pensieri e capricci

25 novembre - Il giglio rosso.


Sognavi spesso la nottesognavi di te e del tuo amoresognavi la dolcezza dell'amorequell'amore carnale, passionale, dolce...sognavi piccola mia, come quando virgulto in fioreti coricavi tra le mie braccia e sorridevi...anche quelle volte sognavi lo so, Una madre conosce i sogni di una figlia,una madre sente la gioia esploderle nel cuoree il dolore come fosse suo accoltellarle l'animaquando vengono infranti i sogni di sua figliaEri un bianco giglio quando donasti il tuo cuore al mostroBianca l'anima tua si colorava di speranze di un futuro meravigliosoun arcobaleno di emozioni si leggeva sul tuo viso....figlia mia, il giglio non si deve colorare di rossoè contro natura, l'uomo non può sporcarlocon il colore della sua rabbia, ne strapparle i virginei petali con la lama del suo odio e della sua nefandezza...Figlia mia, coricata tra le mie braccia, non sogni piuSorridi a quel tempo mortale che la mano di colui che te la presegiurandoti amore ti ha tradita offrendoti odio e umiliazione.Ora trattengo il tuo ultimo respiro e mi resta solo quel tuo sorrisoQuando tra le mie braccia sognavi il tuo futuro.[ lettera di una madre ad una figlia vittima del femminicidio]Uomini, siate degni di cotanto nome, Amate, l'odio è il sentimento dei poveri di mentee degli impotenti di cuore e di fatto. UN PENSIERO A TUTTE LE VITTIME DEL SOPPRUSO MASCHILE.D/B