IL CASO...CASO NN E'

SULL'AMORE DI COPPIA...


 Non ci sono formule magiche, né manuali che insegnino l'arte di far durare un rapporto di coppia, ciascuno di noi ha la sua esperienza e, ogni volta che un rapporto fallisce, si tirano le somme e si fa il bilancio: lui/lei ha sbagliato qui, io ho sbagliato qui...Ed è così che la saggezza acquisita dopo anni ed anni di cantonate, di delusioni, di errori comincia ad essere la guida per un nuovo possibile rapporto (sempre che si abbia voglia di ricominciare e che il vissuto non abbia fatto talmente danni da preferire una vita da single piuttosto che la condivisione di un percorso con qualcuno … in poche parole “Meglio soli che male accompagnati!”)Ultimamente mi sono divertita ad effettuare una sorta di sondaggio tra amici e conoscenti e pare che esistano delle condizioni imprescindibili per il funzionamento della coppia:al primo posto la sincerità e la lealtà, senza le quali il rapporto viene a fondarsi su basi talmente precarie da crollare molto presto;seguono gli interessi in comune: bisogna condividere qualcosa ed avere il piacere di fare le cose insieme, altrimenti che rapporto sarebbe?altro indicatore fondamentale è la comunicazione: bisogna dirsele le cose, senza star lì ad aspettare che l'altro/a attivi i superpoteri da veggente, molto spesso le aspettative rovinano un rapporto solo perchè non si hanno il coraggio e l'umiltà di chiedere, di mettersi a nudo, esiste infatti la paura di svelarsi troppo, di rendersi vulnerabili ed attaccabili dal partner, ma se vige questa paura vuol dire già che il primo punto è saltato: dove stanno sincerità e lealtà?ma la comunicazione non è fatto soltanto della propria espressione, dobbiamo anche saper ascoltare l'altro/a, renderci disponibili a non tappare le orecchie di fronte a richieste e a confessioni che possono apparirci inutili o di poco conto ma che, per l'altro/a, possibilmente hanno un'importanza che non riusciamo a comprendere a fondo...di conseguenza assume fondamentale importanza il dialogo che, a differenza del monologo, permette l'interazione e lo scambio, verbale o meno... esiste un dialogo fatto di parole ma ci sono da considerare anche i dialoghi non verbali fatti di gesti, di sguardi, di complicità...una cosa che non deve mai mancare, poi, è l'attenzione: mai spegnere i riflettori sulla coppia, mai dare per scontato qualcosa, mai pensare di essere arrivati e di aver raggiunto la posizione ideale per potersi adagiare... questo, pare, sia uno dei motivi di maggiore influenza a determinare lo sfascio di una coppia che funziona... bisogna esser desti, sempre, non disdegnare le sorprese, cercare di stupire l'altro/a per dar conferma di un sentimento sempre vivo... spesso, infatti, l'adagiarsi dà all'altro/a la sensazione di non essere più importante come prima, di aver giocato tutte le carte, di dover accettare che oramai si è esaurito tutto...e, accanto all'attenzione, non bisogna dimenticare di mettere la capacità di rendersi piacevoli e gradevoli agli occhi dell'altro/a: quanti, una volta raggiunto l'obiettivo della conquista, del fidanzamento o del matrimonio, cominciano a non curarsi più come una volta?E' chiaro che chi convive non può stare sempre in tiro ma può dare prova del suo interesse verso l'altro/a continuando a curarsi o indossando qualcosa di particolare solo per lui/lei... e questo, naturalmente, aiuterà anche a soddisfare il punto successivo...aver cura della passione, adoperarsi affinché la passione non scemi, non diventi routine... fare in modo che lo scambio fisico non diventi pura ginnastica da fare tanti giorni alla settimana a mo' di controllo della situazione, rendere il rapporto sempre vivo utilizzando, qualora se ne ravvisi la necessità, il punto N.3 e cioè la comunicazione: le cose non dette possono incrinare seriamente un rapporto...un'altra cosa estremamente importante è saper giocare e ridere insieme: la seriosità di un rapporto a lungo andare degenera nell'abitudine, mentre il gioco rende viva la vita di coppia, la rinnova, la rigenera...ma, secondo me, quello che determina la nascita e il consolidamento di un sano rapporto sono essenzialmente fiducia, correttezza e rispetto: bisogna fidarsi dell'altro/a a 360° e, per farlo, è necessario che non ci siano ombre, quindi la fiducia può essere accordata a chi possiede la dote della correttezza, inadatta ad esistere se non è insito nella coppia il concetto di rispetto, rispetto della persona che ci sta accanto, rispetto di noi stessi... se manca il rispetto si può essere scorretti senza sentire il peso del senso di colpa e tradire quella fiducia che ci è stata accordata senza batter ciglio... queste le basi su cui ergere un nuovo rapporto...Detto questo non mi resta che aggiungere un'ultima cosa, ma non per questo meno importante... bisogna aver il coraggio e la determinazione di far funzionare un rapporto attraverso un percorso che non si limiti all'esterno ma che sondi e raggiunga le corde dell'anima, aver il coraggio di mostrarsi all'altro/a così come si è, nella personale naturale essenza, senza camuffamenti e imbrogli, ma questo può essere raggiunto soltanto se entrambe le parti riescono ad impegnarsi seriamente per farlo: un rapporto in cui soltanto uno dei due dà è destinato a soccombere, un rapporto in cui soltanto uno dei due ha la capacità di mettersi in discussione è destinato a morire, un rapporto in cui le conferme della presenza di un sentimento vero arrivano sempre e soltanto da una parte è destinato a cedere per stanchezza...Il vocabolario dell'amore non contiene la voce “egoismo” poiché l'uno/a é proteso verso l'altro/a alla ricerca del bene di quest'ultimo/a e non del proprio, vicendevolmente, non contiene la voce “gelosia” poiché ciascuno/a è talmente preso dal partner da non lasciare spazi ad altri e la fiducia reciproca fa sì che non ne proliferi inutilmente il germe nocivo, non contiene la voce “orgoglio” poiché si è capaci di ammettere i propri errori e di chiedere scusa senza per questo sentire lesa la propria dignità ma facendo appello all'umiltà che è in noi (sempre che ci sia...)E sia via libera alle tenerezze, alle coccole, al piacere di scegliersi giorno dopo giorno, di scegliere lui/lei come compagno/a di vita senza programmare nulla ma cogliendo ogni meraviglia che questa vita è in grado di donarci, ogni occasione per stupirsi e stupire, per condividere ogni cosa brutta o bella che sia...L'amore va nutrito, coccolato, attenzionato attimo dopo attimo... troppo complicato?Certo a leggere l'elenco sembrerebbe gravoso come compito ma credo che se a guidare i nostri passi fosse davvero l'amore tutto diverrebbe spontaneo, naturale e per nulla artificioso... manca qualcosa?