IO E IL MIO MONDO

Oh! La neve!


 Oh! La neve!
 
16-12-2010 Serata da ricordare! Non si vedeva la neve, a Catanzaro, dal lontano gennaio del 1999. Nei giorni precedenti, si sentiva nell'aria che, prima o poi sarebbe successo; per tutta la settimana si avvertiva intorno un non so che di diverso dal solito, un dicembre improvvisamente più gelido, un'aria frizzantina, pungente, che penetrava nelle ossa... Abituata alllo splendido clima mite della mia città, che offre giornate di sole, aria tiepida che ti accarezza delicatamente il viso anche in pieno inverno, non avrei mai immaginato di assistere, proprio in questi giorni di fine dicembre, ad un evento così eccezionale da presentarsi a distanza di molti anni, nelle nostre zone. Finora, per godersi un po' di neve, bisognava organizzare una delle tante gite domenicali in montagna, il  nostro meraviglioso altopiano della  Sila. Ieri, invece, intorno alle ore 21.00, sbirciando dai vetri della finestra ho scorto i primi timidi fiocchi, misti alla pioggia, che già facevano capolino, facendosi sempre di più spazio nel cielo, sgomitando e prendendo maggiore coraggio, per poi lanciarsi sempre più sicuri nell'aria silenziosa della sera. E' stato inredibile, meraviglioso, un evento inusuale e suggestivo, che sollecitava, nella mia mente, l'approssimarsi di ricordi venuti da lontano, sopiti, quasi rimossi, che mi riportavano ai freddi inverni infantili, quando assistere ad uno spettacolo del genere, faceva fiorire ampi sorrisi sul mio volto di bambina e riscaldava fortemente il cuore.Non riuscivo più a distogliere lo sguardo. Affacciata al balcone, mi godevo lo spettacolo: il paesaggio mi appariva ora ammantato di bianco, immacolato, di una bellezza disarmante, di un meraviglioso gelido "calore"... La città vecchia, in lontananza, con il suo centro storico che si snoda tra vicoli e viuzze di antica memoria, il mio quartiere periferico, situato vicino al mare, persino il lungomare e la spiaggia, tutto appariva infiocchettato di bianco, acceso, luminoso, sorridente  e il silenzio era rotto solo dai passi felpati e dalle grida di gioia delle persone che erano scese per strada a festeggiare, giocando nel gelido mare candido... E' proprio in questi momenti che la mente vaga, percorre strade inusuali, vicine e lontane, si inoltra su lunghi rettifili e tortuosi tornanti, fino ad arrivare in luoghi a lungo agognati e non facili da raggiungere, solitamente, con i passi decisi della ragione. Ecco che finalmente riesce a giungere alla meta, tocca le corde vibranti dell'anima e le parole sgorgano dal cuore, come fresche acque di sorgente: " Ohhhhhhhhh!!! Che bello! Nevica!!!!!Mi sento viva e felice, nonostante tutto...!