Anima mia

CATENE


Non è il titolo di un film di qualche decennio fa..non solo.E' ciò che mi attorciglia adesso.In questo momento mi visualizzo  così, in catene appunto, incapace di muovermi per la paura di uno strappo che non credo di riuscire a sopportare.E tuttavia, mi sottopongo a innumerevoli, piccoli e continui strappi che mi stanno lacerando nel profondo.Che mi creano ansia, e mi  impediscono di dormire, e godere delle cose buone che mi capitano.Non posso pensare di cambiare i miei canoni di comportamento, di farmi andare bene quelli altrui, soprattutto se sono canoni quantomeno "opinabili".Io sono sempre stata quella del "dentro o fuori", del "si o no", "bianco o nero". Il grigio nn fa per me, ma adesso cerco di illudermi che potrei cambiare sistema.Mai supposizione è stata più sbagliata.Eppure non riesco a tagliare.Con l'illusione di tenere incatenata a me una persona (che peraltro non vale, lo ammetto qui, davanti a voi, che non siete più degli sconosciuti), incateno me stessa alla sofferenza, al dubbio, all'idea che non valgo quanto credo, e non sono forte quanto pensavo.Ogni minuto che passa porta con sè una lacerazione nuova, eppure, nonostante il dolore, io nn riesco a porre fine a qeusto stillicidio.Non è un bel post pasquale,non è un bel post  in assoluto.Vorrei urlare....ma rinuncio persino a provarci.Sento dentro una tale rabbia, prima di tutto verso di me, ma questa rabbia si limitaa implodere...e io ho paura che mi porti via!A