allarga le braccia e arrossendo dall'emozione,mormora:
-Mi piacerebbe essere immensamente ricca. In un istante la sua vecchia casa dirupata era diventata come per magia un castello nuovissimo.
Cenerentola è impressionata.Il suo fedele gatto Bob si spaventa e si allontanta
dalla sedia.
Cenerentola grida:-Grazie Fata Madrina!!!!!
La fata allora le risponde:-Non è niente, lo meriti!
Cosa ti piacerebbe come secondo desiderio?cenerentola china il capo, osserva le impronte che ha lasciato il tempo sul suo corpo, e dice:
- Mi piacerebbe tornare di nuovo giovane e bella come un tempo!!!!
quasi contemporaneamente, lei si ritrova la bellezza giovanile.
Cenerentola comincia allora a sentire cose che ormai nn ricordava più come:passione, ardore, ecc.
Allora la Fata le dice:
-Ti resta un ultimo desiderio. Che cosa vuoi?
Cenerentola confusa spalanca gli occhi sul suo povero micione spaventato e dice:
-Vorrei che tu trasformassi il mio fedele gatto Bob in un bellissimo principe!!!!Magicamente, Bob si trasforma in un magnifico uomo, così bello che le rondini nn possono evitare di fermare il proprio volo per ammirarlo.
La fata Madrina le dice:-
Auguri, Cenerentola. Goditi la tua nuova vita.E riparte come una scintilla sulla sua scopa.
Durante qualche magico istante, Cenerentola e Bob si guardano con tenerezza negli occhi. Poi Bob le si avvicina, la prende tra le sue possenti braccia e le mormora teneramente nell'orecchio:
-Scommetto che ti sei pentita di avermi castrato, stronza!

 

 
 
 
 
 
 
 

CHE CI FACCIO IO QUA??????

mi sono affacciata a questo mondo per caso ... poi è diventato un mezzo per combattre la noia di una vita dai colori un po' sbiaditi ... appiattita dalla routine.
Mi dicevo "che bello!! conoscere gente  nuova, tanto lontana da me!"
Credevo che la virtualità e l'anonimato potessero avvicinare cuori e menti e renderli complici: unitarietà di intenti in assoluta chiarezza ... caspita che errore!!!
Per molti, dietro il nick sicuramente  non esiste un essere comunque composto da cuore e sentimenti, non una sensibilità ... e allora ecco comparire all'orizonte meteore impazzite:
giulio, vittorio, alessandro .. inizi a sentirti usata, un kleenex abbandonato lungo la strada ... ma ancora ...michele, andrea ... e ti senti cadere giù ... poi lui, lui  che ha preso il mio cuore e lo ha portato con sè ...  dove io non riesco a raggiungerlo!
Ogni volta una caduta, dicevo, nel fango di 1000 domande senza risposta "Perchè?" rimbomba nella mia testa, ti chiedo ancora "Perchè?"....
Ali grandi e robuste per risalire, per continuare ad essere quell'"angelo" da sfruttare nei momenti di solitudine alla ricerca del nick giusto ...."compagna di ogni cuore nei momenti più veri ... solitudine che riesci a capire chi in silenzio vuol farsi sentire..." questo è stato scritto di me ... e poi????? ... svanisci nel nulla pure tu!
... il cuore sempre più gonfio di delusione ed amarezza ....
 ... tessere di un puzzle da ricostruire lentamente ... 

 
 
 
 
 
 
 

AREA PERSONALE

 
 
 
 
 
 
 

MINUETTO

E' un'incognita ogni sera mia...
Un'attesa, pari a un'agonia. Troppe volte vorrei dirti: no!
E poi ti vedo e tanta forza non ce l'ho!
Il mio cuore si ribella a te, ma il mio corpo no!
Le mani tue, strumenti su di me,
che dirigi da maestro esperto quale sei...
.......
... E cresce sempre più la solitudine,
nei grandi vuoti che mi lasci tu!

Rinnegare una passione no,
ma non posso dirti sempre sì e sentirmi piccola così
tutte le volte che mi trovo qui di fronte a te.
Troppo cara la felicità per la mia ingenuità.
Continuo ad aspettarti nelle sere per elemosinare amore
...

