Moleskine.

E-mail a L. (che non so se avrò mai il coraggio di spedire)


Ciao L.,sì, hai letto bene, ti ho chiamato per nome (cosa alquanto rara in questi 3 anni).Ti scrivo, e stavolta lo faccio seriamente: questa non sarà una delle mail che ogni tanto ti scrivevo, in cui dicevo sempre le stesse cose e ripetevo sempre gli stessi concetti e alle quali tu mi rispondevi sorridendo e annuendo.Ricordo ancora quella calda sera di fine agosto 2009 in cui ci siamo conosciuti: abbiamo chattato (anche parlando di argomenti un po' piccanti), poi ci siamo scambiati i numeri di telefono: onestamente pensavo che la cosa avrebbe lasciato il tempo che trovava e che non avrebbe avuto seguito.Invece, il pomeriggio successivo, ho ricevuto un tuo sms (che mai mi sarei aspettata di ricevere) e da lì abbiamo cominciato a messaggiare (a volte anche stuzzicandoci a vicenda) finchè è stata lanciata la proposta di incontrarsi nel fine settimana, più precisamente la domenica pomeriggio. Prima di incontrarti ti pensavo e mi dicevo "ma chi me lo fa fare? E' molto più grande di me e soprattutto ha famiglia..." poi ho deciso di buttarmi per vedere come sarebbe stato l'atterraggio......è stato molto morbido, direi molto piacevole: un bacio e una mano sulla mia gamba e tutti i dubbi e le incertezze sono svaniti, lasciando il posto a nuove emozioni e sensazioni; ci siamo salutati con la promessa di risentirci, ma io non ho potuto fare a meno di scriverti "Vuoi vedermi ancora?" e la tua risposta è stata senza dubbio positiva, puntualizzando però di non farci coinvolgere sentimentalmente da questa cosa e di viverla con i piedi per terra.Abbiamo così iniziato a vederci con una certa frequenza: il rapporto con te mi ha insegnato a vedere diversamente alcune cose che facevano parte della mia vita e ad essere un po' meno permalosa di quanto già ero, ma soprattutto sentivo il tuo supporto e la tua presenza. Cosa più importante però, era la sintonia che si era creata, i nostri pensieri viaggiavano sulla stessa lunghezza d'onda e pensavamo le stesse cose.Mi hai anche fatto conoscere meglio (e amare ancora di più di quanto già non la amassi) Milano, la tua città.E così sono trascorsi i giorni e i mesi, fino ad arrivare a quel fatidico giorno di marzo 2010 in cui mio padre mi diede la notizia della separazione tra lui e mia madre: è stata una pugnalata alla schiena, una doccia fredda... E tu, L., sei stata la prima persona in assoluto a saperlo. Silenziosamente mi sei sempre stato vicino e, anche se non lo dicevi esplicitamente, a modo tuo mi trasmettevi il tuo affetto e il tuo sostegno.Il tempo è trascorso di nuovo e siamo giunti al primo anno della nostra conoscenza, tutto scorreva più o meno liscio e tranquillo: ci si vedeva un po' meno di prima ma sempre con la stessa voglia di passare momenti piacevoli e di svago insieme.Poi è arrivato il 2011, il secondo anno della nostra conoscenza e l'anno della mia iscrizione all'università: il tuo sostegno, anche in questo caso non è mai mancato nonstante tu abbia avuto un lutto in famiglia. Purtroppo però, verso settembre, il nostro rapporto ha iniziato a dilatarsi: non per litigi o screzi, forse per un fatto "fisiologico" conseguente ad una quasi assidua frequentazione.Ci siamo rivisti l'ultima volta il 27 gennaio 2012, dopo circa 3 mesi che non ci vedevamo più. Da lì in poi ci siamo sempre e solo parlati via sms o telefonicamente e il rapporto tra noi si è disteso ancora di più, forse ha iniziato a raffreddarsi. Hai dovuto anche affrontare l'improvvisa scomparsa di tua mamma e in quel caso io ti ho detto che per qualsiasi cosa sarei stata presente come tu lo eri stato con me fino a quel momento.Poi c'è stato un momento di silenzio quasi totale: a quel punto, riflettendo su che strada stava prendendo il nostro rapporto, ho deciso di esporti il mio pensiero dicendoti che trovavo che i rapporti tra noi nell'ultimo periodo si erano un po' raffreddati e che se volevi ero disponibile a discutere della cosa da persone adulte e mature. La tua risposta è stata concorde alla mia ed ero contenta di sapere che tu vedevi le stesse cose che vedevo anche io.Ultimamente ti ho proposto di rivederci e tu, nonostante abbia elogiato la mia propositività, hai lasciato cadere la cosa senza darmi una risposta.In conclusione ti chiedo se secondo te è il caso di continuare il nostro rapporto o se è giunto il momento, dopo 3 anni, di proseguire ognuno per la propria strada.Ho sempre avuto un po' di timore a chiederti una cosa simile perchè non volevo che le cose tra noi finissero (anche se prima o poi dovrà succedere) dato che per me tutto questo è importante ed è un pezzo di vita.Ti saluto con una canzone di Claudio Baglioni, "Fotografie", che mi fa tanto pensare a te e mi fa venire in mente quella fotografia con te che io tanto vorrei...Ti voglio tanto bene e non smetterò mai di volertene.http://youtu.be/9a2untYwtwI