UNA VITA A FUMETTI

l'olandese


Da diverso tempo passando dal solito semaforo prima del vialone ogni mattina incrocio il suo sguardo , lo conosco penso tra me e me , l’ho già visto , ma dove ? Bene oggi ho capito . Guardandolo meglio , accorciandogli la barba , l’ho riconosciuto . E’ il ragazzo olandese con in quale la scorsa estate prima di andare in ferie si giochicchiava al campetto nei giardini pubblici dietro i palazzi di quella stessa zona . La sera dopo cena ci si incontrava con Al e a volte suo figlio per prendere un po’ di fresco e divertirsi a tirar quattro calci al pallone . Una volta arrivò l’olandese , lo invitammo a giocare con noi e da quel giorno ogni sera si presentava puntuale all’appuntamento , ci raccontò in breve la sua storia , per quel che si riusciva a comprendere nel suo misto di italiano mal parlato , inglese e olandese . E adesso ? con la barba incolta , ogni mattina scalpita dal nervoso al semaforo , parlando solo , sorridento a tutti , cantando con un pezza umida in mano con la quale lucida con cura i fari delle vetture che si fermano al rosso . Ovviamente innervosendo la gente che a  quell’ora si sveglia presto per andare a lavoro . Parlando con quello del bar all’angolo vengo a sepere che più volte è stato preso in consegna dalla polizia per disturbo alla quiete . ha la barba lunga adesso e sorride l’olandese