Sono sempre tua, quando vuoi.
nelle notti più che mai,
dormi qui, te ne vai, sono sempre fatti tuoi.
Tanto sai che quassù male che ti vada avrai
tutta me, se ti andrà, per una notte... sono tua...

E la vita sta passando su noi, di orizzonti non ne vedo mai!
Ne approfitta il tempo e ruba come hai fatto tu,
il resto di una gioventù che ormai non ho più...
E continuo sulla stessa via, sempre ubriaca di malinconia,
ora ammetto che la colpa forse è solo mia,
avrei dovuto perderti, invece ti ho cercato.

Minuetto suona per noi, la mia mente non si ferma mai.
Io non so l'amore vero che sorriso ha...
Pensieri vanno e vengono, la vita è così...


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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GRAZIE AMICI

                          
grazie a jessika76xx

" PREMIO IMPRONTA"

DALLA MIA AMICA MEMOLE _68 M con stima, affetto e tanta allegria.

PREMIO

                     IMPRONTA

che io dono, con tanto affetto,  a tutti i miei amici



assegnato da (in ordine alfabetico)
chef55
ero_solo_per_gioco

musa_ap
onlinemara07
 
                      

QUESTO PREMIO MI è STATO ASSEGNATO DA  jessika76xx
 

Premio "Revolution" 

ASSEGNATO DA  drisco60
 

 
 
 
 
 
 
 

SENZA

фото | KudesnicaAnhen | Я прощаю тебе пустоту...

Buongiorno nuovo giorno,
ti vivrò nel grigio doloroso
di un'assenza
nella mancaza di ogni mio sorriso
nel dolore acuto e sordo che opprimerà il mio petto
e tracimerà dai mie occhi ...

 
 
 
 
 
 
 

 
passaparola

 
 
 
 
 
 
 

GLICINE

 
 
 
 
 
 
 

SE PER UN ISTANTE

Se per un istante Dio si dimenticherà che sono una marionetta di                                                                                                         
stoffa e mi regalerà un pezzo di vita, probabilmente non direi tutto quello che penso, ma in definitiva penserei tutto quello che dico. 
Darei valore alle cose,                                                                                                  
non per quello che valgono, ma per quello che significano
Dormirei poco, sognerei di più, andrei quando gli altri si fermano,                              
starei sveglio quando gli altri dormono, ascolterei quando gli altri                              
parlano e come gusterei un buon gelato al cioccolato!!     
Se Dio mi regalasse un pezzo di vita, vestirei semplicemente,                                     
mi sdraierei al sole lasciando scoperto non solamente il mio corpo                            
ma anche la mia anima.                                                                                                
Dio mio, se io avessi un cuore, scriverei il
mio odio sul ghiaccio e aspetterei che si sciogliesse al sole.

Dipingerei con un sogno di Van Gogh sopra le stelle un poema di
Benedetti e una canzone di Serrat sarebbe la serenata
che offrirei alla luna.
Irrigherei con le mie lacrime le rose, per sentire il dolore delle
loro spine e il carnoso bacio dei loro petali.

Dio mio, se io avessi un pezzo di vita non lascerei passare un solo
giorno senza dire alla gente che amo, che la amo.
Convincerei tutti gli uomini e le donne che sono i miei favoriti e
vivrei innamorato dell'amore.

Agli uomini proverei quanto sbagliano al pensare che smettono
di innamorarsi quando invecchiano,
senza sapere che invecchiano quando
smettono di innamorarsi.
A un bambino gli darei le ali,
ma lascerei che imparasse a volare da solo.

Agli anziani insegnerei che la morte non arriva con la vecchiaia ma
con la dimenticanza. Tante cose ho imparato da voi, gli Uomini!
Ho imparato che tutto il mondo ama vivere sulla cima della montagna,
senza sapere che la vera felicità sta nel risalire la scarpata.
Ho imparato che quando un neonato stringe con il suo piccolo
pugno, per la prima volta, il dito di suo padre,
lo tiene stretto per sempre.

Ho imparato che un uomo ha il diritto di guardarne un altro
dall'alto al basso solamente quando deve aiutarlo ad alzarsi.
Sono tante le cose che ho potuto imparare da voi, ma realmente, non
mi serviranno a molto, perché quando mi metteranno dentro quella
valigia, infelicemente starò morendo."

