Diario sconnesso

Saggezza


Fin qui aveva fatto tante esperienze, conosciuto paure e gioie, tristezze e trionfi; era passato dalla realizzazione di un desiderio all'altra, senza un attimo di sosta. Ma in realtà nulla di ciò che aveva provato gli aveva dato la vera serenità dello spirito, la soddisfazione interiore. Ma essere saggi, questo voleva dire stare al di sopra della gioia e del dolore, della paura e della compassione, dell'ambizione e dell'orgoglio ferito. Essere saggi significava portarsi al di sopra di tutte le cose, non odiare e anche non amare più nessuno, accettare imperturbabili sia il rifiuto sia la simpatia degli altri. Colui che è veramente saggio non è più toccato da niente e da nessuno. Diventa irraggiungibile e nulla può più levarsi al di sopra di lui. Sì, essere così, quella sarebbe stata una cosa desiderabile.(M. Ende: La Storia Infinita)