Il discorso del nuovo presidente americano
CHICAGO
La giornata di oggi dimostra che «gli
Stati Uniti sono il posto dove tutto è possibile»: così ha esordito
Barack Obama, nel suo discorso subito dopo la vittoria elettorale,
dalla piazza esultante e commossa di Chicago.
«Il cambiamento per gli Stati Uniti è arrivato». Obama ribadisce la
parola chiave dalla sua campagna elettorale, "we need change" (abbiamo
bisogno del cambiamento) e parlando di fronte a decine di migliaia di persone nel parco di Grant Park, a Chicago, annuncia che il cambiamento è finalmente arrivato.
L’America può, perché è un
paese unito; l’America può, perché sa sognare. «Ho pensato stanotte a
una donna che ha votato a Atlanta» ha detto Obama. «Somiglia molto ai
milioni di persone che si sono messe in fila per far sentire la loro
voce in questa elezione, salvo un dettaglio: Ann Nixon Cooper ha 106
anni».
È stato un discorso pieno di
accenni alla lunga storia dei diritti civili che ha condotto
all’elezione del primo presidente nero, incluso un accenno a Martin
Luther King, il «predicatore di Atlanta che disse ’we shall overcome».
Obama ha ringraziato per il loro amore e il loro sostegno la moglie
Michelle («la prossima first lady degli Usa»), le figlie Sasha e Malia
e la nonna materna, scomparsa proprio il giorno prima del voto. La
moglie e le figlie lo hanno accompagnato sul palco, vestite di rosso e
nero, poi, dopo un bacio, lo hanno lasciato solo per il suo primo
discorso da presidente eletto degli Usa.
Dal palco della vittoria Obama ha promesso alle figliolette il cane che tanto desiderano: «Vi voglio tanto bene» ha detto Obama «Vi siete meritate il nuovo cagnolino che verrà con noi alla Casa Bianca». Malia,
10 anni, e Sasha, 7, sono poi tornate sul palco con la mamma. Nessun
dettaglio per ora sulla razza o sul nome di questo cagnetto che seguirà
le orme dei cani Bush, gli Scottish Terrier Barney e Miss Beazley.
Poi Obama ha ringraziato il suo staff e i volontari che lo hanno
sostenuto. “Questa vittoria appartiene a voi – continua - La nostra
campagna è partita dal basso grazie a giovani e volontari, al loro
coraggio. Questa è la vostra vittoria. Anche se stanotte festeggiamo,
sappiamo le sfide che ci attendono domani. Sappiamo che siamo nel mezzo
di una grande crisi economica, che ci sono soldati che continuano a
morire in Iraq, che ci sono nuove scuole da costruire. Forse non in un
anno, ma vinceremo queste sfide, ve lo prometto".
«Il cammino davanti a noi sarà duro» e per questo ci «sarà bisogno di stare uniti» contro le avversità. La giornata di oggi dimostra che «gli Stati Uniti sono il posto dove tutto è possibile». E
dopo otto anni di un presidente come che non ha ascoltato nessuno, il
suo successore ha promesso agli americani una Casa Bianca aperta, che
saprà ascoltare la gente: «Sarò sempre onesto con voi - ha detto, nel
discorso della vittoria alla folla di Grant Park, a Chicago - vi
ascolterò, anche se la penseremo diversamente».sul blog UN BLOG IN DUE DI SPLINDER troverete la traduzione del discorso di OBAMA della vittoriahttp://www.unblogindue.it/?p=3291