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Siria, un conflitto senza fine


 I dati diffusi ieri al Consiglio di Sicurezza dell'ONU dal vice segretario delle Nazioni Unite, Ivan Simanovic, sono agghiaccianti: 5000 morti al mese in un conflitto che dura oramai da più di due anni. "Il tasso estremamente alto di morti -ha detto- testimonia il drammatico deterioramento del conflitto.A questa desolante conta di vittime si aggiunge la non meno drammatica situazione degli oltre 1.800 milioni di profughi dalla guerra civile. A dirlo è l'Alto Commissario dell'ONU per i Rifugiati Antonio Guterres, dato rimarcato anche da Valerie Amos, sottosegretaria per gli affari umanitari delle Nazioni Unite, che chiede un cessate il fuoco e un'apertura per un canale sicuro per il passaggio degli aiuti umanitari almeno nel periodo del Ramadan. Stando a quanto riferito dall'Osservatorio Siriano per i Diritti Umani, l'ennesimo caso di violenza è stato registrato nei pressi di Damasco dove ad un checkpoint delle forze dell'ordine governative sarebbero stati "giustiziati" otto adulti e un bambino in una sorta di esecuzione sommaria. L'episodio, sempre secondo alcuni attivisti dell'Osservatorio, pubblicato con tanto di documentazione video (la cui autenticità per altro non può essere garantita) sulla pagina Facebook. Il video mostrerebbe i corpi delle vittime parzialmente coperti da un telo all'interno di una stanza. Anche l'Unesco interviene nella vicenda denunciando i danni al patrimonio storico e culturale che sta provocando questo conflitto fratricida. La "Fortezza dei Curdi" conosciuta anche come il Krac dei Cavalieri nei pressi di Homs è diventato ora un presidio militare delle truppe di Assad. La fortezza, sottolinea l'Unesco, è considerata uno dei patrimoni dell'umanità esempio eccellente dell'architettura crociata dell'II e IXXX secolo. Secondo la Direttrice Generale dell'Unesco, Irina Bokova, "distruggere l'eredità del passato non fa che accentuare la spirale di odio indebolendo sempre di più la possibilità di una coesione della società siriana"