Diario sconnesso

Equazioni


Sono stato molte volte a casa sua e ogni volta ho osservato la libreria, più o meno sempre affollata dagli stessi oggetti. Ma questa volta c'è qualcosa in più: una cornice, e dentro la cornice una foto.Vedere quella foto avvia una serie di pensieri incredibile. Le chiedo che foto è quella, lei risponde vagamente sul luogo. Io invece so perfettamente quando e dove è stata scattata. Istantaneamente ritorno a quella sera...e la rivedo tutta...con tutti i suoi colori, con i suoni e le voci. Lei al centro, illuminata da tutta la luce disponibile. I riflessi rossi dei suoi capelli. Non guarda nessun altro, sembra che io sia l'unico degno del suo sguardo. Cerco di capire quanto è profondo ma mi perdo nei suoi occhi giganteschi, il posto più rassicurante e sincero in cui perdersi. E' splendido. Riesco a vedere ogni cosa da qui, persino i suoi pensieri.Pochi minuti dopo lo scatto lei pronuncia le parole più dolci del mondo. Quelle che qualsiasi uomo vorrebbe sentire. Quelle che ti fanno capire che anche tu sei desiderato. Quelle che ti pongono al centro dell'universo. Quelle che ti fanno salire al settimo cielo. Quelle che aspettavi da una vita. Quelle che ti rendono vivo. Le escono dalla bocca soffici e calde come il sole.Era venerdì 13 febbraio 2004. Il giorno più bello della mia vita.Sabato 14 febbraio 2004: lei bacia un altro davanti ai miei occhi. Il giorno più brutto della mia vita.La vita è un'equazione. Se oggi provi molto amore, domani dovrai provare molto odio, altrimenti sbilancerai l'equazione. La felicità ha una durata inversamente proporzionale alla sua intensità. Più sarai felice e meno durerà. La mia è durata meno di 24 ore.