UNA VITA A FUMETTI

Post N° 476


era presente , in piedi all'ingresso della camera , tutti seduti a fissare quell'uomo , un uomo ben vestito , ma con il viso sconvolto , lo sguardo perso , fisso nel vuoto , portava con se qualcosa . Nella sua mano sinistra un contenitore in plastica molto grande , uno di quei bibitoni 'mmericani . Era immobile e fissava gli occupanti della camera , tutti ben disposti attorno al tavolo . Erano uomini in doppio petto , i pezzi grossi , le camicie bianche , si c'eran proprio tutti al tavolo . chi co il sorriso , chi con gli occhiali sulla punta del naso , chi a rileggere gli appunti , chi con il lapis matricato in bocca , chi con un sorriso isterico quanto falso e forzato alle battute pessime del boss . Continuava a fissarli . gli sputacchi delle grasse risate in pausa caffè prima della grande riunione , la decisiva ,  zampillavanmo dalle bocche di tutti i leccaculo e saltellavano sul tavolo donandogli , visto in controluce , un simpatico effetto cielo stellato . gli occhi dell'uomo sulla porta non sopportavano quello scempio nel tempio del lavoro , attorno alla tavola rotonda della grande decisione finale . il bibitone era nel bicchierone in plastica nella sua mano tremante . dalla sua bocca ne usci una specie di rantolo . nessuno comprese quel che intendeva dire l'uomo e nessuno si fermò a chiedere spiegazione . L'uomo crollò sul pavimento senza nemmeno aver dato un sorso alla bibita . io non voglio crollare , ma devo guardare questo schifo