FREEDOM & ENTERPRISE

CREPUSCOLI


"Siamo tutti crepuscoli, sempre sorgenti e sempre calanti, tra un orizzonte ed un orizzonte".Kahil GibranPER DIRE BASTA ALLA GUERRA.L'attacco odierno contro un convoglio italiano a Nassiriya porta a 34 il numero degli italiani rimasti uccisi nel conflitto in Iraq, tra militari e civili. Negli ultimi quattro mesi, il contingente italiano ha subito tre attacchi con ordigni piazzati lungo la strada, che non hanno causato vittime. 12 novembre 2003: esplode un'autobomba nel cortile della missione (Msu) italiana a Nassiriya, muoiono 12 carabinieri, 5 militari dell'Esercito e 2 civili, Stefano Rolla e Marco Beci.7 maggio 2004: Matteo Vanzan, lagunare di 23 anni, viene colpito dalle schegge di un colpo di mortaio e muore dieci giorni dopo.5 luglio 2004: il caporalmaggiore Antonio Tarantino muore in un incidente stradale.21 gennaio 2005: il maresciallo Simone Cola, 32 anni, muore a bordo di un elicottero, colpito da un proiettile sotto l'ascella.4 marzo 2005: Nicola Calipari, alto funzionario del Sismi, viene ucciso dai soldati americani sulla strada per l'aeroporto di Baghdad, con al suo fianco Giuliana Sgrena, rimasta ferita.15 marzo 2005: muore durante le esercitazioni il sergente Salvatore Marracino.31 maggio 2005: cade elicottero dell'Esercito, muoiono i 4 soldati a bordo: il tenente colonnello Giuseppe Lima, 39 anni di Roma, il capitano Marco Briganti, 33 anni di Forlė; i mitraglieri di bordo, Massimiliano Biondini, 33 anni di Bagnoreggio (Vt) e Marco Cirillo, 29 anni, di Viterbo.14 luglio 2005: muore in un incidente stradale il sergente Davide Casagrande, mentre altri due militari rimangono feriti.27 aprile 2006: un carabiniere e un capitano dei paracadutisti sono rimasti uccisi nell'esplosione di un ordigno piazzato lungo la strada; numerosi i militari italiani feriti.I civili rimasti uccisi nel conflitto iracheno sono, oltre ai due deceduti a Nassiriya il 12 novembre 2003: l'addetto alla sicurezza Fabrizio Quattrocchi (14 aprile 2004); il giornalista Enzo Baldoni (26 agosto 2004), l'imprenditore italo-iracheno Ayad Anwar Wali (2 ottobre 2004), l'italo-britannico Salvatore Santoro (13 dicembre 2004).Negli ultimi mesi, il contingente italiano č stato pių volte preso di mira dalla guerriglia con ordigni piazzati lungo la strada: 30 gennaio 2006: un ordigno artigianale esplode al passaggio di un convoglio militare italiano con 17 militari a bordo a sud di Nassiriya, ferendo in modo lieve un soldato.28 febbraio 2006: una bomba esplode oggi contro un convoglio di Carabinieri della Multinational Specialized Units (Msu) formato da cinque veicoli con 30 militari a bordo. Rimagono feriti due civili iracheni.22 aprile 2006: un ordigno esplode contro una pattuglia del reggimento carabinieri della Msu (Multinational Specialized Unit), senza fare feriti.