È il simbolo della resistenza alle cosche, degli onesti, il Quarto
Stato dell’anti’ndrangheta, l’album di famiglia dell’altra Calabria. Il
murales di Gioiosa Ionica, un simbolo che rischia di scomparire. A dare
l’allarme l’associazione daSud e il “Comitato pro murales teatro
Gioiosa”, promotori di una campagna per il restauro dell’opera.
Un’iniziativa che vanta già l’adesione di don Ciotti, Forgione e
Morrione, con la benedizione di Bertinotti.
Dipinto sulle pareti esterne del teatro di piazza Vittorio Veneto,
il murales è frutto del gemellaggio tra il Pci di Gioiosa Ionica, gli
artisti del paese e i creativi della Cgil di Milano, ospitati nella
Locride nell’estate del ‘78. Un omaggio a Rocco Gatto, ucciso dalle
cosche, alle altre vittime e a quelli che si sono opposti e ancora si
oppongono alla ‘ndrangheta.
daSud e il Comitato civico (del quale fanno parte anche i familiari di Rocco Gatto) lanciano un appello e una sottoscrizione rivolti
alle istituzioni, alla politica, alla società civile, al mondo della
cultura e dello spettacolo regionali e nazionali: «Chiediamo di
sottoscrivere l'appello per rafforzare la campagna e la solidarietà nei
confronti di chi in Calabria si batte contro le 'ndrine - commenta
l'associazione daSud - Il contributo economico servirà a raggiungere la
somma necessaria per realizzare il restauro».
All’appello hanno già aderito don Luigi Ciotti, presidente e fondatore di Libera, Francesco Forgione, presidente della commissione parlamentare antimafia, e Roberto Morrione, ex direttore di Rai News 24 e presidente della Fondazione Libera Informazione. Inoltre, il presidente della Camera Fausto Bertinotti ha voluto esprimere il plauso per l’iniziativa pro-murales di Gioiosa Ionica che gli è stata presentata a Montecitorio.
Il mugnaio Rocco Gatto fu ucciso dalla ‘ndrangheta il 12
marzo del 1977. Ha sempre detto “no” al pizzo, resistendo a
intimidazioni e danneggiamenti. Ha accusato pubblicamente gli
’ndranghetisti, si è battuto fino all’ultimo giorno. La denuncia ai
giudici contro la cosca Ursini gli è costata la vita. Il murales ne
ricorda il sacrificio. «Conservare quel pezzo di memoria antimafia –
sottolinea il comitato di Gioiosa - è un dovere, civile ed etico. Per Rocco Gatto, per tutti quelli che hanno combattuto la ’ndrangheta e hanno perso. E che l’hanno fatto per noi».
Per scaricare l’appello:
www.dasud.it
Per aderire:
info@dasud.it www.firmiamo.it/salviamoilmuralesdellamemoria
Per contribuire: C/C Postale n. 73340903 intestato a
“Comitato pro murales teatro Gioiosa”. Causale “Campagna restauro
Murales”. Per bonifici: Abi 7601 Cab 16300.