PENSIERI IN LIBERTA'

MULTE AI PUTTANIERI


Consulta il giornale online GIRO DI VITE SULLE STRADE Sequestro dell’auto per chi va a prostitutePierluigi Ara Ordinanza congiunta firmata da Filippeschi e dai sindaci di San Giuliano Terme e Vecchiano Prevista anche una multa fino a cinquecento euro per chi si vende e chi compra al mercato del sesso. La sanzione scatterà anche soltanto se ci si accosta al marciapiede   PISA. Un freno, se non proprio uno stop. Un argine almeno al proliferare della prostituzione. Pisa, San Giuliano Terme e Vecchiano si stanno mobilitando. Per questo ieri è stata sottoscritta una sorta di ordinanza congiunta da parte dei sindaci dei tre comuni, rispettivamente Marco Filippeschi, Paolo Panattoni e Rodolfo Pardini. Visto che la prostituzione per strada non è contemplata come reato dal codice penale, si può intervenire sul comportamento o magari l’atteggiamento o perfino l’abbigliamento di chi si vende e chi compra al mercato del sesso.Le forze dell’ordine adesso potranno fare molto di più. Hanno infatti a disposizione uno strumento efficace, e cioè la possibilità di comminare sanzioni pesanti, da un minimo di trecento a un massimo di cinquecento euro, sia a chi chiede sia a chi offre sesso. Ma soprattutto a chi verrà sorpreso a violare quanto prescritto dalla nuova ordinanza potrà essere sequestrata la macchina.I DIVIETI. «Su tutto il territorio comunale, nella pubblica via e su tutte le aree soggette a pubblico passaggio con particolare riferimento alla statale Aurelia - si legge nell’ordinanza del sindaco di Pisa che è identica a quella dei sindaci di San Giuliano e Vecchiano - è vietato a chiunque contrattare, concordare prestazioni sessuali a pagamento, ovvero intrattenersi, anche dichiaratamente solo per chiedere informazioni, con soggetti che esercitano l’attività di meretricio su strada o che per l’atteggiamento, ovvero per l’abbigliamento, ovvero per le modalità comportamentali manifestano comunque l’intenzione di esercitare l’attività consistente in prestazioni sessuali». La violazione della ordinanza vale sia nel caso della semplice fermata del veicolo sia se si consente la salita sull’auto della prostituta, sia quando si contatta quest’ultima «purché tali condotte risultino dirette allo scopo di contrattate prestazioni sessuali». E’ inoltre vietato - prosegue l’ordinanza - assumere atteggiamenti, modalità comportamentali, indossare abbigliamenti che manifestino inequivocabilmente l’intenzione di adescare o esercitare l’attività di meretricio e tali da offendere la pubblica decenza e il decoro della città.LE SANZIONI. Sono di quattro tipi le sanzioni in cui può incappare chi sarà sorpreso a violare la nuova ordinanza: quelle penali e amministrative previste dalle leggi in vigore (come ad esempio la denuncia all’autorità giudiziaria per favoreggiamento della prostituzione), quelle amministrative previste per le contravvenzioni al codice della strada (intralcio del traffico, eccetera), la maxi multa che può andare da trecento a cinquecento euro, il sequestro cautelare dell’auto del cliente in quanto «cosa servita a commettere la violazione».L’OBIETTIVO.«La nostra azione - ha commentato il sindaco Marco Filippeschi annunciando l’iniziativa insieme ai colleghi di Vecchiano, Rodolfo Pardini, e San Giuliano Terme, Paolo Panattoni - è condivisa e combinata. Si tratta di una azione mirata che rientra nello spirito degli intendimenti del ministro degli interni Maroni. Con sanzioni più pesanti e controlli più assidui speriamo di riuscire a contenere questo fenomeno».Pighi: "Saremo più severi con i clienti delle prostitute" Potrà essere multato anche chi fa salire o scendere dall'auto una 'lucciola", o ferma il veicolo per chiedere informazioni sulle prestazioni sessuali. La sanzione va da 80 a 480 euro
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Modena, 17 dicembre 2008. Nel corso del suo tradizionale incontro di fine anno con la stampa, il sindaco di Modena Giorgio Pighi ha annunciato un nuovo  'giro di vite' contro i clienti delle prostitute. La nuova ordinanza del sindaco intende attuare “un inasprimento contro i comportamenti dei clienti”. Fino a ora, la multa per i clienti poteva scattare per l'intralcio alla circolazione. Ma spesso i clienti si attaccavano a giustificazioni inverosmili, pur di non incappare nella multa. Ora, dice Pighi, "dovrà rispondere anche chi faccia scendere o salire la prostituta dalla propria vettura perché questa turbativa si concretizza con la fermata del veicolo finalizzata alla richiesta di informazioni sulle prestazioni sessuali”. Per i clienti delle lucciole sono state decise contravvenzioni che vanno dagli 80 ai 480 euro. Da Pighi arriverà anche un altro intervento contro lo spaccio. In particolare riguarderà “alcune strade che vanno a ‘perdersi’ nelle campagne adiacenti il cimitero di San Cataldo, dove sono cresciuti alcuni cespugli utilizzati come nascondiglio per il piccolo spaccio". Il sindaco annuncia che ha deciso di farli tagliare, "approfittando di quei nuovi poteri che le direttive nazionali danno a noi sindaci in materia di sicurezza pubblica”.