Ricordo di quando ero piccolina e mi piaceva badare ai pesciolini rossi...e che dolore quando li trovavo a galleggiare con quegli occhi spenti.Ricordo che spesso io e le mie amichette eravamo nella situazione di trovarci di fronte un sacco della spazzatura e sentire piccoli miagolii e cercando sentivamo che arrivavano proprio da quel sacchettino di plastica dove non riuscivano neppure a respirare.E come poter non ricordare dei criceti che adoravo guardare gironzolare su quella buffa ciambella...I nostri ricordi cambiano con le età, cambia il modo di vedere le cose, di sentirle, di toccarle, di gustarle e sembra quasi che i modi passati siano appartenuti ad altre persone che ci hanno raccontato delle loro vite eppure......era la nostra vita!Perchè si preferisce sempre ricordare degli altri e mai davvero di noi stessi?Perchè non si ammette a se stessi che ciò che ricordiamo lo abbiamo vissuto noi, c'eravamo anche noi eppure non vogliamo ricordare...ma perchè?E' inevitabile per sopravvivere a quei dolori che ci hanno lacerato ogni più piccola parte della nostra anima e noi non smettiamo di vivere, quella brama di vivere ogni singolo istante senza lasciarsene scappare neppure uno.Ieri ho vissuto uno di questi momenti e ne sto vivendo da due giorni ormai e quando non saranno sufficenti mi renderò dedita a viverne mille altri, perchè voglio vivere ogni singolo mingherlino di questa ampiezza dell'esistenza.Milioni di volte mi sono trovata a osservarmi dentro e fuori e a chiedermi se ancora riuscisse a riconoscermi...nessuna risposta forse ci siamo passati accanto, ci siamo sfiorati ma non ci siamo riconosciuti più e chissà quando di nuovo potranno risfiorarsi seppur non sapendolo e sentire comunque il vigore.Non esistono persone che siano passate nella mia vita e non abbiano lasciato un segno più o meno profondo come non esiste pesce rosso che non abbia mai vissuto in un "acquario".
Vorrei Ballare
Ricordo di quando ero piccolina e mi piaceva badare ai pesciolini rossi...e che dolore quando li trovavo a galleggiare con quegli occhi spenti.Ricordo che spesso io e le mie amichette eravamo nella situazione di trovarci di fronte un sacco della spazzatura e sentire piccoli miagolii e cercando sentivamo che arrivavano proprio da quel sacchettino di plastica dove non riuscivano neppure a respirare.E come poter non ricordare dei criceti che adoravo guardare gironzolare su quella buffa ciambella...I nostri ricordi cambiano con le età, cambia il modo di vedere le cose, di sentirle, di toccarle, di gustarle e sembra quasi che i modi passati siano appartenuti ad altre persone che ci hanno raccontato delle loro vite eppure......era la nostra vita!Perchè si preferisce sempre ricordare degli altri e mai davvero di noi stessi?Perchè non si ammette a se stessi che ciò che ricordiamo lo abbiamo vissuto noi, c'eravamo anche noi eppure non vogliamo ricordare...ma perchè?E' inevitabile per sopravvivere a quei dolori che ci hanno lacerato ogni più piccola parte della nostra anima e noi non smettiamo di vivere, quella brama di vivere ogni singolo istante senza lasciarsene scappare neppure uno.Ieri ho vissuto uno di questi momenti e ne sto vivendo da due giorni ormai e quando non saranno sufficenti mi renderò dedita a viverne mille altri, perchè voglio vivere ogni singolo mingherlino di questa ampiezza dell'esistenza.Milioni di volte mi sono trovata a osservarmi dentro e fuori e a chiedermi se ancora riuscisse a riconoscermi...nessuna risposta forse ci siamo passati accanto, ci siamo sfiorati ma non ci siamo riconosciuti più e chissà quando di nuovo potranno risfiorarsi seppur non sapendolo e sentire comunque il vigore.Non esistono persone che siano passate nella mia vita e non abbiano lasciato un segno più o meno profondo come non esiste pesce rosso che non abbia mai vissuto in un "acquario".