Gabriel Garcia Marquez

 
 
 
 
 
 
 

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UNA ROSA


… oggi sono scesa nel nostro giardino ….

sono 10 anni che lo hai abbandonato

in questi 10anni qualcosa è cambiato …

la tua vasca con i pesci rossi non esiste più …

ho fatto piantare un ulivo che cresce splendidamente …

le tartarughe si sono moltiplicate e

l’albero di melograno si è innalzato moltissimo ….

…. pure i limoni stanno bene sai?

… oggi sono scesa nel nostro giardino …

e,

fra il verde della siepe ed il grigio del muretto,

una macchia di colore ha attirato la mia attenzione:

….. qualcosa è cambiato … il tempo è cambiato

una splendida rosa arancione sta fiorendo

il suo timido bocciolo si è fatto largo fra le intemperie invernali

…. le tue rose mamma …

mari

 
 
 
 
 
 
 

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SABBIE MOBILI

Demoni e meraviglie
Venti e maree
Lontano di gia’ si e’ ritirato il mare
E tu
Come alga dolcemente accarezzata dal vento
Nella sabbia del tuo letto ti agiti sognando
Demoni e meraviglie
Venti e maree
Lontano di gia’ si e’ ritirato il mare
Ma nei tuoi occhi socchiusi
Due piccole onde son rimaste
Demoni e meraviglie
Venti e maree
Due piccole onde per annegarmi.
(Jacques Prevert)
 
 
 
 
 
 
 

CIAO CARLO

17.11.2007
PIAZZA ALIMONDA (F.Guccini)


Genova, schiacciata sul mare, sembra cercare
respiro al largo, verso l'orizzonte.
Genova, repubblicana di cuore, vento di sale,
d'anima forte.
Genova che si perde in centro nei labirintici vecchi carrugi,
parole antiche e nuove sparate a colpi come da archibugi.
Genova, quella giornata di luglio, d'un caldo torrido
d'Africa nera.
Sfera di sole a piombo, rombo di gente, tesa atmosfera.
Nera o blu l'uniforme, precisi gli ordini, sudore e rabbia;
facce e scudi da Opliti, l'odio di dentro come una scabbia.
Ma poco più lontano, un pensionato ed un vecchio cane
guardavano un aeroplano che lento andava macchiando il mare;
una voce spezzava l'urlare estatico dei bambini.

Panni distesi al sole, come una beffa, dentro ai giardini.
Uscir di casa a vent'anni è quasi un obbligo, quasi un dovere,
piacere d'incontri a grappoli, ideali identici, essere e avere,
la grande folla chiama, canti e colori, grida ed avanza,
sfida il sole implacabile, quasi incredibile passo di danza.
Genova chiusa da sbarre, Genova soffre come in prigione,
Genova marcata a vista attende un soffio di liberazione.
Dentro gli uffici uomini freddi discutono la strategia
e uomini caldi esplodono un colpo secco, morte e follia.
Si rompe il tempo e l'attimo, per un istante, resta sospeso,

appeso al buio e al niente, poi l'assurdo video ritorna acceso;
marionette si muovono, cercando alibi per quelle vite
dissipate e disperse nell'aspro odore della cordite.

Genova non sa ancora niente, lenta agonizza, fuoco e rumore,
ma come quella vita giovane spenta, Genova muore.
Per quanti giorni l'odio colpirà ancora a mani piene.
Genova risponde al porto con l'urlo alto delle sirene.
Poi tutto ricomincia come ogni giorno e chi ha la ragione,
dico nobili uomini, danno implacabile giustificazione,
come ci fosse un modo, uno soltanto, per riportare
una vita troncata, tutta una vita da immaginare.
Genova non ha scordato perché è difficile dimenticare,
c'è traffico, mare e accento danzante e vicoli da camminare.
La Lanterna impassibile guarda da secoli gli scogli e l'onda.
Ritorna come sempre, quasi normale, piazza Alimonda.

La "salvia splendens" luccica, copre un'aiuola triangolare,
viaggia il traffico solito scorrendo rapido e irregolare.
Dal bar caffè e grappini, verde un'edicola vende la vita.
Resta, amara e indelebile, la traccia aperta di una ferita



 
 
 
 
 
 
 

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