pensandovivendo

lettera indignata


ho appena scritto al Presidente dell'AIRC, associazione italiana per la ricerca sul cancro."Ho appena finito di leggere la lettera che, in qualità di socio, ho ricevuto dal presidente Piero Sierra. Ho letto con attenzione ed interesse ciò che mi veniva comunicato ma, in qualità di biologa ricercatrice ritengo di dover rispondere per ampliare un pò il quadro
idilliaco del mondo della ricerca, AIRC e non, che nella lettera viene fatta. Io lavoro da 9 anni in questo campo e le assicuro che non è affatto così. Innanzitutto queste borse, molto ambite in quanto molto generose, vengono distribuite sempre agli stessi gruppi di ricerca con a capo sempre lo stesso professore, che fa rimbalzare le borse da un suo adepto ad un altro. Molto del lavoro viene fatto da terze persone che sgobbano dalla mattina alla sera (letteralmente) e spesso senza essere pagate. Le borse vengono attribuite non per i meriti e le qualità del ricercatore in questione ma per i titoli (spesso ottenuti in modo non del tutto pulito) e le conoscenze.  Ci sono poi persone che, come me, non hanno mai avuto un angelo custode e che non hanno mai servito nessun potente che invece rimangono ai margini della ricerca, costretti a cambiare laboratorio e città per trovare un borsa di tre-sei mesi. Alla mia età, con la mia esperienza sono, per l'ennesima volta messa alla prova (gratis ovviamente) per poi sperare di avere un contrattino di un anno e di percepire non più di 800 euro al mese..a quasi 35 anni! In centri di ricerca famosi invece, non solo si fa fatica ad entrare ma poi dopo due-tre anni si viene sbattuti fuori perchè E' LA POLITICA DELL'ISTITUTO...quando invece c'è il "figlio di".., "il nipote di".. che occupano posizioni di comando per anni e anni. Cosa offrite ai giovani voi e le altre associazioni? Una borsa di due o tre anni per la quale bisogna quasi prostituirsi per averla? Per non parlare poi dell'università...con pochi soldi solo per pagare noi schiavi della ricerca, con professoroni che a 80 anni ancora occupano cattedre di prestigio, con professori che hanno 3-4 cariche tutte stra-pagate senza fare nel concreto un bel nulla, dottorati già assegnati prima del concorso, concorsi truccati ecc... Io credo che finchè la situazione della ricerca sarà questa resteremo sempre indietro.Finchè la figura del ricercatore non sarà un lavoro ben definito, con una carriera sicura e ben retribuita, nessun ragazzo/a vorrà più farlo come mestiere. La ricerca è la risorsa più grande in un paese civile e questo agli italiani sembra non importare. Quello che scrive il presidente è bellissimo ma non è la realtà italiana"