pensandovivendo

Post N° 622


Una casa. Si, questo a 33 anni, è il mio desiderio più grande! La vorrei con un piccolo giardinetto e una grande cucina ad isola, un camineto, davanzali bassi
e larghi, tetto basso in camera da letto, una stanza armadio e una vasca tonda in bagno...ma non sono queste le cose che contano ora. Il mio desiderio parla di serate davanti al camino o semplicemente sul divano a guardare un film, una cenetta intima con le candele, un lettone in cui dormire al calore dei nostri corpi, l'albero di Natale con le palline rosse, gli amici che vengono a giocare a risiko. Voglio un posto dove tornare stanca dal lavoro, dove accogliere le persone care, dove vivere una vita mia. Questo desiderio, lo so, è comune a molti miei coetanei. Un desiderio banale, normale, che sembra però così difficile da realizzare...e non perchè noi amiamo dipendere ancora da mamma e papà..ma perchè non ne possiamo fare a meno. Io, cari i miei politici del cazzo, non sono contenta di vivere in casa con altre persone che non fanno parte della mia famiglia, non amo dormire su una brandina con due materassi sottili, non amo dividere l'armadio con la mia compagna di stanza e lavorare fino a tardi con uno stipendio da fame per giunta a scadenza semestrale. I miei desideri sono così terra terra per colpa vostra!